A poche ore dalla prime serata dagli ascolti record, Amadeus dice la sua a proposito della performance ‘distruttiva’ di Blanco fischiata alla platea.
La prima serata del Festival di Sanremo 2023 è archiviata, e c’è innegabilmente soddisfazione per l’apprezzamento del pubblico. L’esordio del quarto festival targato Amadeus, infatti, ha segnato complessivamente (dalle 21.18 alle 01.40) 10 milioni 757 mila spettatori con uno share del 62.4 per cento. Tuttavia, a lasciare l’amarezza in bocca non può che essere la performance di Blanco che, dopo il duetto con Mahmood sulle note di Brividi, ha avuto lo spazio per presentare il nuovo singolo L’isola delle rose.
Peccato che l’ospitata si sia trasformata da esibizione canora a ‘non performance’ artistica mal gestita un po’ da tutti. Da Blanco in primis (arrogante durante e dopo il brano e inutilmente spavaldo nelle sue ‘giustificazioni’ nel segno di un divertimento che forse ha visto solo lui). Dal pubblico (i fischi violenti non gli hanno certo fatto onore) e in parte anche da Amadeus. O meglio dalla squadra Rai che non ha colto il problema tecnico in cuffia e non ha interrotto subito l’esibizione per correggere il tiro, cosa che avrebbe evitato la demolizione dei tappeti di rose sul palco. Forse sarebbe bastato, alla fine, chiedere scusa.
Impossibile, dunque, non commentare l’episodio spiacevolissimo a poche ore dalla diretta. Il primo a intervenire è il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri. “Siamo la città dei fiori, conosciuta così nel mondo e i bouquet che vedete chiedono anni di lavoro del comparto. Esattamente come quello che serve per creare una canzone, è una forma d’arte. Ognuno di noi fa stupidaggini e non voglio mettere il dito nella ferita, ma basta chiedere scusa e avere rispetto per il lavoro di tutti”.
Da parte della dirigenza Rai arriva un’ammissione delle responsabilità sul problema tecnico. “C’è stato un errore tecnico nella consegna del ricevitore. A Blanco è stato assegnato un ricevitore sbagliato senza il segnale il cuffia, quindi lui non sentiva e al mix non è arrivata la voce sul problema. Dietro il palco, poi, è sempre difficile capire esattamente cosa succeda da quel punto di vista”.
Il commento di Amadeus
Di seguito, invece, le parole di Amadeus che entra nel dettaglio di quanto successo. “Durante le prove, la quantità di rose era notevole, e abbiamo ripetuto l’esibizione due, tre volte in modo da poter posizionare tutto al meglio. Era previsto che Blanco dovesse fare qualcosa con i fiori: mi hanno detto che avrebbe potuto dare un calcio, rotolarsi, sdraiarsi. Di questo eravamo a conoscenza. Io, poi, dai monitor dietro nel camerino non riesco a intuire molto le parole tanto che nell’anno di Bugo e Morgan non avevo capito cosa stessero cantando. E sono uscito sul palco perché ho visto Bugo andare via”.
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E continua. “Lì dietro non ho percepito il suo problema tecnico ma ho percepito che c’era un’esagerazione rispetto alle prove. Quello non era più un finale previsto dalla messa in scena e solo dopo ho capito che Blanco aveva avuto problemi di audio ma non potevo saperlo prima. Devo dire che Riccardo, Blanco, questa mattina mi ha chiamato: era dispiaciutissimo e chiede scusa al festival, a tutti. Io lo conosco, è un ragazzo talentuosissimo, uno dei talenti più grandi della musica italiana. Ha sbagliato e lui per primo lo sa. Io dico sempre che quando ci sono dei problemi tecnici basta alzare la mano, ci si ferma e si ripete. Capita che qualcosa non funzioni”.
“Blanco, da ventenne, ha scatenato la rabbia di quel momento sui fiori ma non per mancare di rispetto alla città e a chi lavora per produrre quei fiori”, prosegue Amadeus. “Ne conosce bene il significato. Io non lo scuso perché non ce n’è bisogno, lui è consapevole di quello dell’errore. Non ha chiesto di essere compreso ma perdonato. E io non voglio buttargli la croce addosso, accetto le sue scuse”.
“Non potevamo prevedere la reazione di Blanco ma non me la sento di dire, per esempio, che non deve far parte del festival per i prossimi anni”, conclude Amadeus. “Conosco Riccardo e tutte le volte che l’ho incontrato, l’ho sempre trovato educato, disponibile e rispettoso, mai pericoloso. È stata una sorpresa per me vederlo così, ma non mi sento di dargli una punizione. Per il suo bene e per la sua carriera, vorrei solo che capisse lo sbaglio che ha fatto. E credo lo abbia già fatto”.
Le scuse di Blanco via social
Proprio mentre è in fase di svolgimento la conferenza stampa Rai, arrivano le scuse di Blanco affidate a un post sul suo profilo Instagram. Accompagnato dalla didascalia “Chiedo scusa alla città dei fiori”, il giovane artista pubblica una foto con una serie di versi scritti di suo pungo:
“Cadono fiori, Ariston.
Si spezzano fiori, Ariston.
Cala il sipario, Ariston.
Ti ho messo in lacrime come la mia mamma, Ariston.
Mi hai visto fragile come un bimbo…
e qui proprio qui, dove mi hai insegnato a correre, sono caduto.
Mi sono rotto la faccia e piango, Ariston.
Ma poi…Rido, rido, ridi, rido,
perché non sono perfetto come mi volevi.
Ma finalmente sono me stesso.
Ti voglio bene Ariston.
Con tutta la mia follia”.
BLANCO
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