A distanza di poco più di un mese dal live al Monk è in rete un video, diretto da Dario Zaid, che ripercorre alcuni momenti del concerto di Alessandra Celletti affiancata dal bravissimo percussionista Marcello Piccinini.

Questa è, per il momento, la parziale ma decisamente affascinante testimonianza video, diretta da Dario Zaid, di un evento unico che ha stregato tutti gli appassionati giustamente presenti alla serata. Ed è un bene che finalmente sia disponibile in rete in modo da far apprezzare sempre di più l’arte di questa grande compositrice ed interprete del panorama musicale contemporaneo internazionale nata nella Capitale, ma cittadina del mondo.

Un video capace di restituire, in circa 20 minuti di musica e immagini, l’emozione di una serata che ha alternato momenti di grande intimità a momenti più dinamici e virtuosistici, sottolineati anche da efficaci effetti di luce e dal calore del pubblico in sala. La data è quella dello scorso 6 maggio quando alle ore 19.00, dopo lungo tempo, Alessandra Celletti, con questa volta al suo fianco il batterista Marcello Piccinini (Dardust, Beatrice Antolini etc.), è salita sul palco del Monk di Roma. Un evento davvero straordinario che tutti gli amanti della buona musica non avrebbero dovuto perdere ma che, in parte e per il momento, possono recuperare attraverso questo bellissimo filmato e l’audio originale della serata.

Alessandra Celletti: la collaborazione con Dario Zaid

Un live che testimonia la natura libera e sperimentale dell’artista romana che proprio recentemente ha intrapreso una collaborazione con il videomaker di origine eritrea Dario Zaid con il quale ha elaborato anche altri tre interessantissimi video. Pianista di fama internazionale, Alessandra Celletti ha all’attivo una carriera concertistica in Italia, Europa, Africa, India e Stati Uniti, oltre 20 produzioni discografiche prodotte da etichette inglesi e americane e milioni di ascolti su Spotify.

Diplomata al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma parte da una formazione classica ma l’attitudine a sperimentare fa sì che le sue esperienze siano molteplici con deviazioni interessanti anche nel campo del rock, dell’avanguardia e dell’elettronica. Tantissime le collaborazioni con artisti italiani (da Gianni Maroccolo a Claudio Rocchi, ai Marlene Kuntz, a Franco Battiato) e internazionali, tra cui Hans Joachim Roedelius, pioniere dell’elettronica tedesca con Brian Eno e i Cluster. E proprio sulle note di un brano scritto da Brian Eno e Hans Joachim Roedelius, la celebre By this River, si è aperto il concerto al Monk, fortemente voluto da Andrea Leone che ha partecipato alla produzione dell’evento.

Riprese di Guido Laudani e Luigi Martelli