Angelica Bove porta a Sanremo Giovani 2024 il brano ‘La nostra malinconia’, storia di un amore poco sereno ma molto vero.
Si intitola La nostra malinconia (Warner Music Italy), il brano che Angelica Bove presenterà in gara a Sanremo Giovani 2024. Ne La nostra malinconia, Angelica Bove racconta una storia d’amore ricca di elementi nostalgici, attraverso sonorità indie-pop che catturano subito l’ascoltatore. «Ho un sacco di fame, vado dritta e sparata. – ci dice subito Angelica – Vivo la mia vita di sempre, perché ci tengo a ritagliarmi spazi di normalità. Mi vivo il momento senza pesantezza, sono leggera. La chiamerei serenità, ma la verità è che la faccio facile perché sono andata a X Factor dove mi ca*avo addosso. Ora me la vivo come qualcosa di cui conosco le dinamiche. È un ambiente familiare per me quindi me la godo. Me devo divertì, se no non ha senso».
Scritto da Davide Simonetta, Paolo Antonacci e Alessandro Raina, La nostra malinconia sembra rispettare in tutto e per tutto la personalità di Angelica. «Dopo un po’ di incontri con gli autori, abbiamo avuto modo di approfondire e sono uscite idee grazie ai miei gossip. – racconta – Quando voglio parlare di me arrivo al fulcro. E questo ha aiutato nel processo di scrittura creativa. È un onore, sono grandi professionisti perché sono molto umani». Quando è arrivata la demo de La nostra malinconia, «mi pizzicava – dice Angelica – e appena parte la chitarretta mi sono detta È lei». «È assurdo – precisa – come mi descriva a pieno. Hanno colto tanti sottotitoli dei miei racconti e mi ci vesto bene perché parla di me. Mi hanno descritto completamente e le sonorità sono pop, mi piacciono. Sono andata a registrarlo ed ero pronta per proporlo per Sanremo».
«Mi piace – aggiunge poi Angelica – l’idea di cantare sul palco una cosa di cui parlerei nella vita normale. Ciò che canto è il modo in cui parlo. Schiettezza e realtà anche scomode: anche in questo sono stati bravi gli autori perché hanno capito questa cosa e l’hanno messa bene sul testo. Sono proprio io». Del resto, gli amori cantati finora da Angelica non sono mai sereni: «Basta con questi grandi amori! – scherza l’artista – Hanno sempre sofferenza e rosicate. Poi ci sta il tradimento, l’individualismo, tanti di quei casini che mi va anche bene parlare del lato positivo, ma mi piace creare silenzi e disagio, ironizzare sulle cose che vivo. Non volevo andare a Sanremo con quella superficie leggera e fiabesca. Volevo dare un po’ di fastidio. Certo, non è punk ma non sto neanche portando Cenerentola».
LEGGI ANCHE: Nicol tra ‘Adorazione’ e Sanremo Giovani: «Nella mia dimensione»
Nel mentre, Angelica continua a lavorare sui propri suoni e sulla propria identità artistica. «Con la squadra stiamo sperimentando tantissimo. – ci dice infatti – La mia fortuna è stata spararmi il talent, ma mi piace vivermela così e sperimentare, ora è il momento per farlo e di essere poliedrica. Poi arriverà l’album». Chiediamo infine ad Angelica della cover del singolo. La risposta è sorprendente: «Sono andata in studio da Motta a Trastevere e sulla parete ha una foto molto volgare, di persone che sono in bagno. – ci confessa – Ho fatto la foto perché pensavo mi sarebbe stata di ispirazione. Dopo aver fatto il pezzo non avevo pensato alla cover e mi sono ricordata di quella foto nel telefono. Ne abbiamo scattate alcune simili negli studi di Warner».