Il maestro concertatore della Notte della Taranta 2022 a Melpignano racconta il suo lavoro con l’Orchestra Popolare e con gli artisti sul palco.
Melpignano si prepara ad accogliere decine di migliaia di persone, pronte a vivere insieme il Concertone che conclude la XXV edizione della Notte della Taranta. La rassegna itinerante porta, quest’anno, Dardust nelle vesti di maestro concertatore con l’Orchestra Popolare che dà il cambio a Madame, questa volta conduttrice. Super ospiti attesissimi di questo 2022, che vede nuovamente il pubblico sotto il palco, sono Stromae, Samuel Bersani, Marco Mengoni, Elodie e Massimo Pericolo. A loro si aggiungono Kety Fusco e Studio Murena.
Ricerca, innovazione, futuro, ecologia culturale sono le parole chiave che hanno guidato l’intero lavoro, a partire dall’orchestrazione. “Ero terrorizzato all’inizio perché ho grande rispetto per la tradizione”, ha dichiarato Dardust. “Questo è un contesto culturale molto lontano dai miei schemi e, quando mi hanno chiamato di partecipare, ho pensato potesse darmi davvero nuova aria. Volevo innamorarmi di questa musica: ho chiesto tutte le informazioni del mondo, abbiamo passato giorni ad ascoltare e poi riscrivere i testi. È un’esperienza incredibile, che mi porterò nel cuore per tutta la vita”.
“Il concetto cuore di questa Taranta è la contaminazione, che significa non tradire la tradizione ma poterla contaminare e proiettarla verso il futuro, anche stravolgerla in alcuni casi”, continua il maestro. “In questo anno abbiamo lavorato con grande cura, rispetto e attenzione al dettaglio, sempre con estremo rispetto e, mi auguro, con eleganza. C’è la pizzica al centro e le varie lingue: sarà un bel viaggio che vuole anche ricordare le varie edizioni della Notte della Taranta attraverso piccoli omaggi nascosti”.
“L’Orchestra Popolare e il repertorio restano centrali ma le tre ore di concerto vogliono essere un viaggio nello spazio e nel tempo, dal Barocco a Cure, Chemical Brothers, Daft Punk, David Bowie”, promette Dardust.
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Dardust, gli ospiti e la dedica a Pasolini
Il maestro concertatore ha poi spiegato le motivazioni della scelta degli artisti ospiti dell’Orchestra e del Concertone. “Nel segno di quella fluidità che non ha tracciati e steccati la scelta non poteva che ricadere, innanzitutto, su un cantautore come Samuele Bersani. Ha avuto un suo percorso di cui sono sempre stato fan e il suo tracciato creativo è assolutamente libero, per questo è un onore averlo con me. Ovviamente poi abbiamo Madame, con cui sono felice di condividere questo palco”.
“Ugualmente per Elodie, esponente del nuovo pop, e Marco Mengoni; entrambi hanno sempre fatto molta contaminazione. Poi c’ Massimo Pericolo, che nel circuito hip hop è un outsider, con una poetica che ha fatto discutere ma che è anche molto alta. E nell’ottica della contaminazione, la scelta di Stromae è stata quasi naturale: lui ha fatto del multiculturalismo il suo punto di forza. Non ha mai avuto un tracciato prevedibile e spero che questa Notte della Taranta sia imprevedibile”.
Fra i trenta brani preparati spicca un omaggio speciale a Pier Paolo Pasolini, a cui è dedicata l’edizione 2022 della Notte della Taranta. “Abbiamo preso tre passaggi in grico da un’antologia del 1955, una sorta di ode alle stelle”, racconta Dardust. “Quindi, abbiamo scritto una melodia, una sorta di suite in tre movimenti di sei, sette minuti con anche fascinazioni giapponesi. E il tutto è un movimento meraviglioso con una coda di tamburelli
“Dei tre passaggi di Pasolini – continua l’artista – uno parla della donna amata che forse non rivedrà mai il suo amato. C’è uno slancio verso il cielo e le stelle e il crescendo finale simbolicamente rappresenta questa scaletta verso le stelle”.
Non solo musica alla Notte della Taranta
La cornice che abbraccia il Concertone di Melpignano è un’imponente struttura in acciaio ferroso che per questa edizione raggiunge l’altezza di 17 metri. Per la prima volta, quest’anno, il palco è un mix di luminarie e videoled con animazioni, esempio di evoluzione e contaminazione tra presente e passato, per un viaggio “spaziale” che solcherà idealmente le gallerie prospettiche delle luminarie che animano le feste patronali del Salento.
A firmare le coreografie del corpo di ballo è Irma di Paola, che ha coordinato dieci ballerini popolari e sei professionisti. “Il pensiero forte che volevo riaccendere era il passaggio visivo”, ha dichiarato. “Perché quello che sento lo tramuto in immagine, e devo ringraziare quest’esperienza che mi ha fatto ritrovare un’apertura che non trovavo da tempo. Dario ha acceso un immaginario che avevo un po’ perso: finalmente ho trovato umanità ed empatia. È stato un lavoro in simbiosi e vi assicuro che non è qualcosa che succede sempre”.
Quella di Melpignano rappresenta la tappa finale del Festival Itinerante iniziato il 4 agosto che ha coinvolto fino al 25 agosto ben 21 comuni: “Abbiamo ospitato i gruppi popolari che nel corso di questi anni hanno continuato a lavorare sulla riproposta della musica tradizionale salentina”, ha concluso il direttore artistico dell’Itinerante Luigi Chiriatti.
Foto da Ufficio Stampa Notte della Taranta