Dal 25 aprile è disponibile ‘Ragazzo di giù’, il nuovo progetto di Rocco Hunt che cambia passo nel segno di una maggiore introspezione. L’intervista.

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L’album che non ti aspetti, soprattutto a un passo dalla stagione estiva. E, questo, Rocco Hunt lo sa bene, anzi lo rivendica a gran voce e con piena consapevolezza anche di una certa dose di coraggio messa in campo. Almeno rispetto a certe aspettative del pubblico. Perché ‘Ragazzo di giù’ – dal 25 aprile – è il disco più maturo del ‘poeta urbano’ che nella sua carriera ha siglato innumerevoli hit di stagione, duetti e brani virali che hanno scalato le classifiche. In Italia e non solo. Basta citare qualche titolo perché, quasi in automatico, vengano alla mente le parole dei ritornelli: A un passo dalla luna, Un bacio all’improvviso, Caramello, Musica Italiana, solo tra i titoli recenti.

Ma questa volta, forse complici i trent’anni compiuti, il passo che l’artista salernitano ha deciso di compiere ha un ritmo diverso, quello dell’introspezione e della riflessione. Lo sguardo interiore fa un bilancio personale senza dimenticare, d’altra parte, quella sensibilità sociale che lo caratterizza sin dalla prima produzione mainstream (quella di Nu juorno buono, per intenderci). E non mancano, nella tracklist, tracce che strizzano l’occhio all’estate che arriva ma l’impostazione, il concept se vogliamo, ha tutta un’altra impronta.

Rocco Hunt
Cover da Ufficio Stampa

Ragazzo di giù’ è il titolo del nuovo album. Mi permetto di dire che è un album forse inaspettato, per certi aspetti sorprendente, in modo positivo. È un po’ quello che canti nella titletrack: molti si aspettano le hit, ma dimenticano le emozioni. E tu, in questo disco, hai scavato parecchio dentro quelle emozioni. Che Rocco troviamo in questo lavoro? Che ragazzo di giù sei oggi?
Beh, sicuramente è un album particolare rispetto ai miei precedenti. Questo va proprio a toccare il mio intimo, parla del mio inconscio, di tutte le sensazioni che ho provato in questi anni: la nostalgia, le emozioni positive… È lo specchio dei miei trent’anni. Un album molto autobiografico, ma con spunti in cui molte persone possono rispecchiarsi.

Lo considero l’album della mia maturità, un lavoro coraggioso perché c’è stata una scelta stilistica precisa: quella di allontanarmi da ciò che può sembrare più facile all’esterno. È un album ricercato, cantautorale, scritto in un certo modo che credo possa dare spessore alla mia musica, al modo in cui viene percepita.

Nei versi metti nero su bianco riflessioni e momenti personalissimi. Come hai vissuto questo processo di scrittura?
È stato come spogliarmi, mettermi a nudo davanti alla penna e alla musica. Ed è stato interessante, perché mi ha portato a esplorare segmenti che prima non avevo mai affrontato con le note. Ci sono brani che parlano davvero del mio personale, per questo dico che è tra i progetti più intimi che abbia mai fatto.

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C’è un brano in particolare che ti ha messo più alla prova durante la lavorazione, nel testo o nella parte musicale?
Devo dire che ogni brano è nato in maniera spontanea e naturale. È un disco su cui ho lavorato per mesi, anzi, per anni. Nulla è stato lasciato al caso. Abbiamo fatto una selezione attenta dei pezzi, tenendo quelli che più mi rappresentavano. Anche sacrificando brani che magari avrebbero avuto un potenziale commerciale. Ma ho voluto che venisse fuori il mio lato più autorale, e credo che si senta.

Hai avuto diversi compagni di viaggio in questo lavoro. In una stagione in cui il featuring è anche un po’ abusato, tu hai fatto scelte molto precise. Cosa cerchi, oggi, in una collaborazione?
Sì, ho cercato prima di tutto una connessione umana. Per me il featuring nasce sempre da un rapporto umano tra le persone. La musica viene dopo. Se c’è feeling tra due persone, allora l’operazione è pura, organica, e la musica ne risente positivamente. Ho scelto persone che conoscevo anche al di là della musica. Sono felice del risultato, perché non era scontato portare a casa delle belle collaborazioni e allo stesso tempo delle belle canzoni.

I primi ascolti del disco a chi li hai fatti fare?
Alla mia famiglia, a mio figlio, a mia moglie. I primi ascolti sono stati tutti per loro.

Dal punto di vista visivo l’artwork ha una certa patina quasi nostalgica, com’è nato questo approccio?
Volevo che le immagini rispecchiassero ciò che raccontano le canzoni. Le foto sono state scattate nella mia città, nella provincia: il pescatore, i vicoli, le statue dei santi, le reti nei campetti abbandonati… Tutto ciò che fa parte dell’immaginario di questo album. Volevo riprendere la mia infanzia, la mia adolescenza.

L’album esce il 25 aprile e guarda già ai live, per i quali ormai il repertorio con cui costruire una setlist è parecchio ricco. Come stai pensando i prossimi concerti?
Esatto, il disco sarà una parte importante dello show, ma non sarà tutto. Dobbiamo bilanciare con il repertorio di questi quasi 15 anni di musica. Sarà bello perché ci sarà il momento introspettivo, quello più ballabile… Posso finalmente permettermi di fare uno spettacolo più variegato.

Rocco Hunt
Foto da Ufficio Stampa

Cosa ti piacerebbe arrivasse di questo lavoro al pubblico?
Vorrei che arrivasse il senso di questa scelta coraggiosa: quella di portare avanti un certo tipo di musica, un certo tipo di racconto artistico. Da parte mia non era scontato.

Lo senti come un rischio? Una sfida?
Sì, sicuramente. Lo è in termini di numeri ma non dal punto di vista artistico.

La tracklist e le prossime date live

Di seguito la tracklist di ‘Ragazzo di giù’:

  1. ARIA NOVA
  2. RAGAZZO DI GIÙ
  3. MILLE VOTE ANCORA
  4. BONAFORTUNA
  5. SULO
  6. CCHIU BENE E ME feat. Irama
  7. DEMONE SANTO
  8. COSA TI AMO A FARE?
  9. GIURA feat. Gigi D’Alessio
  10. DOMANI CHISSÀ
  11. FRATMO feat. Baby Gang, Massimo Pericolo
  12. SPERO CHE DIO NON ME LA PORTI VIA
  13. PRIMM’ DE 30
  14. A’ NOTTE
  15. YES I KNOW MY WAY feat. Clementino

Dal 20 giugno, Rocco Hunt sarà impegnato con Ragazzo di giù Tour 2025, tournée nelle principali venue estive che anticipa due grandi eventi live. L’11 settembre, infatti, l’artista si esibirà nella maestosa cornice della Reggia di Caserta e il 6 ottobre sul palco dell’Unipol Forum di Milano.

Di seguito il calendario live 2025  (Vivo Concerti) in aggiornamento:

  • 20 giugno – Campobasso (CB), Festival dei Misteri – Arena Nuova Eventi Romagnoli
  • 25 luglio – Peschici (FG), Note di Mare – Arenile del Porto
  • 27 luglio – Polignano a Mare (BA), Lungomare Cristoforo Colombo
  • 8 agosto – Sabaudia (RM), Arena del Mare BCC Roma
  • 19 agosto – Cirò Marina (KR), Krimisound
  • 22 agosto – Catania, Sotto il Vulcano Fest – Villa Bellini
  • 23 agosto – Palermo, Dream Pop Festival – Teatro di Verdura
  • 11 settembre – Reggia di Caserta
  • 6 ottobre – Milano, Unipol Forum

Foto da Ufficio Stampa