In conferenza stampa, Claudio Baglioni presenta i suoi colleghi Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker e rivela alcune novità del Festival.
Manca pochissimo ormai alla 68esima edizione del Festival di Sanremo, che – come ormai risaputo – sarà guidato da un inedito trio, composto da Claudio Baglioni (che ricopre anche il ruolo di direttore artistico della kermesse), Pierfrancesco Favino e Michelle Hunziker.
L’intento del cantautore è chiaro: riportare al centro dell’evento la canzone italiana, “un’arte povera” come la definisce Baglioni in conferenza stampa, sacrificando se serve anche un po’ di puro entertainment. Del resto, che Claudio abbia le idee chiare si capisce dalle prime modifiche del regolamento: la maggiore lunghezza delle canzoni (che possono durare fino a 4 minuti), l’alleggerimento della gara senza eliminazioni e l’introduzione, nel corso della quarta serata, dei duetti (non obbligatori) con il brano portato al Festival riarrangiato e reinterpretato.
“L’eliminazione è stata eliminata – chiarisce Baglioni – ma il concorso ci sarà. Spero che questo sistema dia dignità a questo lavoro che faccio da 50 anni. Il 1968, in realtà, mi ha regalato un’altra suggestione. Ho pensato che in quel periodo, prima di tanti disastri, credevamo che il mondo potesse essere una gran bella cosa. Non è mai più accaduto. Mi piace però pensare che lo slogan dell’immaginazione al potere possa essere convertito con ‘L’immaginazione al Festival’. Dobbiamo cercare il bello e il bene dove non ci sono”.
I due colleghi di Baglioni sposano completamente questa politica: Michelle si dice infatti “tranquilla”, ringrazia Mediaset per averla ceduta e si prefigge di portare “gioia, leggerezza e semplicità”; Pierfrancesco Favino si dichiara fan del Festival sin da bambino e lo considera, dunque, “un cerchio che si chiude”.
Il Festival, in breve, sarà “popolar-nazionale”, per usare un’espressione di Baglioni: “Vogliamo tenerlo nel solco giusto della popolarità. – specifica il direttore artistico – Non ci saranno gli ingredienti della super trasmissione televisiva. Ho chiesto di riportare al centro il linguaggio della musica italiana. Credo che riusciremo ad attuare una piccola rivoluzione”.
Torneranno il Dopofestival e il Primafestival, anche se i conduttori sono ancora ignoti ed è confermata la partecipazione all’Eurofestival del vincitore. Infine, sugli ospiti, Claudio specifica che la linea sarà quella di invitare gente che fa questo lavoro e di matrice “italiana”. I comici sono, ovviamente, contemplati, ma per i nomi bisognerà attendere ancora un po’.