È online la nuova puntata del podcast Muschio Selvaggio, che si apre con una dichiarazione inaspettata dei padroni di casa Fedez e Mr Marra. Senza dettagli che riguardano questioni legali in corso, i due conduttori parlano del futuro del podcast, annunciando che pubblicheranno le tre puntate già registrate ma non ne produrranno di nuove.
Così Fedez in merito alle ragioni di questa decisione: ‟Viste le ultime vicissitudini non reputiamo opportuno andare avanti, non avrebbe senso. Perché sta diventando una situazione insostenibile lavorativamente parlando per tutti”.
Quindi, Mr Marra aggiunge: “Attenderemo le decisioni dell’altra parte e dei giudici dato che, contrariamente a quanto avete letto, la questione non è assolutamente risolta”. “Noi vorremmo assolutamente portare avanti questo podcast”, prosegue Fedez mentre i collega dichiara “O lo portiamo avanti noi come abbiamo fatto in questi 10 mesi oppure lasciamo. E poi chi lo sa, magari ci vedremo da qualche altra parte”.
Ospite della puntata il trapper Medy
I riflettori si accendono poi su Medy. Il talentuoso trapper nato a Bologna da genitori marocchini Medy condivide il suo viaggio, raccontando la sua infanzia, il carcere e la rinascita artistica grazi alla musica. “Mi sono ritrovato in carcere a 15 anni” – dice e ne ripercorre le tappe: quasi 6 mesi a Bologna, più di due anni in comunità, il trasferimento a Potenza, poi a Catanzaro.
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Medy è restio a parlare nel dettaglio di ciò che lo ha portato in carcere e precisa “non lo facevo per un vanto… ero un bambino aperto in faccia, metà denti, io rubavo per necessità, non è che lo mettevo su Instagram”. E ancora: “Essere forte in un contesto del genere è anche brutto, tutti o ti vogliono in squadra o ti odiano. Io sono uno che bene o male sa giocare a calcio e a volte mi tiravo indietro”.
Uscito dal carcere arriva il suo primo pezzo 530 e la notorietà, Fedez sottolinea l’importanza della musica, di come possa essere una seconda opportunità. “Si tantissimo, io ero proprio buttato in strada – concorda Medy – Ho ancora un po’ di processi in corso da affrontare però con l’aiuto della mamma e dell’avvocato…”. Fedez esclama “Piccola citazione” scoppiano tutti a ridere, poi aggiunge “è una bella filosofia, sdoganiamo la mamma e l’avvocato!”.
Quindi, dopo aver raccontato l’ingresso nel mercato discografico, torna a parlare della strada: “Ci sono delle regole: portare rispetto agli anziani, ai bambini”. E afferma che l’unico pensiero in quel periodo era “sopravvivere […] Io non posso dimenticare perché è grazie a quelle situazioni che sono quello che sono ora”.
Infine, lo sguardo si volge al futuro e al suo ultimo pezzo: Bimba, nato dall’incontro con una ragazza in un momento difficile della sua vita. “Entravo in casa e prendevo le gocce per dormire, dormivo perché stavo proprio male, non volevo uscire. Ho passato un brutto periodo, però ho conosciuto questa ragazza… l’ho incrociata in treno e ci siamo conosciuti […] mi sono trovato a sfogarmi con una persona che non conoscevo neanche, ma ha saputo capire la mia situazione”.
Foto da Ufficio Stampa/Kikapress