Nelson Venceslai dei rovere ci racconta l’album ’11 case’, tra concept e discorsi in auto da Bologna a Milano, pensando al tempo che passa.
Si intitola 11 case il nuovo album dei rovere, in uscita l’11 ottobre per Nigiri/Sony Music Italy, anticipato dai singoli FUORI ROTTA e stupido classico. Un album di cui la band si dichiara particolarmente fiera e che, in effetti, sembra contenere un’intimità nuova e nuove sonorità. «Sicuramente è stato l’album più interessante a cui lavorare. – ci dice Nelson – Col primo disco eravamo alle prime armi ed è stato faticoso capire come fare le cose. Il secondo disco è stato scritto ognuno da casa propria, perché c’era la quarantena. È stata una bella sfida. Questo è il disco che ci ha permesso di lavorare in studio con la conoscenza maturata in questi anni. Ci siamo messi alla prova in un contesto diverso, lavorando con più di 15 persone che ci hanno aiutato a tirare fuori qualcosa di nuovo».
«La nostra filosofia – continua – è sempre stata quella di influenzarci l’un l’altro e far collaborare tanti amici. Siamo orgogliosi di 11 case perché è un disco intimo che parla di cose che ci stanno a cuore. Attraversa mood differenti sia musicali che di espressione. Lo troviamo molto vero, molto vario e influenzato da chi ci stava intorno. Siamo contenti e non ci stanchiamo di ascoltarlo».
rovere: le sonorità e i temi di 11 case
In 11 case, in effetti, c’è una varietà sonora sviluppata perfettamente e resa ancora più magnificamente. «Per come siamo fatti, cerchiamo sempre di fare qualcosa di diverso. – ci dice Nelson – Ogni disco ci piace renderlo differente dal precedente e metterci dentro cose che hanno fatto parte dei nostri ascolti e delle nostre esperienze. L’evoluzione è costante perché evolve anche quello che ci piace». Nelson fa i complimenti al batterista Marco Paga Paganelli e a Celo e Etta, che si sono occupati delle produzioni.
Sui temi, facciamo notare a Nelson che Passanti – in particolare – è una perfetta introduzione all’album. «Stavamo andando a Milano a fare una canzone, eravamo in macchina e ci siamo messi a parlare dal nulla del tema di Passanti. – ci spiega – È quindi il risultato di discorsi che facevamo tra di noi guidando da Bologna a Milano. Ci sentiamo un po’ smarriti ma è la nostra età, quella in cui smetti di essere ragazzo e di fregartene delle responsabilità senza pensare al futuro. Io non ci penso mai, ma ultimamente mi sono detto di mettere a posto delle cose e capire cosa fare della mia vita per raggiungere degli obiettivi. Continuerò a giocare perché sono fatto così, ma sono discorsi che fanno tutti prima o poi. Siamo tutti su questa barca e le nostre canzoni partono da dubbi di crescita. Sono ragionamenti su questi dubbi per far sentire il nostro pubblico capito. L’obiettivo è far sentire tutti un po’ meno soli».
I featuring: svegliaginevra e DIVI dei Ministri
Sono due i featuring nell’album: k.o. (ft. Davide DIVI Autelitano) e forse sì forse no (ft. svegliaginevra). «Sono nati da rapporti già esistenti. – ci dice Nelson – In tutta la nostra carriera di feat, abbiamo cercato di lavorare con persone che conoscevamo già. Siamo fan dei Ministri e fare la session di scrittura con lui è stato surreale. Anche con svegliaginevra ci conosciamo da tempo, facciamo parte dello stesso ecosistema musicale. La canzone con svegliaginevra l’ha scritta soprattutto lei, l’abbiamo poi prodotta insieme, ma è partito tutto da una sua idea. La canzone con DIVI invece esisteva già, ma era solo in forma coro e non sapevamo come farla evolvere. Aspettava proprio lui. È la canzone più rock e vivace del disco, all’inizio lo cantavo io e non funzionava per niente, con lui magicamente si è risolta da sola».
Il concept
C’è poi 11 case, la title track, «una canzone molto importante per noi perché è sincera». «Quando è stata scritta – racconta Nelson – non eravamo tutti presenti. È stata mandata nel gruppo WhatsApp ed è subito suonata diversa. Si capiva già che sarebbe stata importante per noi, come pasta e come significato. Nel mentre, stavamo scrivendo il resto del disco e pian piano, anche se non è nato come concept album, ci siamo accorti che alcuni temi tornavano sempre fuori. Un filo conduttore tra tutti era il passare del tempo, che ti dà paure e gioie. Devi essere bravo a cogliere le cose giuste. Le canzoni parlano quindi del passaggio del tempo e la casa è ciò che lo scandisce, in fondo. Anche a livello concettuale, ci piaceva che ogni canzone fosse una casa. Non a caso, ci sono anche 11 date del tour».
Chiediamo infine a Nelson qualcosa sulla chiusa, su via delle fragole che sembra in realtà fare una summa delle riflessioni precedenti. «È la presa di coscienza che il tempo è passato. – dice Nelson – Tante cose sono cambiate, ci sono cose belle e cose brutte. Alla fine però tutto ti porta a pensare che, anche se cambiano le case, alcuni ricordi e persone rimangono capisaldi della tua vita. Ci tornerai sempre per stare bene, anche se tutto intorno sarà diverso. Per quanto un problema sembra gigante, a un certo punto ti accorgi che non ci stai più pensando. Il messaggio è che tutto passa».
rovere, 11 tour: le date
13 Novembre 2024 – Perugia – Afterlife – data zero
16 Novembre 2024 – Pordenone – Capitol
21 Novembre 2024 – Padova – Hall
22 Novembre 2024 – Brescia – Latteria Molloy
28 Novembre 2024 – Torino – Hiroshima Mon Amour
6 Dicembre 2024 – Roma – Hacienda
8 Dicembre 2024 – Milano – Magazzini Generali
13 Dicembre 2024 – Firenze – Viper Theatre
14 Dicembre 2024 – Cesena – Vidia Club
15 Dicembre 2024 – Trento – Teatro Sanbapolis
17 Dicembre 2024 – Bologna – Estragon
Prevendite già disponibili qui: https://www.magellanoconcerti.it/tour/136/rovere-11-tour
Per info: https://www.magellanoconcerti.it/