I Gipsy Kings a Casa Sanremo, Pablo Reyes: «L’Italia per noi è casa»

Durante la 75esima edizione del Festival di Sanremo, nella città dei fiori sono arrivati anche i Gipsy Kings per celebrare un importante anniversario. Nel 2025, Bamboleo compie infatti 38 anni. Bamboleo ha conquistato le classifiche internazionali e ha portato il flamenco e la rumba alla ribalta globale, catturando il cuore di milioni di persone con il suo ritmo irresistibile e la sua energia travolgente. Per celebrare questo traguardo, il former member Pablo Reyes e la sua formazione sono stati al centro di un evento speciale a Casa Sanremo, l’area hospitality del Festival di Sanremo, che quest’anno ha festeggiato a sua volta un’importante ricorrenza: 18 anni di attività.

«Ha significato tanto per Pablo questo brano – ci dice la formazione – e per noi è una grande emozione. Ecco perché siamo qui. Torniamo alle radici e pensiamo a molte cose che abbiamo fatto anche con Pablo. È un onore per Pablo e per noi. E lo merita anche, perché ha fatto una carriera fantastica e quel premio ora a Sanremo è qualcosa di molto speciale per Pablo».

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Bamboleo è stato uno dei brani chiave nell’esplosione internazionale dei Gipsy Kings, un gruppo che ha saputo fondere tradizione gitana e sonorità moderne, dando vita a uno stile inconfondibile che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo. La canzone racconta della passione e del desiderio di vivere intensamente. Il termine bamboleo si riferisce al movimento e all’energia, simboleggiando una vita vissuta con libertà e senza rimpianti. Il brano esprime anche il tema dell’amore, dell’inquietudine e della ricerca di felicità con lo spirito di avventura.

«Un giorno, di più di 40 anni fa, eravamo a Parigi con il gruppo. – racconta Pablo Reyes – Siamo andati a bere qualcosa in discoteca e c’era una donna. Era una ragazza brasiliana che cantava Bambo Bambo. Così nasce Bamboleo». Impossibile non chiedere ai Gipsy Kings del loro rapporto con l’Italia – che considerano parte del loro pubblico – perché simile «alla cultura gitana spagnola». «L’Italia e Sanremo sono un po’ come casa per noi», dicono.