Dalle prime canzoni pubblicate nel 2021 al palco di Sanremo Giovani 2024, passando attraverso due EP – ‘ufficio oggetti smarriti’ e ‘Antisommossa’, uscito qualche mese fa –, festival italiani e il concertone del Primo Maggio. È il brano Amarsi per lavoro a portare il cantautore Mazzariello tra i 24 finalisti che si giocano un posto al Festival 2025 di Carlo Conti.
Già disponibile in digitale per Futura Dischi/Epic Records Italy, il singolo esplora il tema delle relazioni e delle scelte quotidiane, affrontando con profondità e disincanto le complessità dell’amore. Lo accompagna un videoclip, diretto da Vincenzo Ferrara e visibile su YouTube, nel quale Mazzariello si muove tra le strade di Milano di notte. E racconta con autenticità e intimità la semplicità straordinaria della vita quotidiana.
La nostra intervista
Inauguri Sanremo Giovani 2024 nel primo appuntamento tv in calendario: come ti senti?
Mi sento in un vortice di emozioni. Tendenzialmente sono felice con la giusta dose di agitazione (che comunque è una cosa bella perché mi tiene in movimento). In più sono anche molto curioso di vedermi in un contesto televisivo come Sanremo Giovani.
Come hai vissuto le audizioni che ti hanno portato, in questa fase della selezione, sul palco della storica Sala A di Via Asiago?
Le audizioni, in realtà, non so bene perché, ma le ho vissute in modo molto tranquillo. La commissione mi (e ci) ha messo fin dal primo momento a nostro agio, mi sono divertito molto. Ero talmente tranquillo che le persone che lavorano con me, che mi hanno accompagnato, (Ale e Vero), erano preoccupati da tutta questa tranquillità.
Come racconteresti, coi caratteri di un post social, il brano Amarsi per lavoro?
“Non s’è capito se ci amiamo per lavoro o ci odiamo per hobby”.
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E se dovessi scegliere un verso manifesto della canzone, quale sarebbe? Perché?
Un verso che mi piace molto è “il mondo gira sempre su un giro di do”. Sostanzialmente tutto, almeno secondo me, si muove su cose abbastanza semplici e troppo spesso ce ne dimentichiamo. Abbiamo questa tendenza a complicare le cose, sia per spararci un po’ una posa, sia perché siamo presi da altro. Ma la base rimane sempre quella del giro di do, che è la prima cosa che impara chi fa musica.
La cifra del brano è una certa leggerezza riflessiva con cui affronti relazioni e quotidianità. Questo approccio ti appartiene anche nella vita?
La leggerezza è qualcosa che mi appartiene molto nel quotidiano, sì. Mi è stata insegnata da mia madre e da Troisi (che mi ha fatto conoscere sempre lei, mia madre). La mia leggerezza ha molto a che fare con un’ironia di fondo, perché è quello, che poi, più mi rimane.
In che modo il videoclip traduce in immagini il significato della canzone?
Il videoclip è stato girato da Vincenzo Ferrara a Lambrate (Milano). È un posto che negli ultimi mesi frequento parecchio, la musica evidentemente mi vuole lì. Le immagini quotidiane traducono il senso del video perché, tra le altre cose, parlano di distanza. Infatti sono sempre in movimento. Una lontananza proiettata in avanti, verso il futuro è un’altra chiave di lettura di Amarsi per lavoro.
Dall’EP ‘Antisommossa’ al Primo Maggio, poi un tour estivo e ora Sanremo Giovani. Che anno è stato per te e che 2025 – indipendentemente dal Festival – ti aspetta o ti auguri?
Il 2024 è stato un anno pieno di esperienze che mi hanno lasciato il segno. Un anno a cui guardo con tanta pienezza. Mi sento grato delle persone che ho incontrato fin ora e spero di continuare il mio percorso con loro. Dal 2025 mi auguro che la musica arrivi sempre a più persone e che possa creare legami veri con chi mi ascolta.
Il videoclip di Amarsi per lavoro
Immagini da Ufficio Stampa