Dopo la vittoria ad ‘Amici’, Sarah Toscano partecipa a Sanremo 2025 con il brano ‘Amarcord’. L’intervista alla big più giovane di questo festival.
Dalla vittoria ad Amici al palco del teatro Ariston in meno di un anno. Sarah Toscano arriva per la prima volta al Festival di Sanremo dove è in gara – giovanissima fra i Big – con il brano Amarcord. Energia, voce, determinazione e quel pizzico di nostalgia che nonostante i suoi soli 19 la spinge già a guardarsi ogni tanto indietro. Concentratissima per dare il meglio di sé, l’artista si prepara alla settimana musicale più calda dell’anno italiano tra lezioni di canto e prove per essere pronta a tutto. Notti insonni comprese.
Direzione Sanremo
Prima volta a Sanremo, come stanno andando questi giorni di preparazione e prove anche con l’orchestra?
Diciamo che sono settimane molto impegnative, ho le giornate piene. Sto facendo tantissime cose e mi sto preparando tantissimo, proprio per tutto quello che può succedere. Quindi, a livello di canto sto studiando molto, e anche a livello di staging stiamo lavorando su tutto quello che mi aspetta. Stiamo cercando di organizzare nel dettaglio anche il mio “quartiere generale” e tante altre cose. Insomma, stiamo sistemando tutto affinché sia coerente e ben organizzato. È il mio primo Sanremo e, come si dice, voglio che sia perfetto. Poi, ovvio, perfetto non sarà mai, però almeno ci proviamo, cerchiamo di dare il massimo e di fare tutto quello che posso.
Ti aspettavi fosse così fin da questi momenti di attesa?
Mi avevano un po’ avvertita, diciamo… Anche i miei amici, parlando con persone che ci sono già state, e il mio team mi avevano preparata su come sarebbero stati i mesi dopo l’annuncio e su cosa mi aspetta durante la settimana di Sanremo. Devo dire la verità, quindi: non sono rimasta sorpresa dal fatto che le giornate siano così piene, perché comunque è un evento enorme quindi immaginavo che richiedesse una preparazione altrettanto impegnativa. C’è tantissimo lavoro, quello senz’altro, ma non è qualcosa che non mi aspettassi. Quello che invece non posso ancora immaginare del tutto è cosa mi aspetterà una volta lì. Tutti mi dicono che sarò travolta da un vortice, che ci saranno miliardi di attività da fare e che dormirò pochissimo la notte ma io sono pronta psicologicamente e anzi non vedo l’ora.
Sei tra le Big più giovani della storia del festival. Come vivi questo traguardo? Senti un po’ il peso di rappresentare la tua generazione in un contesto così importante?
Allora, ti dico la verità: sono sempre stata abituata fin da piccola ad essere la più giovane in tutto ciò che facevo. In famiglia sono la più piccola: ho un fratello che ha 4 anni più di me e una sorella che ne ha 12 più di me. Quindi sono sempre stata la più giovane, anche a scuola: ho fatto la primina, quindi anche là ero più piccola. Sono sempre stata un po’ abituata a essere la più piccola, ma non l’ho mai vista come un peso. Anzi, mi piace conoscere le persone più grandi di me per capire cosa mi aspetta, per imparare.
Riguardo a Sanremo, non posso che esserne onorata perché è un’occasione incredibile poter partecipare adesso, a 19 anni. Mi impegnerò tantissimo anche perché ci tengo che non si veda solo il fatto che sia giovane, ma vorrei che si notasse soprattutto il lavoro che c’è stato dietro, la preparazione.
Non sei la prima, però, a salire sul palco di Sanremo dopo aver vinto Amici.
Amici è una porta che non chiuderò mai nel senso che gli devo tantissimo, quasi tutto. È stato il mio primo vero sbocco nel mondo della musica dove ho avuto la possibilità di farmi conoscere e se ora arrivo a Sanremo, lo devo a quella scuola, a Maria, a Lorella, ai miei insegnanti. Quindi sarò loro sempre grata. Sì, ci sono stati tanti altri artisti che, dopo aver vinto Amici, sono arrivati sul palco dell’Ariston, e non credo sia un caso. Immagino Angelina, che aveva vinto la sezione canto, ma anche altri artisti che sono arrivati sul palco.
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Nel mio caso, alla finale c’era la votazione del pubblico, quindi significa che qualcosa di buono ero riuscita a trasmettere. Sono contentissima e grata a tutti quelli che mi hanno votato. Spero di non deluderli adesso a Sanremo. Porterò tanto di ciò che mi ha insegnato quella scuola anche sul palco dell’Ariston.
Hai sentito Maria De Filippi o Lorella Cuccarini?
Sì, assolutamente, ho continuato a sentirle entrambe dopo Amici per chieder loro pareri su tutto, sostanzialmente. A Maria ho inviato il pezzo di Sanremo in anticipo, le ho detto con chi avrei fatto il duetto e le ho inviato anche gli outfit, perché ci tengo ad avere il suo parere. Ripeto, sono cresciuta in quella scuola e mi reputo un po’ figlia di Maria da un punto di vista, quindi per me è importante avere la sua approvazione e sapere cosa pensa di quello che sto facendo. Devo tantissimo anche a Lorella, che è stata l’altra persona che ha creduto in me fin dall’inizio e che mi ha spronato sempre di più durante il mio percorso. E continua a supportarmi.
Il brano Amarcord e la cover con gli Ofenbach
Veniamo al brano, Amarcord. Come è nato?
Una volta uscita dalla scuola di Amici, la domanda che mi facevano tutti era: “Vai a Sanremo? Vuoi mandare un pezzo?” E io rispondevo sempre: “Sì, mi piacerebbe, chi non vorrebbe andarci? Però con il pezzo giusto e nel momento giusto” Non volevo neanche buttare via l’opportunità perché è l’occasione per portare una canzone che rappresenta il mio percorso. Quindi, quando è nato questo pezzo, ci siamo guardati tutti e ci siamo detti che era quello giusto. Non ho avuto altre scelte, perché per me, o andavo con questo, o non ci andavo. Amarcord un pezzo molto difficile da cantare, davvero difficilissimo.
Sto studiando proprio perché a livello di fiato e di estensione vocale è impegnativo. Richiede tanto e, mettendo in conto l’ansia che avrò sul palco, non sarà assolutamente facile… è una canzone che ha un’evoluzione interna con una parte iniziale più delicata, che man mano si trasforma e si sfoga, fino a diventare sempre più intensa, uno sfogo in cui mi libero completamente.
Nel testo c’è il tema amoroso…
Sì, il brano parla anche di qualcosa che mi rappresenta nel tema amoroso. Non ho mai avuto relazioni vere e proprie, ma ho vissuto sempre queste situazioni di tira e molla. Anche in questo caso, parlo di una ‘relazione’ in cui la persona accanto mi ha fatto stare bene, ma solo momentaneamente. Alla fine, ho capito che mi aveva solo illusa. È stato un amore un po’ illusorio, e quindi il finale non è felice, tragico direi. Però, come dico nel testo, è comico e tragico allo stesso tempo, perché, pur avendomi fatto stare bene, alla fine ho capito che non era vero.
…con una vena di nostalgia.
Assolutamente sì, sì, sì. È un brano che parla di nostalgia e non è un caso che il titolo sia Amarcord che significa mi ricordo. Infatti, io mi rivivo questa esperienza, rivivo le emozioni che ho provato, me le ripercorro per poi trarre le conclusioni. Non tanto perché non le sapessi, ma perché penso che faccia bene ripercorrere ogni tanto il passato, quello che c’è stato, per capire cosa c’è adesso e quali sono le differenze, sostanzialmente.
Per la serata delle cover sarai sul palco con gli Ofenbach. Come mai questa scelta?
Amarcord è un pezzo movimentato e volevo continuare su questa linea portandola stessa energia anche nella serata delle cover. Gli Ofenbach sono stati subito la mia prima scelta perché sono degli artisti che stimo tantissimo, sono incredibili e sono molto contenta del lavoro che abbiamo fatto insieme. Porterò Overdrive, un pezzo dance che resta comunque in tema con Amarcord e ci saranno anche delle sorprese a cui abbiamo lavorato per bene. Sono davvero molto felice, non voglio spoilerare troppo, ma preparatevi, perché sarà una bellissima esibizione. Sono davvero soddisfatta di quello che è venuto fuori.
Ci siamo viste l’ultima volta in occasione della collaborazione con Bea and her Business, alla quale avevamo cercato di spiegare un po’ cosa fosse Sanremo. L’hai risentita?
Allora, ha visto le storie, ma non è che ci abbia capito tanto, eh, per la verità! Mi ha fatto comunque i complimenti perché ha compreso che è qualcosa di importante. Anche un ragazzo del suo team mi ha scritto.
Arrivi da Vigevano. Quanto la provincia ti ha formato nella tua determinazione, nella tua voglia di arrivare? Perché la provincia a volte dà anche una marcia in più in certi aspetti.
Essendo una cittadina dove tutti si conoscono, è molto più raccolta. Sicuramente una città che mi ha cresciuto benissimo, è la città dove sono nata, dove sono cresciuta, che mi ha educato e istruito. Poi, adesso che vivo a Milano, vedo che è tutto molto più grande, più veloce, ma anche più lento, perché purtroppo è tutto di fretta ma ci si mette molto di più a fare le cose. È un mondo completamente diverso.
Ritornare ogni tanto a Vigevano, dove c’è la calma e la tranquillità, mi fa svuotare la testa da tanti pensieri. È strano da dire, ma passeggiando per la città, mi vengono in mente tutti i vecchi ricordi di quando ero piccolina. È passato meno di un anno da quando non sono più a casa, però fa un certo effetto.
A Sanremo, oltre al palco dell’Ariston, ci saranno degli spazi dedicati a te?
Sì, ci sarà un mio spazio dedicato, sarà il mio quartier generale, diciamo così. E sarà una gelateria che mi rappresenta…
Tornerai a casa soddisfatta da Sanremo se…
Se sarò fiera di me stessa e sarò felice. Più che altro, voglio dare tutto quello che ho, voglio far vedere tutto quello per cui mi sono preparata. Ho lavorato tanto, ci tengo che si veda questo. Non mi interessa tanto la classifica, quanto il fatto di essere felice di ciò che ho fatto. Voglio vivermela senza l’ansia della classifica, ma con il desiderio di farmi conoscere e far vedere chi sono.
Immagini da Ufficio Stampa