Musica e impegno nel nuovo album di Fiorella Mannoia, ‘Disobbedire’, in uscita venerdì 29 novembre. Le parole dell’artista.
Fiorella Mannoia torna con il nuovo, attesissimo, progetto discografico ‘Disobbedire’, in uscita venerdì 29 novembre per Oyà/Columbia Records/Sony Music. L’album, composto da nove tracce, è un viaggio attraverso la carriera e i valori di una delle più grandi interpreti della musica italiana Mannoia mescola, infatti, con sapienza amore e consapevolezza, speranza e denuncia. Le canzoni, alcune scritte personalmente dall’artista, raccontano temi attuali con uno sguardo critico e poetico, confermando l’impegno sociale che da sempre caratterizza il suo percorso artistico.
“Perché disobbedire? Parto dal presupposto che la normalità si è evoluta grazie ai disobbedienti”, spiega Fiorella. “A cominciare da Eva, che è stata la prima. Credo che disobbedire sia l’unica forma di obbedienza che abbiamo, l’unico dovere verso la nostra coscienza. E noi dobbiamo obbedire alla nostra coscienza per cui se ci dice che qualcosa nel pensiero comune, non sembra giusto, devi disobbedire. A quel punto, disobbedire non è più neanche un diritto, diventa quasi un dovere”.
Per supportare temi così densi, anche sui suoni ‘Disobbedire’ ha una direzione precisa. “Le sonorità nella musica cambiano – racconta la cantautrice – e sono cambiate tantissimo negli ultimi anni. Diciamo che è stata una scelta legata alle parole: si tratta di testi che fanno riflettere, sono ruvidi anche, quindi hanno bisogno di un arrangiamento adatto a sottolinearle”.
Lo sguardo esce presto dalla sfera personale per diventare collettivo. E a fronte di una società che ci racconta tanto il male e poco il bene, Mannoia sottolinea che “siamo già atterriti abbastanza per quello che sta succedendo. C’è un’inquietudine generale che gira non soltanto nel nostro paese. Siamo tutti inquieti perché abbiamo paura: c’è una guerra nel cuore dell’Europa e non pensavamo certo di doverci ritrovare oggi, nel terzo millennio, a temere anche soltanto l’idea di rivivere quello che hanno vissuto i miei genitori. Storie di guerra che ho sentito dai diretti interessati”.
La storia di ieri e quella di oggi
“Non avrei mai pensato di avere paura”, prosegue l’artista. “E siccome il futuro appartiene ai giovani, e ci preoccupiamo anche per loro, è giusto che anche loro comincino a occuparsene. In fondo il problema ce l’hanno più loro che noi: noi, la nostra vita, l’abbiamo fatta. Ma che futuro lasceremo davanti? Questo è inquietante. Ci stiamo avviando verso un mondo sempre più divisivo, come racconta il film Elysium, con un’elite che viveva su un satellite e sotto tutta una popolazione abbandonata che lavorava per mantenerla”.
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“Ecco, credo che mai come in questo momento stiamo andando in questa direzione. E chi ci rimette in tutto questo sono sempre gli ultimi; le vittime delle guerre sono sempre civili e, in Medio Oriente, a Gaza, più della metà donne e bambini. Gente che non ha fatto niente costretta a pagare un prezzo per qualcosa che non ha commesso. Come diceva Gino Strada, l’80% delle vittime sono civili, e sono gli ultimi perché l’elite in guerra non ci va mai”.
Ma quando Mannoia pensa di aver disobbedito nella sua vita? “Beh, ho disobbedito tante volte al comune pensare, a partire dal fatto di essere sposata con un uomo molto più giovane di me. Anche questa è una disobbedienza perché purtroppo siamo abituati a uomini che hanno donne più giovani. Ma quando accade il contrario, la donna viene sempre guardata con sospetto. Non mi sono mai curata di quello che dicevano gli altri, e anche questa è stata una disobbedienza. Non ho mai prestato attenzione a quello che la gente poteva dire di me; non mi importa, non ci ho mai pensato. Quando esprimi la tua idea disobbedisci sempre a qualcuno, perché ti prendi delle responsabilità. Non si può piacere a tutti, sicuramente qualcuno mi insulterà, ormai lo so, ma non mi importa niente”.
“Ho fatto compromessi anch’io, perché sarei ipocrita se dicessi il contrario, però la maggior parte delle volte cerco di non farmi usare”, conclude Mannoia. “Ecco, non mi voglio far usare e cerco di mantenermi integra il più possibile. Voglio potermi guardare allo specchio ed essere contenta di me. E oggi posso dire di esserlo”.
La tracklist e le prossime date live
La produzione artistica di ‘Disobbedire’ è affidata a Carlo Di Francesco. L’album esce nei formati CD, vinile nero e vinile trasparente autografato in edizione limitata, accompagnato da un booklet esclusivo con foto e grafiche inedite. Queste le tracce
- Mariposa
- Disobbedire
- Libri Usati
- Tutta la differenza del mondo
- Commedia umana
- La storia non si deve ripetere (feat. Francesca Michielin e Federica Abbate)
- Dalla parte del torto (feat. Piero Pelù)
- Qualcosa con te
- Domani è primavera (feat. Michele Bravi)
Fiorella Mannoia presenterà “Disobbedire” al pubblico con un tour instore in collaborazione con Feltrinelli, toccando quattro città italiane:
- 2 dicembre – Palermo, Feltrinelli Via Cavour, ore 16.30
- 6 dicembre – Roma, Feltrinelli Via Appia Nuova, ore 19.00
- 11 dicembre – Milano, Feltrinelli Piazza Piemonte, ore 18.30
- 17 dicembre – Napoli, Feltrinelli Piazza dei Martiri, ore 18.00
Parallelamente, prosegue il successo live di Fiorella Sinfonica – Live con orchestra, dopo un’estate di concerti sold-out. Il tour autunnale, prodotto da Friends & Partners e Oyà, tocca i teatri più prestigiosi d’Italia, regalando al pubblico serate indimenticabili in un’atmosfera intima e suggestiva.
I prossimi appuntamenti sono:
- 23 novembre – Genova, Teatro Carlo Felice
- 25-26 novembre – Torino, Auditorium del Lingotto
- 28 novembre – Bari, Teatro Petruzzelli
- 1° dicembre – Catania, Teatro Metropolitan
- 2 dicembre – Palermo, Teatro Biondo
- 5 dicembre – Roma, Auditorium Parco della Musica
- 7 dicembre – Padova, Gran Teatro Geox
- 19 dicembre – Montecatini (PT), Teatro Verdi
- 22 dicembre – Roma, Auditorium Parco della Musica
I biglietti sono disponibili su TicketOne e nei punti vendita abituali.
Immagini da Ufficio Stampa