Dopo aver raccolto gli applausi di tutto il mondo, Zucchero ‘Sugar’ Fornaciari torna a casa, nella sua Emilia. In occasione dei primi quarant’anni di musica, infatti, l’artista ha annunciato il doppio evento live Diavolo in R.E., in programma il 9 e 10 giugno nella cornice iconica di Campovolo. La RCF Arena di Reggio Emilia si prepara a festeggiare il primato europeo di arena più grande con posti a sedere del vecchio continente. Saranno, infatti, 35mila sedute – disposte non casualmente a forma di diamante – ad accogliere Zucchero in ciascuna delle due serate.
“Sarà una festa”, dichiara subito Sugar, che in scaletta promette di ripercorrere quattro decenni di storia discografica. “Questa è l’Arena permanente più grande d’Europa e sono onorato che abbiano pensato a me anche perché è da tanto tempo che volevo suonare a Reggio Emilia, dove ho suonato poco rispetto al resto. Ricordo che ero agli esordi con la gente seduta per terra… Quindi, tornare qui, per me, ha un valore enorme. Sarà il concerto dell’amore che ho per questa terra, per le mie radici”.
Un legame, quello con la zona del reggiano, che è sinonimo di famiglia. “Mi ha sempre fatto soffrire il fatto che i miei genitori mi abbiano portato via da qui ancora bambino”, ricorda Zucchero. “C’è un attaccamento viscerale per cui noi ho mai del tutto elaborato quel distacco. E ho sempre un po’ paura, quando ci torno, di rendermi conto che qualcosa sia cambiato. È come se volessi salvaguardare l’immagine che ne avevo da ragazzino, un fatto un po’ romantico se vogliamo, una visione ma anche un modus vivendi. Erano tempi duri ma c’era una solidarietà enorme. La gente era genuina con un senso dell’ironia e del sarcasmo che mi ha sempre fatto sentire bene”.
“Diavolo in R.E. è un concerto che è un atto di amicizia”, dichiara ancora l’artista. “Non riesco a liberarmi di questa terra e nella maggior parte delle mie canzoni c’è dentro qualcosa legato alle mie radici”.
Da Italy Loves Emilia a Diavolo in R.E.
L’ultima volta che Campovolo aveva sentito risuonare le note di Fornaciari era il 2012 e l’occasione era il concerto solidale Italy Loves Emilia. “Indimenticabile, è stata una cosa incredibile, con tutti i grandi artisti e nessuno che faceva il fenomeno. Ricordo una grande solidarietà tra tutti gli artisti e momenti assolutamente improvvisati come fu il duetto con Ligabue. Queste sono le cose che ho sempre amato e vorrei si facessero più spesso. Gli artisti dovrebbero darsi con più sangue”. Quel sangue che Zucchero non si è mai risparmiato. “Io vivo di musica, la mia vita è la musica anche quando non sono in tournée. Per me l’essere musicista è totale, non sono uno che sta fermo tre anni poi fa tre concerti per poi stare fermo altri tre anni”.
“Io ho il calendario aperto, non riesco a immaginare una vita senza musica… cosa faccio a casa?”, sorride Sugar. “Non scio, odio il mare d’estate… faccio solo grandi passeggiate nel parco, ecco. Per questo, è chiaro che quando mi chiamano io vado. Se l’interlocutore e la causa sono giusti non mi faccio troppe altre domande”.
Facile immaginare che per il doppio show alla RCF Arena Zucchero non sarà solo sul palco. “Ospiti? Beh, quando faccio una festa mi piace condividerla con artisti che amo e che sono in sintonia con la mia musica. Quindi certo, ci lavorerò e vorrei poter fare una sorpresa. Spesso sono cose che succedono all’ultimo ma sicuramente ci saranno altri con me. Sarà un evento da testimoniare, quindi penso anche che ci saranno delle telecamere che riprenderanno il tutto”.
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“Per me le arene come quella di Verona e la RCF sono gli ambienti perfetti”, commenta Zucchero a proposito della scelta di Campovolo e non di uno stadio. “Anzi le preferisco rispetto a spazi che non sono nati per la musica, anche se c’è meno gente. Io mi trovo bene in un’area bella dove mi sento abbracciato e riesco a vedere più o meno tutti. La bellezza del posto forse favorisce anche la mia musica. Mi chiedo come mai oggi, i giovani facciano subito gli stadi e quando lo chiedo anche i promoter neppure loro sanno totalmente la risposta.
“È cambiato il pubblico, è diventato molto più basico rispetto a quando eravamo ragazzi noi, non so…”, commenta. “Come dire, vanno per vedere l’artista bello, il ragazzotto cool. Ricordo che io andai a vedere a San Siro gente come gli U2 e Bruce Springsteen… oggi è totalmente cambiata la situazione”.
Niente album, invece, per chi è in attesa di nuova musica dall’artista, ancora alle prese con le date del tour mondiale. “Ho finito i concerti in America solo qualche settimana fa e devo ancora recuperare quelli in Nuova Zelanda, Australia, Sud America e nei Paesi dell’Est. Quindi sarò ancora in giro per il mondo. Un nuovo album, quindi, non riuscirò a farlo, magari un singolo in un modo inaspettato. Tra gennaio e marzo avrò il tempo di inventarmi qualcosa…”
Immancabile, visto il periodo citato parlare del Festival. “Andare a Sanremo? Ma se non mi vogliono più neanche in gara”, dice provocatoriamente col sorriso. “Sanremo sarà, credo, più all’insegna degli influencer, sarà il festival dell’influencer per fare audience”, chiosa. Quindi, a scanso di equivoci, specifica di non aver mai inviato un brano ad Amadeus, nella sua veste di Direttore Artistico, per un’eventuale partecipazione.
In uscita, invece, il 2 dicembre una nuova edizione in tiratura limitata di ‘Discover’ che Zucchero considera “un album senza tempo”. La release numerata è in formato vinile colore lime trasparente e colore blu trasparente. Intanto, sono già aperte le prevendite per la RCF Arena che per Diavolo in R.E. ospiterà un allestimento speciale con tanto di Sugar Boulevard e memorabilia in mostra per un’esperienza tutta da vivere.
Foto di Daniele Barraco da Ufficio Stampa P&D