‘Sarà Sanremo’, Carlo Conti: «Puntavo a una corsa a parte per i Giovani. Tony Effe? Ho scelto le canzoni»

Tutto è pronto per Sarà Sanremo, in onda il 18 dicembre in prima serata su Rai 1, che ci permetterà di scoprire i finalisti di Sanremo Giovani. Dopo cinque puntate serratissime su Rai 2, i sei Giovani rimasti in gara si sfideranno nell’ultimo capitolo dal Teatro del Casinò di Sanremo per aggiudicarsi tre posti disponibili per le Nuove Proposte 2025. Il quarto sarà selezionato tra i 2 finalisti del contest Area Sanremo. 

A giudicarli sempre la Commissione musicale di Sanremo Giovani (Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia). Insieme a loro i giurati fuori onda Carlo Conti e Claudio Fasulo. Alla conduzione, insieme a Carlo Conti, Alessandro Cattelan. Gli otto artisti in gara sono Angelica Bove con La nostra malinconia, Alex Wyse con Rockstar, Mew con Oh my God, Selmi con Forse per sempre, Settembre con Vertebre, Vale Lp e Lil Jolie con Dimmi tu quando sei per fare l’amore. Da Area Sanremo Etra con Lo spazio tra le dita e Maria Tomba con Goodbye (Voglio Good vibes).

«Ci si avvicina all’obiettivo ultimo, che è Sanremo. – dice Alessandro Cattelan – Più si alza la pressione, più le loro esibizioni aumentavano di livello. È la dimostrazione che hanno le carte in regola per fare questo mestiere. Sono canzoni che stanno andando bene anche nel loro percorso extra Sanremo. Sono già del pubblico, noi li aiutiamo a presentarle per la prima volta ma hanno già una loro vita».

Sarà Sanremo: Carlo Conti e l’importanza di una gara a parte per le Nuove Proposte

Ricordando i suoi primi Festival («Nel 1975 lavoravo per una radio privata fiorentina – racconta – e sono arrivato a Sanremo cercando disperatamente qualche intervista. Speravo di beccare artisti che uscivano dagli alberghi e mai avrei immaginato di tornare qui così tante volte»), Carlo Conti si definisce «un amico di Sanremo, la considero la mia seconda città». «Per questo – precisa – ho accettato pressioni da più parti per tornare in questo luogo. Tenevo molto a reinserire la corsa a parte per le nuove proposte, proprio perché avevo avuto la fortuna di tirare fuori qualche bel nome da Sanremo Giovani, tra cui Serena Brancale. Auguro a ciascuno di loro, indipendentemente da come andrà, che anche se si chiude una porta si apra un portone. La delusione per quattro di voi deve essere una ripartenza per fare sempre meglio. Ognuno di voi ha un grande talento».

Non è stato semplice, del resto, per Carlo Conti riprendere in mano le redini del Festival: «In questi 10 anni le etichette hanno fatto un ottimo lavoro, perché la musica è cresciuta. – dice – Lo vediamo nei Big e nelle Nuove Proposte: è stata molto più difficile la selezione, perché è aumentata la qualità oltre che la quantità. Faccio un esempio: se prendete la hit parade di 7 anni fa, ci sono 8 brani stranieri e 2 italiani. Ora è il contrario. Le nuove generazioni stanno amando di nuovo la musica italiana grazie soprattutto al lavoro di Baglioni e Amadeus».

Una coppia a sorpresa a Sarà Sanremo

In proposito, anticipa che «Shablo ha fatto un pezzo che farà saltare tutti e poi, con questo trio, sarà una potenza assoluta». E su Tony Effe ferma subito qualsiasi tipo di polemica: «Ho selezionato i brani, era il il mio compito. Ogni canzone è meritevole di essere cantata su quel palco per motivazioni diverse, ma in nessuna canzone ci sono temi trattati in maniera sbagliata secondo me».

Infine, Conti annuncia una misteriosa 31esima coppia in gara (scherza?) e rincuora i Jalisse sostenendo che «sono citati nel testo della canzone di un big». Scopriremo tutto a Sarà Sanremo, dove sarà finalmente al completo il cast del 75° festival: oltre ai finalisti di Sanremo Giovani, sarà possibile vedere i 30 Big protagonisti, che per la prima volta annunceranno i titoli dei loro brani in gara.