Nel nuovo singolo Il Senso del Pericolo, prodotto da Luca Chiaravalli – Donatella Rettore canta di «farfalle nella pancia» e del «non pensare a niente che ti impegni più del solito». Un amore pazzo e leggero, di quelli che ti fanno perdere – appunto – il senso del pericolo. «Vai a sbattere. – continua la cantautrice – Non guardi il semaforo e, se è rosso, passi lo stesso». Una boccata d’aria fresca tra brani che narrano «amori penosi e travagliati». «Il mio è un consiglio. – dice Donatella – Vivete l’amore in modo meno traumatico, perché è bello e non capita tutti i giorni. Quando capita bisogna viverlo anche forsennatamente, senza farci caso. Bisogna viverlo in libertà totale».
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Da sempre paladina della libertà e dell’ironia, alla fine del suo lyric video la Rettore piazza comunque la frase I don’t want flowers, I want your penthouse (Non voglio fiori, ma il tuo attico). «Intendo ovviamente che voglio l’attico con dentro te. – chiarisce la Rettore – Se è vuoto, che ci faccio? La verità è che io mi adopero per essere quella che fa sorridere. Arriva il joker della situazione! Quella che si mette i lustrini perché si diverte! Quando parlano di musica leggera, vorrei capire qual è la musica pesante perché la eviterò con tutta me stessa. Già è pesante ciò che ci circonda. Stiamo vivendo il mutamento climatico e in Veneto lo stiamo sentendo profondamente. Ogni tanto andiamo sott’acqua. C’è da dire Aiuto, non vogliamo diventare pesci».
Donatella Rettore e l’invito a godere delle piccole gioie della vita
Insomma, l’invito di Donatella Rettore è quello di godersi un po’ di più le piccole gioie della vita. «E ci sono! – precisa – Solo che probabilmente certi programmi tv non le fanno vedere. Io sono d’accordo con Fiorello quando dice che vanno in onda in un orario dove li vedono anche i bambini. Che idea si fanno del mondo? Cerchiamo di fare cose belle. Un programma che a me piace, ad esempio, è Dalla parte degli animali della Brambilla, a cui io partecipo».
Chiediamo quindi a Donatella come sarà il suo disco in arrivo, di cui Il Senso del Pericolo è un primo assaggio. «Spericolato – ci risponde – al punto che potrebbe anche essere il titolo. C’è anche il punk in un feat con La Sad che uscirà un po’ prima dell’album. Con La Sad facciamo fatica a non ridere mentre ci guardiamo. È bellissimo collaborare con le nuove generazioni».
I live
Intanto, la cantautrice continua a girare l’Italia con i suoi live. «Ho un mal di schiena! – ironizza – Faccio tanti di quei km! Nell’Appennino c’erano 5 gradi e siamo partiti con 32. A proposito di cambiamento climatico. Dobbiamo darci da fare subito, anzi prima». Però l’abbraccio del pubblico è impagabile. «Si danno appuntamento e la cosa bella è che adesso non c’è più il pubblico degli anni ’80, che era esclusivamente giovane. – commenta – Adesso vedi famiglie, mamme, zie, bambine con le stelline in faccia. La gente si è anche aperta dopo il Covid. C’era questo astio, contro chi non si sa, ma non possiamo prendercela con nessuno se non con la jella. Speriamo che si stiano calmando. Ora vedo tanto affetto e voglia di stare insieme, di cantare e ballare. Continuiamo così, non promuoviamo la cattiveria». L’occasione è ghiotta per anticiparci che nell’album si parlerà anche di conflitti: «Li paragono a zanzare velenose. Che poi parte tutto dal vicino di casa che mette la macchina un po’ stortina. L’essere umano è belligerante».
Insomma, un’analisi sociale completa senza dimenticare l’importanza dell’ironia. «Io sono libera. – conclude Donatella – Non so se sono all’avanguardia. Ci provo, ma per me avanguardia è Oriana Fallaci. Io sono una semplice cantautrice, giullare di corte. Non voglio portare messaggi importanti, ma vi invito a divertirvi più che potete, perché la vita è breve».