L’eterno ragazzo della musica italiana non ha certo intenzione di appendere gli scarpini al chiodo, e non solo parlando di sport e di corsa. Gianni Morandi, infatti, dopo Sanremo 2023 di cui è stato co-conduttore, è già pronto a una nuova sfida. Con l’entusiasmo che lo contraddistingue, l’artista pubblica un nuovo album – dal titolo emblematico ‘EVVIVA!’ – e torna sui palchi dei palasport italiani con il tour ‘Go Gianni Go’.
Perché il segreto è tutto qui, mai fermarsi perché “un cantante se non canta cosa fa? Sta a casa e canta per conto suo?”, dichiara Morandi. E allora, via, con una nuova avventura. “Finché ce la faccio non smetto di correre”, prosegue Gianni a proposito dell’attività fisica ma, metaforicamente, la riflessione calza a pennello anche per la musica. “Quando ti fermi troppo e ti siedi sul divano, non riparti più. È un brutto momento che spero di rimandare il più possibile”. Del resto, la gente lo acclama e questo nuovo giro nei palazzetti lo dimostra.
“Non immaginavo che 78 anni arrivassi ai palasport – osserva il bolognese – e non pensavo che la gente avesse voglia di comprare un biglietto per venire a sentirmi. Con me ci sarà una bella band di musicisti bravissimi. È una gioia tornare in mezzo alla gente, perché per me la parte più bella di questo lavoro è stare tra le persone, emozionarsi e de emozionare. Molti miei colleghi amano proprio la fase creativa, lo stare chiusi in studio. Per me, che sono soprattutto un interprete, è bellissimo stare tra la gente”.
“Per questo spettacolo ci sarà una band di tredici persone e quindi la dimensione sonora sarà molto diversa rispetto ai teatri”, spiega Morandi. “Sarà un impatto ma nel mezzo cercherò comunque di ritagliarmi un paio di momenti in cui poter creare maggiore intimità, voce e chitarra. La scaletta? Ho cercato di mettere qualcosa di nuovo ma ci sono pezzi che non puoi non fare. Ho pescato tra oltre cinquecento canzoni, tra il 1962 e il 2023”.
Ma Gianni penserebbe mai di arrivare agli stadi, magari in estate? “Non sono una rockstar e che riempie gli stadi – risponde candidamente – anzi, mi sembra tanto già fare questi palasport! Vedremo come andranno queste date e se ce la faccio con il fisico (sorride, ndr). Certo l’estate invita a fare altri concerti ma per ora ci fermiamo qui”. E tra le anticipazioni sui live, Morandi conferma la presenza di sangiovanni sul palco Mediolanum Forum, con un invito aperto anche per le altre date.
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Da Sanremo al nuovo album passando per Fatti (ri)mandare dalla mamma a prendere il latte
A proposito di sangiovanni, proprio con lui l’eterno ragazzo ha deciso di incidere la versione 2.0 di un autentico evergreen. “Ci sono tanti ricordi legati a Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte… erano tempi diversi, senza telefonini. Ricantare quella canzone oggi mi fa tenerezza e allora non mi rendevo conto che mi avrebbe accompagnato per tutti questi anni. Quando arriverò in Paradiso, perché sono sicuro che ci andrò, penso che risuonerà anche lì. La ricordano tutti, dalle bisnonne ai nipoti, e mi fa impressione vedere i bambini che la cantano. Per un certo periodo non lo ho fatta nei concerti, ma la gente ci rimaneva proprio male. Ho dovuto rimetterla in scaletta”.
Il duetto con sangiovanni è una delle tracce di ‘EVVIVA!’, disponibile dal 3 marzo in digitale e negli store fisici. E pensare che tutto è nato con l’incidente alla mano, dalla prima telefonata di Jovanotti per L’ALLEGRIA a cui è seguita Apri tutte le portecon la partecipazione in gara Sanremo 2022. Il disco è un viaggio in otto tracce, con quattro tra i suoi più recenti successi recenti e altrettanti brani inediti, tutti da scoprire in lo zampino di Jova si ripresenta.
“Credo che il ruolo dell’artista sia intanto quello di cantare delle belle canzoni, qualsiasi sia il tema”, osserva Morandi. “E poi di far sorridere le persone che ascoltano. Mandare dei messaggi? Nono so… Io ho avuto l’esperienza di C’era un ragazzo, una canzone contro la guerra in Vietnam per la quale ci fu un’interrogazione parlamentare e fu tolta in radio. Non so se attraverso le canzoni si possano proprio mandare messaggi”.
“La musica fa compagnia alle persone, è un linguaggio con cui si comincia con tutti – prosegue – I messaggi si danno con il comportamenti, con l’esempio, essendo generosi e onesti. È come educare un figlio, conta l’esempio”.
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L’album ‘EVVIVA!’ esce a ridosso di un doppio anniversario speciale, l’ottantesimo della nascita di Dalla e Battisti. “Con Lucio Dalla, sapete, ho avuto rapporto straordinario – ricorda – ci conoscemmo nel 1963, abbiamo fatto concerti insieme e vissuto momenti anche molto diversi nei nostri percorsi. Quando, lo conobbi ancora suonava il clarinetto e fu Gino Paolo a produrlo. Per quanto riguarda Battisti, invece, mi mandò una canzone, nel periodo lavoravo soprattutto con Migliacci che ha scritto grandi successi per me.
“Non ricordo il titolo – prosegue Morandi – ma era un mondo un po’ diverso dal mio e all’epoca non la feci quindi alla fine la incise lui. Avevamo un bel rapporto, abbiamo fatto un Cantagiro insieme. È stato un grandissimo e mi meraviglia il fatto che siano quasi gemelli, sono nati a meno di ventiquattr’ore di distanza. Due artisti così straordinari”.
Da due grandi del passato agli artisti di oggi che hanno appena calcato il palco dell’Ariston. “Marco Mengoni – dichiara Gianni – per me è un grande cantante. Da prima del festival gli dico che è il più bravo in Italia tecnicamente e ha dimostrato anche di avere cuore. Mi piace molto la sua canzone, è bella e si sente tanato in radio. Sanremo è tornato a essere il palcoscenico più importante, a cui si stanno avvicinando tutti senza avere la puzza sotto il naso. Io sono un fan di Sanremo, e dobbiamo aiutarlo a mantenere sempre un grandissimo livello”.
Foto di Leandro Emede da Ufficio Stampa GOIGEST