Sul palco del ‘Festival di Sanremo’ 2024 c’è anche Gazzelle che per il debutto all’Ariston presenta il brano ‘Tutto qui’: la nostra intervista.
Tutto qui. È questo il titolo del brano (Maciste Dischi / Warner Music Italy) a cui Gazzelle si affida per la sua prima volta sul palco del Festival di Sanremo. Firmata dallo stesso cantautore romano e composto con Federico Nardelli, è una delle poche ballad che il pubblico ascolterà all’Ariston in un’annata carica di pezzi up-tempo. E in un’edizione dalla forte presenza ligure, Gazzelle ribadisce la sua romanità anche con la scelta di una cover come Notte prima degli esami di Venditti da eseguire nella serata dei duetti insieme al conterraneo Fulminacci.
Perché Sanremo e perché ora nel tuo percorso artistico?
Per fare qualcosa di non scontato per me. Avevo voglia di sorprendermi e sorprendere il pubblico facendo una cosa nuova. Vado a Sanremo per dire la mia e farmi vedere. Dato che sono uno che non compare spesso, mi sono detto che se proprio volevo farmi vedere, allora lo dovevo fare in pompa magna. E cosa c’è di più grande del festival? In questo momento, poi, credo di poter affrontare quel palco in maniera serena, anche perché sento di non dover dimostrare nulla. Vado lì a cantare la canzone e a mettermi in gioco, a prendermi delle orecchie, solo questo. Orecchie dappertutto. E per uscire dalla noia di questa vita orrenda.
Orrenda, addirittura?
Ho visto di recente il film Enea e a un certo punto c’è una frase incredibile secondo la quale la vita dura fino a quando sei giovane. Poi diventa un’altra cosa, diversa. Io che ora ho 34 anni sono, a dirla come Dante, nel mezzo del cammin della vita e ho bisogno di vivere esperienze forti. Penso proprio che a Sanremo potrò vivere con un po’ di batticuore. E a me piace sentire il cuore battere.
La fuga da una certa routine è quello di cui parli in Tutto qui, anche in riferimento a un contesto urbano specifico, ovvero quello in cui vivi.
Questa canzone è nata in maniera totalmente naturale e, in generale, le mi canzoni sono sempre abbastanza immediate e fruibili. È la mia natura di scrittura: cerco di sintetizzare i concetti per rendere facile all’ascolto cose che possono essere complicate in fase di scrittura. La musica per me è un mezzo per il testo, ovvero sono più legato alle parole e alla sostanza, al contenuto. Cerco sempre di fare grande attenzione a quello che disco. La forma canzone è quella che ho trovato per esprimermi, ma se non ci fosse la musica fosse scriverei in altre forme. Tutto qui è una ballad, un lento e mentre la scrivevo – e poi riascoltandola – mi immaginavo due che ballavano un lento negli Anni Sessanta.
Ecco, porti una ballad in un’edizione ricca di brani up-tempo: come ti sei trovato con l’orchestra?
Ogni canzone per me è figlia del giorno in cui la scrivo. Ad Amadeus ho inviato anche un altro pezzo piuttosto diverso, scritto negli stessi giorni ma completamente diverso… era una ballad nella prima parte con una seconda parte più aggressiva e un beat Anni Novanta. Magari uscirà più avanti, non so… Questa, invece, è più classica ma non ho fatto troppi ragionamenti. Tutto qui è una canzone che si presta a essere orchestrata e fin dalla prima prova è stato molto bello. La canzone prende quasi una vita nuova. Anzi vorrei avere un’orchestra a casa tutti i giorni! Nella mia testa, poi, Sanremo è il posto giusto per una ballad.
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E che cosa vorresti comunicare con questo tuo brano?
Intanto, chiarisco perché cito Roma Nord: è una metafora per indicare la voglia di scappare dal presente e ha anzitutto un’accezione personale. È il desiderio di scappare dalla noia e dalla routine del presente, con la sua ripetizione dei giorni. Significa scappare da casa mia e da me stesso. L’altra accezione, invece, si lega al cliché di Roma Nord come borghesia, di Roma bene con una vita facile. Lo stesso cliché che ho vissuto io stesso da adolescente e che ancora ora un po’ mi appartiene con la sua vita inquadrata e prevedile. Non tendo la borghesia come ricchezza, ma una borghesia di abitudini standardizzate. Di mio ho un’indole più sregolata quindi questi contesti, alla fine, mi fanno sbroccare!
Visto che, come hai detto poco fa, nella forma canzone per te viene prima il testo e il contenuto, come hai lavorato alla stesure dei versi di Tutto qui?
Non sono uno che prende foglio e penna per scrivere una canzone, e non correggo. Scrivo completamente di getto e anche con questa canzone è andata così. La sentivo in testa, così come avevo in mente l’immagine dei panda che mi è uscita semplicemente mentre mi stavo prendendo un caffè. Scrivo così e poi unisco tutto alla fine: quando la canzone è pronta, la riguardo ed è come se mi astraessi completamente. È come se la mia testa se ne andasse e venissi posseduto dalle parole che escono. Non è qualcosa che controllo tutto sommato, mi escono e basta come un’esperienza catartica. Quando poi torno in me, dico bello oppure non bello… diciamo che non ho mai corretto una parola piuttosto butto tutta la canzone.
L’unica cosa che è successa in questa canzone, rispetto ad altre, è che avevo finito la prima bozza e risentendola nei giorni successivi ho sentito l’esigenza di mettere uno special che all’inizio non c’era. Serviva un crescendo perché mancava qualcosa. È una delle poche volte che ho messo mano a una canzone che per me era già chiusa. Quindi, sono tornato in studio e ho scritto quella parte nello stesso modo in cu ho scritto tutto resto, ovvero all’improvviso.
E ne sono contento perché quel momento, a livello di dinamica sia di musica sia di testo, era necessario per creare pathos. Anzi, il titolo Tutto qui l’ho scritto dopo, lo special ha dato anche il titolo alla canzone che inizialmente non lo aveva. Ero pure un po’ in crisi: non sapevo che titolo usare non volevo una roba come Roma Nord o Panda ecco… Con lo special è uscita questa parola, Tutto qui: ho pensato fosse perfetta.
Infine, la cover: nientemeno che Venditti con Fulminacci.
Ho scelto Fulminacci per diversi motivi. Il primo è la stima artistica e umana: siamo amici, praticamente viviamo nello stesso quartiere e mi pace la sua musica. Il suo approccio e l’attitudine per cui pensa solo a cantare e poco al resto. Mi dà serenità andare a Sanremo con un amico che conosco bene, perché già il palco è molto formale e ci sono tante cose a cui pensare. Quindi vorrei essere sul palco con qualcuno che mi faccia sentire a casa. In più, fa parte del mio mondo artistico per quanto lui abbia una vena più cantautorale nella mia mentre io ho uno slancio più pop.
Come brano, poi, portiamo Notte prima degli esami di Antonello Venditti perché è un brano trasversale, un inno che conosce mia zia a 76 anni e il ragazzino che deve fare la maturità. È un pezzo unico che non assomiglia a nient’altro. E così portò un po’ di Roma in Liguria. Avevo pensato anche ad altre opzioni, da Vasco a Battisti, ma quando mi sono messo in studio mi sono accorto di quanto Notte prima degli esami fosse istintiva: ho iniziato a cantarla senza bisogno del testo.
Aspettative su questa partecipazione sanremese?
Il mio obiettivo in generale è che la mia musica duri anche dopo di me. Non mi interessa essere primo in classifica ma fare breccia nei cuori per essere nella vita di qualcuno.
Il tour Dentro x sempre
A partire da marzo Gazzelle tornerà live con Dentro x sempre nei principali palasport d’Italia e sarà l’occasione per i fan di vivere dal vivo la magia del suo ultimo album ‘Dentro’ e ascoltare per la prima volta live il brano sanremese Tutto qui.
Di seguito tutte le date del tour, prodotto e distribuito da Vivo Concerti:
- 8 marzo 2024 – Padova, Arena Spettacoli Padova Fiere
- 12 marzo 2024 – Assago (MI), Forum
- 13 marzo 2024 – Assago (MI), Forum SOLD OUT
- 16 marzo 2024 – Eboli (SA), PalaSele
- 17 marzo 2024 – Bari,PalaFlorio
- 21 marzo 2024 – Firenze, Nelson Mandela Forum
- 24 marzo 2024 – Casalecchio di Reno (BO), Unipol Arena
- 3 aprile 2024 – Roma, Palazzo dello Sport SOLD OUT
- 4 aprile 2024 – Roma, Palazzo dello Sport SOLD OUT
- 7 aprile 2024 – Torino, Inalpi Arena
- 11 aprile 2024 – Roma, Palazzo dello Sport
Le prevendite sono disponibili online su www.ticketone.it e nei punti vendita autorizzati.
Foto da Ufficio Stampa