Anche Nino D’Angelo dice la sua sulla politica del governo nei confronti dei migranti ed in particolare sull’operato del Ministro dell’Interno Matteo Salvini, praticamente in contemporanea allo scontro a distanza Baglioni-Salvini
In un’intervista a La Repubblica, Nino ha così commentato la decisione di chiudere i porti: “Questo ministro che chiude i porti ai migranti e lascia aperte le curve ai razzisti si commenta da solo. D’altra parte, di cosa ci meravigliamo? È lo stesso che cantava “Vesuvio, lavali col fuoco”
Tra il cantante e Salvini non è la prima occasione di scontro: nel 2015 Nino accusò Salvini di aver utilizzato la canzone Jamme Ja per uno spot nella sua campagna elettorale, circostanza poi smentita dallo stesso Salvini (che minacciò querela)
Nino D’Angelo, il ritorno a Sanremo
Nino D’Angelo quest’anno torna sul palco dell’Ariston per la sesta volta, dopo 9 anni di assenza: la canzone si chiama Un’altra luce e la canterà in coppia con Livio Cori, giovane attore e rapper, già visto in Gomorra 3 e al centro di un piccolo mistero musicale. Secondo alcune voci Cori sarebbe Liberato, il misterioso rapper napoletano che non si mostra mai in viso e che è diventato l’Elena Ferrante della musica partenopea.
Nino D’Angelo è un autentico mito della canzone napoletana ma anche italiana: è stato uno di quei cantanti capaci di uscire dai confini di Napoli ed esplodere in tutto il paese, anche grazie alla sua presenza al cinema con film spesso legati agli album in uscita.
Nu jeans e na maglietta, 1983, sancì l’inizio del fenomeno di Nino D’Angelo: l’album vendette più di 1 milione di copie e il film tenne testa, al botteghino, a un fenomeno come Flashdance.
Una carriera straordinaria, con 37 album all’attivo e milioni di copie vendute: oggi Nino D’Angelo concilia l’impegno musicale con quello di direttore artistico del teatro Trianon di Napoli.
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