Alessandra Celletti: altro classico senza tempo

Forse è uno dei più suggestivi e indimenticabili brani del repertorio dei Rolling Stones e, in questo nuovo e interessante viaggio sonoro, la compositrice e pianista romana non poteva fare a meno di dargli  giusto e necessario spazio. E così dopo Michelle dei Beatles, altrettanto unica e fondamentale, ecco la canzone-simbolo dei Rolling Stones che cancella, idealmente, la storica (anche se non del tutto confermata) rivalità tra i due leggendari gruppi. Già fuori su tutti gli store e le piattaforme digitali Lady Jane nella suggestiva reinterpretazione della Celletti. L’evocativo arrangiamento piano e voce anticipa l’uscita di Stop femicides, il nuovo attesissimo album della pianista romana.

Scritta da Mick Jagger e Keith Richards, la traccia uscì come singolo negli Stati Uniti il 2 luglio 1966, lato B di Mother’s little helper ed è inserita nell’album Aftermath. Il testo venne ispirato dalla lettura dell’allora scandaloso romanzo L’amante di Lady Chatterley. E, benché i nomi utilizzati fossero storici, fu quasi inconscio che risalissero tutti alla stessa epoca. Ai tempi, infatti, era ampiamente diffusa l’opinione che la Lady Jane del titolo fosse in realtà Jane Ormsby-Gore, figlia di David Ormsby-Gore, ex ambasciatore britannico a Washington, che in seguito sposò Michael Rainey, fondatore della boutique Hung on you a Chelsea, frequentata dai membri degli Stones.

Alessandra Celletti: altro classico senza tempo

«Lady Jane mi ha sempre affascinato per la sua dolcezza misteriosa, sospesa tra sogno e realtà. – spiega Alessandra Celletti – In questa versione ho cercato di sottolineare, attraverso le sonorità e le dinamiche del mio pianoforte, l’atmosfera classica e al tempo stesso moderna che rendono questo brano meravigliosamente senza tempo». L’artista continua: «Viene pubblicato in un periodo dell’anno velato di nostalgia. Mi mancano quei due adorabili matti di mamma e papà. Le fusa del mio gattino nero, compagno di giochi d’infanzia. La dolcezza infinita di mia nonna. I voli in aliante sul monte Gennaro. I miei scarponcini blu elettrico. L’entusiasmo del mio produttore Michael Sheppard, con cui ho realizzato molti dei miei album. E quel folle tour con il pianoforte caricato su un camion… Un’infinità di cose meravigliose che non torneranno mai più, ma che continueranno a vivere per sempre nel mio cuore. E poi c’è il futuro da illuminare».

Alessandra Celletti lo fa brillare con Lady Jane, che porta con sé un delicato intreccio di nostalgia e desiderio di nuovo. Come detto il singolo anticipa l’uscita del nuovo lavoro, Stop femicides. Un album coraggioso dove viene affrontato il tema del femminicidio attraverso lo sguardo inedito della sua musica. Il primo album in cui si propone come cantante interpretando canzoni amate in tutto il mondo che portano nel titolo un nome di donna.