Spopola il ‘linguaggio alieno’ della Dark Polo Gang: cosa significa il loro slang?
British, Bufu, Flexare. Se vi è capitato di ascoltare in una conversazione apparentemente normale questi neologismi (e di chiedervi cosa fosse improvvisamente accaduto alla lingua italiana), vi trovavate probabilmente di fronte a un fan della Dark Polo Gang.
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Wayne Santana, Tony Effe e Dark Pyrex – i componenti del trio di rapper originari della Capitale – hanno infatti portato alla ribalta nuovi termini, diventati ormai quasi un trend tra i loro follower. Venerdì 11 maggio uscirà il loro nuovo singolo e si intitolerà proprio British, per cui sta diventando quasi inevitabile domandarsi cosa significhi questo “slang”, sempre più in voga soprattutto tra i giovanissimi. Innanzi tutto, la Gang lo definisce “linguaggio alieno”: un modo di comunicare quasi ossessivo, ristretto ai componenti della gang che lo utilizzano come un marchio di fabbrica. Alla fine, lo dicono stesso loro che è come se vivessero “in un fumetto, anzi in un manga”.
“British è un termine nato mentre stavamo dal parrucchiere. Avevamo deciso di tagliarci i boccoli e di fare un taglio british. – spiega la gang a Radio Deejay – Quando stiamo tra di noi, siamo proprio tra le nuvole, quindi giochiamo molto con le parole. Ogni parola la esasperiamo”.
“Flex è un termine americano – spiegano ancora a Linus – vuol dire ‘flettere’, inteso come impegno in qualcosa. ‘Sti termini diventano duttili, però”.
Duttili sì, ma fortemente usati dalla gang e da tutti i loro piskelletti dark, con cui il gruppo ama rivolgersi ai propri fan. Per spirito di completezza, ecco alcune definizioni date dalla Gang a radio Deejay in riferimento a qualche neologismo.
Bufu è un termine “ironicamente negativo”, Bitch diventa bibi (ma è “più diplomatico”) e Eskere altro non è che una “crasi” di Let’s Get It. 777, infine, semplicemente per la Gang è un “lucky number”. Tutto chiaro, no?