Si intitola ‘Ultras’ il nuovo singolo di Albe, che ci parla di maturità ma anche del fatto che si sia stancato «di far sempre le stesse cose».
Si intitola Ultras il nuovo singolo di Albe, un brano che attesta una nuova fase del cantautore finalista di Amici 21. Il titolo «potrebbe sembrare persuasivo», ci dice Albe (nel senso che «ti fa venire voglia di ascoltarlo e poi è un’altra cosa»), eppure la delicatezza di Ultras non può che conquistare gli ascoltatori. «Il brano – racconta Albe – nasce durante una session normalissima con un autore e i produttori. Non era pianificato, è uscito a caso. Non ho aspettative da singolone incredibile, è il piccolo passo che fai prima di mettere giù gli altri. È un flusso di coscienza, parla di passato, presente e futuro».
Non ha voluto strafare Albe (ipse dixit), anche per cementare l’inizio di questa nuova fase. «Non è totalmente un nuovo percorso, ma una presa di coscienza. – ci dice al riguardo – La definirei una maturazione. Purtroppo sono strano, ho avuto periodi in cui l’incoerenza era più presente della coerenza. Ora però ho il focus e sto cercando di tirarlo fuori. Questo è il primo brano, ma vedrete che gli altri non sono tutti uguali. C’è più maturità. A volte forse non sai bene cosa vuoi fare ma lo fai lo stesso nel miglior modo possibile, anche se non sei totalmente te stesso».
Tra le mille anime di Albe, una la trovate sulla copertina del singolo: ci sono infatti gli spalti e una statua del cantautore. «Voglio sia presente in tutte le copertine, sarà un punto di riferimento. – ci dice Albe – Cambierà solo lo sfondo. La voglio usare come strategia di marketing e fare poi veramente la statua quando esce l’album. È un punto fermo in cui la gente si può riconoscere».
In questo flusso creativo, rientra anche l’idea di provare ad allargare la propria community: «Ho analizzato quello in cui la gente mi riteneva credibile. – precisa – Ad esempio TikTok, Amici e le cose che andavano bene. Perché se su TikTok faccio le cover fanno milioni di views e le mie canzoni non hanno un riscontro virale? Anche per questo ho voluto fare canzoni che abbiano tante parti. Il progetto è molto particolare e le canzoni cambiano dinamica, tempo, tutto. Mi sto ispirando all’America perché mi piacerebbe fare canzoni che cambiano il beat come quelle dei rapper. Io l’ho fatto in modo più pop. La verità è che mi ero un po’ stufato di fare le stesse cose».
Un’esigenza che ha portato Albe a produrre i brani direttamente nella sua camera («Li produco io qua e poi li sistemo in studio. – dice – Quello che senti l’ho fatto io. Se floppa mi prende malissimo!»).