Renzo Rubino e La Sbanda portano la loro energia nei club italiani: da ottobre a dicembre tra musica, tradizione e sperimentazione.

Dopo un’estate open air, tra la quinta edizione del festival Porto Rubino e una serie di concerti nelle piazze italiane, Renzo Rubino si prepara a tornare dal vivo con un nuovo entusiasmante tour nei club di tutta Italia. Da ottobre a dicembre, infatti, sarà in viaggio insieme a La Sbanda per offrire un’esperienza live inedita. Il tour, organizzato da IMARTS – International Music and Arts, vedrà dunque Rubino esibirsi insieme ai suoi fidati musicisti in una “micro festa concentrata” piena di sorprese.

Renzo Rubino
Foto di Clarissa Ceci da Ufficio Stampa

L’atmosfera è quella che solo una banda di paese, con strumenti a fiato, riesce a creare. Ma decontestualizzata dai vicoli del Sud e catapultata nei club. Renzo e la sua Sbanda presenteranno le loro canzoni in una veste totalmente nuova, rivisitandole in chiave bandistica, accompagnate da scenografie di luminarie e giacche colorate. Il tutto condito da racconti e aneddoti che richiamano l’atmosfera conviviale della festa.

Di seguito il calendario (qui per info e biglietti):

  • 5 ottobre – Conversano (BA), Piazza XX Settembre
  • 16 novembre – Taranto, Spazio Porto
  • 21 novembre – Roma, Alcazar
  • 22 novembre – Milano, Arci Bellezza
  • 23 novembre – Bologna, Locomotiv
  • 24 dicembre – Corato (BA), Piazza di Vagno

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Intanto, a pochi giorni dalla partenza del tour, è in radio il nuovo brano estratto dall’album ‘Il silenzio fa boom’ (DDP Dischi Del Porto/ADA Music Italy). “Può esserci del divino quando due anime si incontrano”, racconta Renzo Rubino a proposito de La patrona delle cose piccole. “La protagonista di questa canzone può somigliare a un’entità sacra, una patrona che protegge le cose piccole, quei gesti impercettibili ma fondamentali che sorreggono l’amore”.

Ad accompagnare la traccia, un videoclip in bianco e nero che cattura l’essenza delle esibizioni dal vivo dell’artista, mescolando intimità, energia e autenticità.

Foto di Clarissa Ceci da Ufficio Stampa