È il disco più atteso dell’autunno, anticipato da un evento live fuori San Siro: dopo i record di ‘Sirio’, Lazza presenta ‘Locura’.

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Il lato oscuro della fama, la rabbia che può scatenare e la conseguente necessità di uno sfogo diventano follia o meglio, a dirla con Lazza, ‘Locura’. È questo il titolo del nuovo album dell’artista, frutto di due anni di lavoro per lo più fuori dall’Italia (tra New York, Los Angeles, Miami e Parigi), per diciotto tracce che testimoniano un percorso maturo, denso, dritto e senza sbavature. In cui le ombre sono profondissime almeno quanto sono sfolgoranti le luci del successo.

Disponibile dal 20 settembre per Island Records, il nuovo progetto di Lazza è certo destinato a farsi ascoltare e riascoltare (vedi alla voce permanenza in Top Ten) anche da chi è lontano dal genere rap. Certo, come ammette lo stesso Jacopo, il peso dell’album dei record ‘Sirio’ non è stato facile da gestire quando si è trattato di rientrare in studio e pensare a un nuovo lavoro.

Lazza Locura
Cover da Ufficio Stampa

Come si affronta un album dopo aver raggiunto 9 Dischi di Platino?
‘Locura’ è un disco con episodi sia di coraggio sia di follia ed è stato un disco complicato perché venivo da ‘Sirio’ che ha fatto numero enormi. Volevo uscire dalla sola logica dei numeri per qualcosa che rimanesse. Per questo, ho curato ogni dettaglio e ho messo testa in tutto. Per me ‘Locura’ è pieno di significato: dentro ci sono molte delle cose che volevo dire. E meno male che si possono fare i dischi, perché mi esprimo meglio nelle canzoni. Al contrario, per me, parlare è difficile.

L’intervista a Lazza

Che viaggio è stato per te ‘Locura’?
È un disco proprio nato in viaggio, perché questa volta Milano che mi ha nutrito c’è poco. È un album più intimo rispetto al passato in cui, però, non mancano episodi di un certo Lazza più cafone ma c’è tanto Jacopo. Ho cercato di lavorare con artisti con cui ancora non avevo avuto modo di collaborare, e non a caso la prima voce del disco è quella di Laura Pausini. È stato figo poterla coinvolgere e mi fa piacere che si sia resa disponibile. Devo dire che anche il suo pubblico è stato felice di ascoltarla in questa veste.

E poi ci sono voci più vicine dal tuo mondo musicale.
Sì. Intanto c’è Ghali che è un amico di vecchia data; ci conosciamo da quando frequentavamo i centri sociali facendo freestyle. Dopo 15 anni ci siamo chiusi in studio insieme. Anche Sfera Ebbasta e Guè sono amici con cui avevo già collaborato. Li sentivo bene sui pezzi in cui li ho coinvolti. Che dire di Lil Baby? Ho enorme rispetto per lui, e devo dire che nel mio Spotify Wrapped di fine anno c’è sempre lui in testa. E poi c’è Marracash, che è la ciliegina sulla torta; anche lui, come me, è molto preciso meticoloso quindi è difficile coinvolgerlo. Ma ho giocato d’anticipo: doveva essere già nel disco precedente ma per le tempistiche non ci eravamo riusciti. Questa volta non poteva mancare. Sono felice di averlo in tracklist.

Hai coinvolto anche due artisti della nuova scena.
Troviamo due giovani, Kid Yugi e Artie 5ive che sono due artisti con segni particolari. Yugi è una penna che fa il culo alla sua generazione e anche a qualcuno più grande. Di Artie 5ive, invece, mi ha colpito molto l’attitudine in studio e la gratitudine. Entrambi mi hanno dimostrato di essere molto grati, sono riconoscenti; e la riconoscenza è un sentimento che va un po’ perdendosi perché spesso si dà tutto troppo per scontato.

Lazza
Foto di Bogdan @Chilldays Plakov da Ufficio Stampa

Milano, questa volta, è la grande assente. Come mai?
Eh sì, ‘Locura’ è stato concepito e lavorato in viaggio. Dopo ‘Sirio’ ero titubante, proprio spaventato dai numeri e anche dal mercato saturo. Ho deciso di partire e quando mi sono chiuso la porta di casa alle spalle, per volare a Nel York, l’ho fatto col magone. Temevo di restare via un mese e non combinare niente… invece andare oltreoceano mi ha fatto bene. Praticamente le tracce sono state concepite tra New York, Los Angeles e Miami, e ho avuto la fortuna di lavorare in studi incredibili. Mi sentivo un bambino con le caramelle in mano. Ho capito che viaggiare fa bene mentre questa volta la mia citta non mi ha dato molto. Anche Parigi mi ha ispirato anche perché mi trovavo lì quando ho saputo che sarei diventato padre, mi ha dato un booster enorme.

‘Locura’ è un disco pieno di chiaroscuri, in cui le ombre si allungano. Qual è il lato oscuro che attraversi?
‘Locura’ è la fama o meglio il suo lato oscuro. La gente, della fama, vede solo la punta dell’iceberg; pensa solo al fatto che vieni riconosciuto per strada e al lato economico. Questo non mi fa piacere. La fama ha lati positivi come la gente che arriva al tuo concerto e ti fa sentire un eroe. Ma ha anche molti lati negativi. Queste tracce sembrano canzoni d’amore ma il viaggio che mi sono fatto nei pezzi l’ho pensato come se stessi avendo un dialogo con la fama.

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Il successo raramente viene perdonato e a chi è esposto non si concede uno scivolone, un errore. Non è permesso neanche dire un’opinione unpopular. Ma più che personaggio vorrei essere conosciuto come persona e, come tale, mi pesa sempre di più tenere la lingua fra i denti. Di base sono grato a chi mi mostra rispetto quando sono in giro, per esempio, e mi spiace quando la gente non lo capisce. Voglio dire, se sono in autogrill, e sono al bagno, non mi va di fare il selfie… lo possiamo fare dopo quando esco.

Non ti aspettavi fosse così questo retro della medaglia?

L’avevo messo in conto, ogni cosa ha lati positivi e negativi. Sta in me trovare la maturità per conviverci. Spesso poi la gente si sente in qualche modo artefice del tuo successo, e questa cosa la sto soffrendo. Poi la gente dice che non sorrido mai? Sorrido nei momenti giusti. Sul palco per esempio sorrido sempre. È vero, sembro imbronciato, ma non vuol dire che ci sia qualcosa che non va.

Diciotto tracce che coprono due anni di lavoro: come è stato il processo di scrittura?
Il mio modus operandi è stato diverso stavolta. Solitamente lavoravo a colpo sicuro mentre a questo giro è stato difficile confezionare tutti i pezzi. Un mio pregio ma anche difetto è che sono sempre alla ricerca di qualcosa che manca, quindi ho riaperto le tracce più volte. Come l’intro con Laura Pausini. Ci tengo a fare le cose fatte bene e mi piace che si veda la qualità; forse il mio cercare di differenziarmi sta anche in questo. Provo a far sì che ogni cosa sia meglio della precedente. E curo ogni aspetto: finché non sento che una cosa è bella non vado a dormire.

Per un perfezionista come te, dunque, cosa significa preparare un tour?
È figo, una delle parti più divertenti del mio lavoro. Non vedo l’ora e sto contando i giorni perché la cosa più bella: uno fa i dischi sperando che vadano bene per portarli dal vivo. Devo dire che sono molto contento e devo ringraziare i fan che hanno comprato a scatola chiusa senza neanche sapere cosa aspettarsi dall’album. Il tour è già sold out per più della metà delle date e mancano pochissimi biglietti per le restanti. Chi mi conosce sa quanto quell’aspetto sia importante per me e voglio fare un ringraziamento a Salmo che, dal punto di vista live, mi ha cresciuto bene. L’unico spoiler che posso dare è che ne vedrete delle belle. Cercheremo di fare uno show all’altezza del precedente, anzi al di sopra.

Lazza
Foto di Bogdan @Chilldays Plakov da Ufficio Stampa

A inizio settembre hai regalato un’anteprima live di ‘Locura’ alle porte di San Siro. È in vista un tuo live varcata quella soglia?
Beh, sarebbe bello tirare i calci di rigore… Diciamo che la squadra, c’è il mister c’è, il pubblico anche. Chi vivrà, vedrà.

Cosa hai pensato quando hai ascoltato l’album una volta chiuso?
Credo di aver fatto il mio nella maniera migliore possibile. Ho cercato di dire le cose che avevo bisogno di dire e penso sia pieno di cose che la gente possa ascoltare, con alcuni episodi di spacconeria. Quando dico che non mi piace seguire le regole ma farle è perché in questo album penso di dire qualcosa che gli altri non dicono. Oggi sento dischi che suonano benissimo ma quello che manca è la penna dietro.

Nel complesso, quindi, quanto ti senti soddisfatto come artista e come persona di quello che sei oggi?
Come persona mi sento realizzato ma come artista, se sei ambizioso, non ti senti mai arrivato. Per dire, io sono già in studio, sto abbozzando cose nuove. Quando esce A sto già pensando a B e a C. La musica serve a comunicare non a mettere in competizione. Personalmente non mi sento in competizione con nessuno. La gara che continuo a fare è sempre e solo con me stesso, non c’entrano i numeri. La mia sfida è cercare di superare quello che io stesso ho già fatto prima. La mia vittoria è fare musica bella che duri nel tempo.

La tracklist di ‘Locura’, le date instore e il tour nei palazzetti

Di seguito la tracklist dell’album

  1. ZERI IN PIÙ (LOCURA) ft. Laura Pausini
  2. ABITUDINE
  3. FENTANYL ft. Sfera Ebbasta
  4. CERTE COSE
  5. –3 (PERDERE IL VOLO) ft. Marracash
  6. GHETTO SUPERSTAR ft. Ghali
  7. MALE DA VENDERE
  8. VERDI NEI VIOLA
  9. CANZONE D’ODIO ft. Lil Baby
  10. CASANOVA ft. Artie 5ive
  11. ESTRANEO ft. Guè
  12. HOT
  13. MEZZE VERITÀ ft. Kid Yugi
  14. SAFARI
  15. GIORNO DA CANI
  16. BUIO DAVANTI
  17. 100 MESSAGGI
  18. DOLCEVITA
Lazza locura tour
Grafica da Ufficio Stampa

Con l’uscita del disco, e fino ai primi di ottobre, Lazza incontrerà i suoi fan nelle principali città italiane. Queste le date del Locura Instore Tour:

  • Venerdì 20 settembre – MILANO – Mondadori Piazza Duomo – H.17:00
  • Sabato 21 settembre – TORINO – Feltrinelli Piazza CLN – H.16:00
  • Domenica 22 settembre – BOLOGNA – Feltrinelli Ravegnana – H.16:00
  • Lunedì 23 settembre – RONCADELLE (BRESCIA) – CC Elnòs Shopping – H.18:00
  • Martedì 24 settembre – ROMA – Discoteca Laziale– H.17:30
  • Mercoledì 25 settembre – NOLA (NAPOLI) – CC Vulcano Buono – H.16:00
  • Giovedì 26 settembre – PONTECAGNANO FAIANO (SALERNO) – CC Maximall – H.17:30
  • Venerdì 27 settembre – MOLFETTA (BARI) – CC Gran Shopping Mongolfiera – H.17:30
  • Domenica 29 settembre – COLLESTRADA (PERUGIA) – CC Collestrada – H.17:30
  • Mercoledì 2 ottobre – MESTRE (VENEZIA) – CC Porte di Mestre – H.17:30
  • Giovedì 3 ottobre – BUSSOLENGO (VERONA) – CC Porte dell’Adige – H.17:30
  • Venerdì 4 ottobre – SESTU (CA) – CC La Corte del Sole – H.17:30
  • Sabato 5 ottobre – MISTERBIANCO (CATANIA) – CC Centro Sicilia – H. 17:30

Cresce l’attesa per il LOCURA TOUR 2025, prodotto da Vivo Concerti e in programma dal prossimo gennaio nei più importanti palasport italiani, con molte date andate subito sold out. Undici gli appuntamenti, di cui quattro all’Unipol Forum di Milano (biglietti su Ticketone e nei punti vendita autorizzati). Questo il calendario:

  • 6 gennaio 2025 – MANTOVA, Pala Unical SOLD OUT
  • 9 gennaio 2025 – PADOVA, Fiera
  • 12 gennaio 2025 – EBOLI, PalaSele
  • 15 gennaio 2025 – TORINO, Inalpi Arena
  • 18 gennaio 2025 – BOLOGNA, Unipol Arena
  • 21, 22, 24 e 25 gennaio 2025 – MILANO, Unipol Forum SOLD OUT
  • 27 gennaio 2025 – FIRENZE, Mandela Forum
  • 30 gennaio 2025 – ROMA, Palazzo dello Sport SOLD OUT

Infine, ad accompagnare l’album, arriva Locura Magazine, un volume cartaceo interamente dedicato a Lazza. La rivista è disponibile in anteprima esclusiva dal 21 al 27 settembre nell’edicola di Corso Venezia 51 a Milano e dal 27 settembre in tutte le edicole d’Italia.

Foto di Bogdan @Chilldays Plakov da Ufficio Stampa