Sanremo 2016, Arisa: le unioni civili, i talent e l'abito sbagliato.
Arisa torna sul palco del Teatro Ariston per la quarta volta volta come cantante, portando il brano Guardando il cielo, che fa il punto della situazione di un determinato momento della vita. “In tre anni ho avuto la possibilità di capire quanto la natura influisca su di noi, quanto la speranza può fortificarci" ha detto la cantante durante la conferenza stampa. Riflessione che nasce da alcuni avvenimenti personali che Arisa ha vissuto e che vuole mantenere privati, anche se "ora so di cosa parlo”, sottolinea l'artista.
Il brano è contenuto nell'omonimo album che uscirà il 12 Febbraio, un disco intenso al quale hanno lavorato in molti (ci tiene a sottolinearlo): non ci sono pezzi riempitivi, ma brani selezionati nel corso degli anni, canzoni rimaste nel cassetto finché non è arrivato il momento giusto. 7 brani sono scritti da Giuseppe Anastasi, altri sono frutto della collaborazione con Federica Abbate e altre le ha scritte Arisa. "Un disco di grande fiducia, di grande sentimento – spiega la cantante – di costruzione, di atmosfere senza tempo, a cui abbiamo cercato di dare un senso di modernità".
Nella serata dedicate alle cover, Arisa porterà il brano Cuore di Rita Pavone per un duplice motivo: "È un brano straordinariamente moderno ed attuale – sottolinea – e poi, avendo un rapporto intenso con il mio cuore, volevo dedicargli una canzone".
Non potevano mancare alcune domande riguardo alla sua precedente esperienza al Festival in qualità di valletta. Il palco dell'Ariston le fa meno paura, è più disinvolta e tranquilla? “Tranquilla è una parola troppo grossa. Tornare come cantante è una grande responsabilità – risponde – perché la gente ha delle aspettative”. Ripensando all'emozione provata come valletta e quella che prova da cantante, il paragone non esiste: “Sono due emozioni diverse – spiega Arisa – ma quello che provo quando canto è qualcosa che non si può spiegare. Quando canto apro le porte della mia anima e del mio cuore, quando ho fatto la valletta dovevo essere solo ‘ca**ona', era facile! (ride, ndr)".
Sanremo 2016 Arisa: Gabriel Garko è un marziano
E di questi co-conduttori cosa ne pensa? "Madalina Ghenea ha una bellezza giunonica ed è di una umiltà disarmante. Virginia Raffaele è di una poliedricità incredibile, una grande artista. – risponde – Gabriel Garko è molto bello, bello che è strano, sembra un marziano che non appartiene a questa terra".
Sanremo 2016 Arisa e i Talent
Anche in questa edizione del Festival diversi concorrenti in gara tra i big hanno in passato partecipato a dei talent. Arisa è stata giudice di X Factor (nell'edizione in cui vinse Francesca Michielin, in gara in questo Sanremo 2016). A distanza di anni, cosa ne pensa? “Sono una grandissima opportunità per trovare un impiego nel mondo della musica. – sottolinea Arisa – Hanno una validità forte, ma esistono anche altre strade. Però la forza mediatica di un talent è grande… come si dice? ‘Chi ha polvere spara'. Ci sono tanti contest canori che dovrebbero cercare di farsi conoscere di più. Morgan ha detto una cosa giustissima durante il collegamento con Mollica, 'Il 70% del patrimonio artistico è italiano, e noi dovremmo fare leva sulle nostre capacità artistiche'".
Sanremo 2016 Arisa e le unioni civili
In questi giorni a Sanremo c'è grande attenzione non solo nei confronti della musica, ma anche per il tema delle unioni civili. Lei è una icona gay, ma Arisa non sa spiegare perchè piaccia ai gay,“forse perché ho un viso da maschio e un corpo da donna, perché ho un fare molto maschile". Poi arriva la domanda sulle unioni civili e la cantante dichiara: “Dato che io posso desiderare di amare e avere un riconoscimento del mio amore, devono poterlo desiderare tutti. I bambini hanno bisogno di amore, ci sono tante coppie eterosessuali che fanno dei casini pazzeschi. Ci dobbiamo prefiggere di dare amore. Ognuno di noi si deve prendere in carico che se decide di fare un figlio bisogna prendersene cura fino all'ultimo dei propri giorni".
Sanremo 2016 Arisa e l'outfit che non è piaciuto
Ma torniamo a parlare di musica e dell'esibizione che l'ha vista protagonista sul palco dell'Ariston durante la prima serata. La sua voce è stata perfetta (tanto che qualcuno ha supposto avesse ingoiato un equalizzatore), quello che è sembrato essere stonato a detta di tutti è il look. “L'abito lo abbiamo scelto io e il mio stylist. Non volevo agghindarmi, volevo una dimensione più casalinga, perché nella vita normale non sono così agghindata. Volevo un qualcosa che mi assomigliasse, ma è evidente che non è piaciuto, peccato! In ogni caso il vestito non è importante, e per le prossime serate vediamo come ci sentiremo più comodi".