Kekko Silvestre ci racconta il Sanremo 2025 dei Modà tra delicatezza e verità: il 14 febbraio esce l’ambum ‘8 canzoni’.

I Modà tornano al Festival di Sanremo con il brano Non ti dimentico, che anticipa la pubblicazione del nuovo album – 8 canzoni – in uscita il 14 febbraio. È il giorno di San Valentino, ma il disco non è propriamente una celebrazione dell’amore. Oltre agli inediti e al brano sanremese, nell’album troveranno infatti spazio due canzoni mai pubblicate in formato fisico (Lasciami, brano con cui hanno partecipato con grande soddisfazione al Sanremo 2023 e il successivo Il foglietto col tuo nome).

«Sono stato un anno e mezzo in pensione. – ci dice Kekko Silvestre – Ero sul divano, stavo da Dio, il telefono non squillava più. Ora squilla sempre e vorrei lanciarlo dalla finestra. Fa parte del gioco, ma ci divertiremo». A spingere Kekko a partecipare alla kermesse è stata, del resto, proprio la forza di Non ti dimentico. «Sanremo è la voglia di andare su un palco che mi fa cagare sotto. – ci dice Kekko – Ogni tanto ne hai bisogno per l’adrenalina che solo quel palco può darti. E poi voglio cantare quella canzone all’Ariston».

«Negli ultimi due festival – continua – ho portato due canzoni che non parlavano d’amore. Lasciami era sulla depressione, Se si potesse non morire era una riflessione sulla vita. Avevo voglia di cantare una canzone d’amore dei Modà, una di quelle che han fatto innamorare il nostro pubblico. So quanto chi ci segue tiene a Sanremo. Non dimentichiamo che i Modà sono il gruppo del popolo, non siamo un gruppo di fighetti. Siamo pop, nazional-popolari e il nostro pubblico ama Sanremo. Questa cosa mi ha spinto a dire Ho la canzone, voglio andare a cantarla per loro a prescindere da tutto».

I Modà a Sanremo e la responsabilità di scrivere canzoni

E poi che male può fare cantare d’amore? «È un argomento molto ampio – precisa Kekko – perché lo pensiamo tutti. Tutti abbiamo qualcuno che non dimentichiamo, ma parliamo anche di coraggio ogni volta che la vita colpisce duro. Insomma ho pensato potesse essere una cosa bella: serve a noi come musicisti per metterci alla prova con noi stessi e credo sia un bel messaggio da portare sul palco. Abbiamo sempre una responsabilità quando scriviamo canzoni».

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A questo proposito, Kekko non riesce a fare a meno di elogiare alcuni suoi colleghi, tra cui Brunori Sas, Simone Cristicchi e Francesco Gabbani. «Sono certo che Gabbani porterà una canzone straordinaria perché è fortissimo e ha scritto con Pacifico. I livelli sono altissimi. – ci spiega – Simone Cristicchi poi è un poeta. Il giorno della foto da Sorrisi e Canzoni vedevo Simone in disparte in mezzo a tanta gente che non c’entrava niente con lui. Mi sono avvicinato e gli ho chiesto della canzone. Mi ha raccontato il brano e mi sono messo a piangere. Ha detto Parla sai di quando le persone diventano anziane e tornano bambine, perché hanno bisogno di cure. Sono contento di rivederlo al Festival perché se lo merita, è un poeta».

Kekko non lesina complimenti anche nei confronti di Francesco Renga, con cui nella serata delle cover canterà Angelo. «Non frequento il mondo dello spettacolo – ci racconta – perché lo considero una scatola vuota. Eppure ci sono persone vere e con Francesco ho condiviso tante belle cose. Francesco mi ha ricordato che 20 anni fa vinceva Sanremo, mentre io andavo al Festival per la prima volta e venivo eliminato alla prima sera. Ho detto Andiamo insieme e divertiamoci. Angelo è una canzone speciale che mi piace tantissimo, ma è difficilissima. Francesco ha una delle voci più belle e meravigliose che la natura possa dare un artista».