Gianluca De Vito Franceschi degli Interiorama ci racconta il nuovo singolo ‘San Isidro’ e l’importanza della dimensione live.

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Si intitola San Isidro il nuovo singolo degli Interiorama, progetto musicale nato in Costa Rica nel 2012 da un’idea di Gianluca De Vito Franceschi. Il brano arriva dopo le 50 tappe – quasi tutte sold out – del tour 2023 e dopo le soddisfazioni raccolte dall’inizio del 2024 con i primi live dell’Elegancia Tropical Tour, durante i quali è stato ufficialmente presentato al pubblico Gabriele Rata Biondi, già tromba, percussioni e melodica di Casino Royale, Bluebeaters e Ratlock, appena entrato a far parte della formazione livornese. La nostra intervista a Gianluca De Vito Franceschi. 

Interiorama: intervista a Gianluca De Vito Franceschi

Definite San Isidro un inno alla latinità e una celebrazione della madre Terra. Come nasce il brano e quali sono le ispirazioni che lo hanno guidato?
«San Isidro nasce da un pensiero ricorrente di gratitudine che ho verso tutto il latinoamerica e il mood super inclusivo che hanno avuto con me i musicisti con cui ho suonato e che sono diventati parte della mia avventura, sia musicale che umana. È di conseguenza una dedica allo spirito e alla sacralità che ancora oggi molte persone in Latinoamerica hanno nei confronti della pachamama e della natura in generale. Un inno anche alla forza degli strumenti percussivi e alle radici afro che in particolar modo la cumbia porta nel suo DNA».

Il videoclip in presa diretta è stato girato nell’alta Maremma: come mai e cosa potete dirmi del video?«Girare il videoclip in Maremma ci è sembrata la cosa più sensata, viste le nostre origini e il fatto che San Isidro è comunque anche una dedica a tutte le radici che le persone si portano dietro. Il fatto poi di girarlo in una zona dove più di 4000 anni fa vivevano gli Etruschi, popolo di navigatori aperti e inclusivi, ci ha definitivamente convinto. Il video è stato registrato in piano sequenza con audio dal vivo, proprio perché sentivamo la necessità di presentarci con la nuova formazione al pubblico. L’ingresso di Gabriele nella band è stato fondamentale e non potevamo chiedere di più che girare il video suonando davvero con quello sfondo meraviglioso che potete vedere».

La collaborazione con Gabriele Biondi e il tour

San Isidro è anche il primo tassello della collaborazione con Gabriele Biondi: com’è andata?
«Con Gabriele ci conosciamo fin da ragazzini, ancora prima che lui partisse giovanissimo alla volta di Milano per scrivere una delle pagine più belle della musica italiana di sempre. Quella con i Casino Royale è infatti una storia bellissima fatta di sperimentazione e ricerca, ed è l’attitudine con la quale anche Interiorama sta avanzando nel suo percorso. Rincontrarsi poi in una dimensione fuori dal mainstream come può essere una residenza artistica integrata come quella che abbiamo fatto con Haccade Recording è sicuramente stato il tassello in più che ci ha convinto a creare qualcosa insieme. È andata benissimo, ne sono testimoni San Isidro e il bellissimo tour che stiamo facendo».

Arrivate da un lungo tour: in che modo il palco e le sue vibrazioni influenzano anche il lavoro in studio?
«Per quanto ci riguarda credo che la voglia di sperimentare sonorità e cose nuove, dopo che in un tour hai perfezionato il tutto, giusto quando arrivi alla fine, sia stato il motore della cosa. Sembra un paradosso, ma quando finalmente hai raggiunto il giusto suono, il giusto feeling, il giusto approccio al palco… proprio in quel momento il tour finisce e serve altra benzina sul fuoco. Quindi ricercare quel tipo di attitudine nell’approccio al lavoro in studio è sicuramente un valore aggiunto. L’ingresso di Gabriele poi ha portato nuova linfa e concentrarsi sulle percussioni e sul suoni dei fiati è stato un po’ come scoprire l’acqua calda. Un trionfo di suggestioni e benessere».

La dimensione live

Vi aspettano altre tappe estive: quanto è importante la dimensione live per gli Interiorama?
«Credo che sia la dimensione fondamentale per poter andare avanti. Non siamo ragazzini di primo pelo e sicuramente non soffriamo della fobia da streaming. La tecnologia ha reso possibile rinchiudersi nella propria nicchia, ma Il senso più profondo di quello che facciamo è suonare dal vivo. È solamente dal vivo che trovi la dimensione più vera, quella che ti fa apprezzare fino in fondo questo lavoro. Quindi sì, ci aspettano altre tappe estive e non vediamo l’ora di incontrare vecchi e nuovi cuori sotto il palco. A proposito: la prossima tappa dopo un brevissima pausa sarà in Salento, quindi seguiteci sui social che così scoprirete anche dove sarà. Un saluto ed un abbraccio a tutti!».