L’esclusione di Morgan dall’elenco dei big partecipanti al Festival di Sanremo 2018 ha particolarmente colpito l’artista ed ex leader dei Bluvertigo. Una cocente delusione, la sua, che non ha mancato di rendere pubblica con un amaro messaggio. Ma cosa avrà mai detto il cantante?
Nelle sue parole c’è innanzitutto del risentimento, un dispiacere sicuramente non celato. In un lungo post su Facebook, Marco Castoldi esordisce con un lapidario: “Il Morgan che avete conosciuto fino ad oggi è morto”.
Ma cosa significherà mai questa sua nuova presa di posizione? A spiegarlo è lui stesso…
“Chiuso un ciclo di vita – continua il suo messaggio – mi preparo ad entrare in uno nuovo fatto di musica nuova, voce nuova, corpo nuovo, stile nuovo”. Insomma, pare proprio che Morgan sia pronto ad entrare in una rinnovata fase artistica. Ma di che tipo?
Morgan, Sanremo 2018 e la nuova fase artistica della sua carriera
Secondo lui ci sarà un vero e proprio cambio, una rottura di tutti i ponti che ha lasciato dietro di sé, anche materialmente. “Per compiere questa metamorfosi – continua lui stesso a scrivere indicando la sua nuova ricetta di vita – abbandono definitivamente tutto quello che appartiene al mio passato, al mio vissuto artistico, alla mia ‘immagine’, al mio feticcio: metto all’asta tutto quello che ho intorno; gli oggetti, gli strumenti, le carte, i vestiti e ogni altra cosa che mi possa ricordare chi o cosa ero. Me ne libero”.
In pratica, si tratterà di una vera e propria fase zero. Uno sconforto nato dopo che Claudio Baglioni ha scartato la sua “canzone più bella” dal Festival di Sanremo 2018.
Morgan a Sanremo 2018 non ci sarà: l’artista progetta un cambio radicale
Ora, il suo obiettivo è solo ricominciare, anche dal rapporto con i fan: “Chiunque si aggiudicherà un oggetto lo riceverà direttamente a casa mia, consegnato dalle mie mani, lo accoglierò in modo del tutto informale e privato, potrà conoscermi, vedermi al lavoro, parlarmi, se lo gradirà gli offrirò un caffè”.
Insomma, Morgan ricomincia da capo sbarazzandosi del suo passato. Ma cosa ci riserverà per il futuro?