Andrea Delogu si racconta nella nuova puntata di ‘One More Time’

Dall’infanzia nella comunità di San Patrignano alle prime apparizioni in tv, dalla fine del suo matrimonio all’attuale compagno più giovane di lei. Sono tanti i temi che Andrea Delogu ha affrontato raccontandosi a Luca Casadei nella nuova puntata del podcast One More Time (OnePodcast), da venerdì 22 dicembre su tutte le piattaforme di streaming audio.

Nel toccante incontro la conduttrice e scrittrice ripercorre la sua vita e la sua carriera, tra pubblico e privato, a partire da un’infanzia trascorsa negli spazi di San Patrignano. Un’esperienza che inevitabilmente ha condizionato il modo di vedere il mondo di Andrea formando la persona che è oggi. Proprio dagli anni vissuti in comunità, Delogu parte nel suo racconto.

Foto da Ufficio Stampa

Andrea Delogu: San Patrignano e il rapporto coi genitori

“I miei genitori sono entrati da tossicodipendenti. Una volta che le persone entrano a San Patrignano, cominciano un percorso, non è più un tossicodipendente ma un ospite della comunità che vive e che crea relazioni. Sono molto arrabbiata con chi continua a usare lo stigma ‘ex tossicodipendente’ perché questa cosa non viene mai utilizzata quando qualcuno ha rubato una macchina, chi ruba paga quello che deve pagare, però non è che dieci anni dopo ti dicono ex ladro (…). Io a San Patrignano ci sono nata e ci sono cresciuta, Tutto quello che ho lo devo a loro. Alla forza che ho visto mettere in tutto quello che facevano, alla bellezza del rinascere”.

E aggiunge: “Io sono cresciuta libera in un mondo chiuso, ma io non sapevo fosse chiuso. Tutti erano famiglia. Non dovevo stare attenta all’estraneo, perché non c’era. Mangiavamo tutti insieme, non ero mai sola.  Quando sono uscita, a 10 anni, ho visto che nel mondo libero invece erano tutti soli”.

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Sul rapporto con i genitori spiega: “Ho dei genitori che sono delle persone incredibili, persone che hanno imparato dai loro sbagli e me l’hanno fatto capire. Non c’è mai stato un muro tra di noi, io ho sempre saputo tutto, che sia giusto o no. Hanno imparato camminando con me. Sono cresciuta molto in fretta, anche grazie a loro. Ho avuto un’infanzia particolare, bella ma complicata, adesso so godermi quello che ho”.

Un’adolescenza vissuta tra il processo contro San Patrignano e la separazione dei genitori: “Quando sono uscita nel mondo fuori la prima cosa che mi hanno detto i miei genitori è stata: ‘Adesso che vai a scuola, non dire che arriviamo da San Patrignano, potrebbero non capire’. Si è venuto a sapere poi con il processo, che è stato arrestato papà, avrò avuto 12 anni. Tutto quello che avevo raccontato a scuola era svanito. Non avevo un passato, ne avevo uno nuovo per loro, lo si raccontava in tutte le televisioni d’Italia e io dovevo fare i conti con la realtà. È stato sicuramente un periodo complicato, che però non ho trattenuto nella mia memoria forse proprio per questo”.

Foto Kikapress

E ancora: “I miei genitori sono sempre stati uniti nelle difficoltà, la loro relazione ha iniziato a disgregarsi quando io avevo 16 anni. Quando si sono lasciati io ho tirato un sospiro di sollievo, dovevano lasciarsi prima secondo me. Poi ho vissuto con mia mamma, mi sono proposta, senza dirlo, come sostituta della figura di mio padre e ho fatto di tutto per non farla sentire sola. Forse questa cosa mi ha messo in una piccola trappola per tanti anni. Andando in analisi ho capito che potevo smettere di occuparmi di lei perché comunque mi avrebbe amata”.

Gli studi e la tv

Quindi, Andrea Delogu ricorda gli studi all’università e i primi impegni in televisione: “Mentre ero all’università di cinematografia a Bologna facevo la cubista e mi pagavo tutte le spese. Poi ho cambiato università e ho cominciato a fare comunicazione pubblicitaria e nel mentre facevo i provini in televisione, ancora non capendo bene cosa mi piacesse fare. Dopo tanti provini mi prendono a Mai Dire Domenica, un programma della Gialappa’s Band di cui ero fan e per me era un sogno (…) mi ha dato tanto, mi ha fatto vedere un mondo bello e mi ha insegnato a parlare bene. Poi mi hanno preso a Match Music, ho cominciato a scrivere i miei programmi e li ho capito che era proprio quello il lavoro mio”.

L’esperienza da pop star in America Latina e nelle Filippine: “Un produttore di Miami cercava due ragazze che potessero cantare in spagnolo… ci ha proposto di fare le popstar in America Latina producendoci un disco dove io canto insieme ad un’altra ragazza, ed è la cosa che io so fare meno. Poi vado nelle Filippine e divento famosa come Madonna. Ho cantato il singolo nell’evento dello sport nazionale delle Filippine, l’MMA, eravamo talmente in voga che abbiamo cantato dentro la gabbia, c’erano denti e sangue a schizzi… e io che cantavo con i tacchi. Comunque era divertente, esce anche in Italia e io dico no, non era quello che volevo fare, quindi scindo il contratto e mi ritrovo senza lavoro e senza soldi”.

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Di Stracult con Marco Giusti e delle collaborazioni con Renzo Arbore, Delogu ricorda: “Torno a fare la vocalist nelle discoteche, lavoro al libro, inizio a faccio provini fallimentari. Dopo tanta fatica Marco Giusti mi nota e mi chiama per condurre Stracult. Gli avevano chiesto di mettere in conduzione alcune persone che a lui non piacevano e, pur di dar fastidio, ha preso una persona totalmente estranea che aveva fatto una gavetta in canali musicali senza neanche fare delle prove. Ho preso la palla al balzo. Nel frattempo, c’era anche Renzo Arbore che mi aveva dato una possibilità per il suo canale web. Da letteronza che voleva imparare, mi ritrovo ad essere la conduttrice di un programma con Nino Frassica, Marco Giusti, G-Max… Da lì un successo incredibile e non mi fermo più”.

La dislessia, il matrimonio e il nuovo amore

All’età di 24/26 anni Andrea Delogu scopre di essere dislessica: “Mi mamma mi manda un video dove c’era spiegato come un dislessico legge, io non avevo mai pensato di poterlo essere, mia madre invece sì. Io vedo questo video e mi rivedo, metto in discussione tutto il percorso scolastico che ho fatto, sapevo di non essere stupida ma non riuscivo mai a stare al passo con gli altri. Ti si apre un mondo, ho capito che potevo guarire (…) Quando sei dislessico le parole ti sfuggono, il tuo cervello va talmente tanto veloce che la frase tu l’hai già letta nella tua testa ma non riesci a processarla, non ti viene… è come se sparisse una parola”.

Foto Kikapress

“Io ho allevato il mio ego e fatto crescere la mia spocchia in modo tale da proteggere me stessa da me, perché la mia insicurezza nel leggere mi uccideva”, confessa poi. “Ho fatto un percorso lunghissimo, ho imparato che per leggere devo interpretare qualcuno che sono io con la mia voce. In Italia abbiamo un problema enorme, gli insegnanti non sono obbligati a fare corsi di formazione. Molti non credono che la dislessia esista e rendono l’infanzia e l’adolescenza impossibile ai bambini. Ci sono persone che si tolgono la vita perché vivono un percorso scolastico, che è già difficile di per sé, senza avere qualcuno dalla propria parte”.

Sul rapporto con l’amore e sul matrimonio con l’attore Francesco Montanari: “Non conosco il sentimento della gelosia. Tu non sei mio, il mio uomo non è mio, è una persona (..). Sono stata sposata 4 anni, con il mio ex marito ci siamo incontrati in una condizione di fragilità totale, più sua che mia, eravamo due persone devastate, a pezzi. E ci siamo aiutate l’un l’altra, però non eravamo in grado di aiutarci fino alla fine. Ci siamo amati tanto, però ad un certo punta era proprio finita”.

Con Francesco è stata una storia bellissima e mi dispiace non essermi accorta che era finita prima, anche per lui (…) però siamo ancora molto legati. Io gli voglio bene, seguo quello che fa e lui segue quello che faccio io. Stimo molto la sua attuale compagna. Il fatto di non essere gelosa, di non essere possessiva, a volte mi fa chiedere se l’altro sia felice senza chiedermi se io sono felice”.

Quindi, sul tradimento precisa: «Non ho mai tradito mio marito. Non concepisco il tradimento, fisico e mentale, per un fatto: mio papà è stato un traditore e questa cosa mi ha fatto molto soffrire. All’inizio delle mie prime esperienze pensavo fosse quello l’amore e io ho tradito molto da ragazzina, ma stavo male. Mi dicevo ma questo è l’amore? perché si tradisce? Pensavo fosse obbligatorio. Invece no, in analisi ho capito che è così bello essere onesti, ti toglie tanti di quei problemi”.

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Oggi Andrea Delogu da due anni ha una relazione con un ragazzo più giovane di lei, Luigi Bruno:“Il mio attuale compagno è più giovane di me, ha 24 anni. Ha iniziato a corteggiarmi su Instagram, mi scriveva tanto (…). Si chiama Luigi Bruno. Mi aveva mentito sull’età, mi aveva detto di averne 25 e mi sembrava già troppo piccolo. In realtà ne aveva 22. Per molti mesi ci siamo scritti ma non riuscivamo ad incontrarci mai… Pensavo fosse un fake (…) non poteva avere così tante affinità con me che ne avevo 39”.

“Ero terrorizzata da tutto il bigottismo che mi girava intorno. Pensavo ‘è troppo giovane’ e non sono riuscita a baciarlo subito. Poi ci rivediamo dopo un’altra settimana, lui mi bacia e da lì non ci siamo più lasciati”. E aggiunge: “Non voglio avere figli. È una cosa difficile da dire ma sono stata figlia per poco tempo, ho voluto prendermi delle responsabilità da adulta quando ero troppo piccola quindi mi voglio godere il mio momento. Poi cambierò idea? Ho comunque 41 anni, vediamo quello che accadrà. Per il momento voglio respirare. Con Francesco ci abbiamo anche provato per un po’ di tempo, non sono arrivati (…) deciderà il destino per me. Sono aperta, ma non li cerco. Sono stata genitore per tanto tempo, adesso voglio essere figlia, magari fra un mese mi va bene ma adesso non lo so”.

Link al podcast: ONE MORE TIME

Foto da Ufficio Stampa / Kikapress