Sabato 23 novembre torna a Roma (Circolo degli Illuminati) Derrick May, uno dei padri fondatori della techno insieme a Kevin Saunderson e Juan Atkins. Grazie a dischi come “Strings of Life”, “Nude Foto”, “Is What it is” e alla creazione dell’etichetta Transmat, il deejay di Detroit è uno dei personaggi più influenti del genere.
Derrick May nasce a Detroit e conosce Juan Atkins e Kevin Saunderson durante i loro anni del liceo. Ispirati dalle musiche dei Kraftwerk, Gary Numan e dei Parliament, il trio fonda il collettivo Deep Sounds Soundworks esibendosi nei party e nei club della città. Andando a trovare la madre che si era trasferita a Chicago, Derrick May vive l’esplosione della scena house della città. I party e le nuove produzioni di questo genere influenzano profondamente Derrick May e Kevin Saunderson che visitano frequentemente la città dell’Illinois. Nel 1986 May fonda la sua etichetta Trasnmat, destinata a diventare un autentico colosso del genere che ha pubblicato lavori di giganti fra i vari Jeff Mills, Silent Phase o Robert Hood. Tra il 1987 e il 1988 pubblica “Nude Foto”, “Strings of Life” e “Is What it Is”, queste produzioni creano un vero e proprio terremoto nella scena elettronica americana. I ritmi serrati e l’assenza di una reale linea di basso segnano la nascita di uno nuovo genere: la Detroit techno. Parallelamente May, Atkins e Saunderson aprono a Detroit il club Music Institute.
Un luogo di ritrovo all’insegna del rispetto e dell’apertura che ha in seguito ha lanciato la seconda generazione di artisti come Carl Craig, Stacey Pullen che hanno pubblicato i loro primi lavori proprio sulla label di Derrick May. Derrick May grazie a “Strings of Life” è stato uno dei primi artisti a sfondare anche nel mercato britannico, entrando in classifica e realizzando le prime date europee. Le sue tracce sono state un prezioso punto di riferimento per la scena rave pop inglese, in particolare per i Prodigy. Nel 1993 Derrick May smette di produrre, ma lavora a colonne sonore per film come “Tekken” o videogiochi come “Ghost In the Shell”. Dopo un lungo periodo di inattività, la leggenda di Detroit è tornato in attività realizzando tour mondiali nei principali festival e club del mondo.
Per quanto riguarda la scena hip hop e rap romana e nazionale, poi, l’evento di riferimento Touch the Wood (in svolgimento al Goa Club) chiude il 2019 con un programma ricco di stelle nazionali e diverse anteprime nazionali. Sabato 23 presenta l’evento “Scena a Mano Armata” con i set dei resident deejay Marco G. & Mr. Kite e Prest. Il 29 novembre torna a Touch The Wood il producer e deejay Night Skinny. Con il suo nuovo album “Mattoni”, fresco di certificazione come disco d’oro, si è affermato come uno degli artisti del 2019 per quanto riguarda l’hip hop.Sempre in anteprima nazionale è previsto il set di Full Crate il 6 dicembre. Il producer e deejay olandese con origini armene ha creato una sintesi incredibile tra hip hop, soul, dance hall ed elettronica. Dopo aver realizzato remix per artisti Syd o Beyoncè, sta collaborando con diversi artisti di spessore del R&B americano e britannico. Atteso anche il live della rivelazione Tredici Pietro che si esibirà per a prima volta a Roma il 14 dicembre presentando il suo Ep d’esordio “Assurdo”.
Aspettando il party di Capodanno, poi, il programma del 2019 al Goa Club si chiude con il set di Drone126, deejay e producer di riferimento per la crew 126.