Il 2024 di Alberto Urso si chiude sulle note del singolo ‘Atlantide’ che spiana la strada al nuovo album in arrivo. Ne abbiamo parlato con l’artista.
Si intitola Atlantide l’ultimo singolo di Alberto Urso, già disponibile sulle piattaforme digitali. Un brano che per l’artista non solo rappresenta il ritorno artistico sulla scena dopo Mille domande uscito a inizio 2024 ma è anche tassello cruciale del progetto che verrà. “È un brano scritto un po’ di tempo fa insieme a Daniele Coro e Diego Mancino”, ci racconta Alberto. Confidandoci anche l’importanza del lavorare con un team di fiducia, fondato anzitutto sull’amicizia.
“Parla di un amore ritrovato perché nonostante la distanza, se si tratta di vero amore o vera amicizia, un legame forte torna sempre. Esce con la Urso Label che è la mia etichetta discografica, distribuito da Warner Music, con produzione e arrangiamenti di Tawgs Salter, un grande produttore di Nashville con diversi Grammys all’attivo e collaborazioni a livello internazionale”.
Insomma, per il nuovo album il cantautore sfodera carte importanti che arrivano da lontano, con le quali ha già messo insieme dieci brani che aspettano solo il tempo giusto per uscire. E proprio il tempo – quello degli affetti stavolta – è uno dei temi cardine della stessa Atlantide. “Il mio motto è ama ciò che hai prima che la vita ti insegni ad amare ciò che hai perso. E l’ho messo dentro questo brano”, ci spiega. “Ogni tanto diamo per scontato che abbiamo accanto i veri valori della vita”.
“E l’ho imparato su me stesso. Bisogna accontentarsi senza aspirare ad avere di più e pensando a quello che abbiamo. Perché, quando non ce l’abbiamo più, ci rendiamo conto che siamo stupidi ad aver perso l’opportunità di passare del tempo con le persone a cui si vuole bene. Bisogna perdere più tempo ed essere felici per quello che abbiamo”, a partire proprio dagli affetti più vicini. “Non ho rimpianti veri e proprio ma forse avrei potuto passare più tempo, per esempio, con mia nonna con cui avevo un rapporto meraviglioso”, ci confessa Alberto. “Ho trascorso tanto tempo con lei e me la sono goduto goduta a pieno, però non è mai abbastanza”.
Spalle large e percorso controvento
C’è un verso del brano Atlantide che, osservando la carriera di Alberto Urso, sembra rappresentare molto del passaggio di una canzone. Ed è quel viaggio controvento di cui chiediamo di più: “In effetti ho sempre fatto di testa mia e a livello musicale posso dire di non aver mai seguito la moda. Ho sempre fatto il mio, pur accettando un sacco di consigli. Per esempio, dopo Covid mi sono trasferito in Canada per due anni e mezzo e quest’esperienza all’estero mi ha aiutato tantissimo. Avevo voglia di cantare in inglese e ho fatto un disco con The Tenors per Warner International. Ho avuto diverse opportunità che mi sono anche creato per confrontarmi con artisti e produttori musicali a livello internazionale ed è stata un’esperienza che mi è servita per crescere”.
“Adesso ho una dimestichezza diversa quando sono sul palco per quanto, ovviamente, abbia ancora tanto da imparare. È l’inizio di un percorso lunghissimo che ha già parecchia esperienza formativa. Però sì, sono sempre stato un po’ la black sheep in questo mondo ma ne sono felice perché alla fine, per lavorare nell’ambiente musicale, devi avere carattere. Se non ce l’hai, vieni mangiato dal sistema e io non sono mai sceso a compromessi. Non a caso ho aperto la mia righetta discografica… sono pazzo? Un po’, forse, fuori da tutto e contro tutti però sono felice così. Bisogna credere in se stessi prima di tutto, accettare i consigli, stare umili con i piedi per terra ma nello stesso essere consapevoli di ciò che si è. È questione di consapevolezza e autostima”.
Certo, non è stato e non è facile. “Diciamo che ho dovuto imparare a farmi le spalle larghe ma di carattere sono predisposto e di batoste ne ho prese tante, sono servite anche quelle. E ho sbagliato ma l’ho fatto con le mie mani, come fanno tutti gli imprenditori. Bisogna rischiare nella vita altrimenti non si va da nessuna parte. Investo su me stesso e sto lottando anche in vista di un 2025 in cui vorrei fare un tour in tutta Italia cantando nelle piazze per andare incontro alle persone e far ascoltare il mio genere musicale. Credo sia il modo migliore per avvicinare la gente: è come se io andassi porta a porta con la mia musica”.
Intanto, ad aver ascoltato i brani che arriveranno sono state le persone più vicine ad Alberto: la famiglia, la fidanzata, gli amici. “Sono i miei fan numero uno e sono tutti quanti pazzi per questo album. Non vedono l’ora che esca uscire e non vedo l’ora anche io di poter cantare le mie nuove canzoni”.
Ascolta la SpotyFunweek dedicata ad Alberto Urso
Abbiamo chiesto ad Alberto Urso che cosa sta ama ascoltare in questo periodo: ne è nata una playlist a lui dedicata.
Immagini da Ufficio Stampa