Se il remix ‘Sant’Allegria’ ha rappresentato la svolta, per il producer italiano Jack Sani è tempo di guardare al futuro. La nostra intervista.

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Il 2024 è stato, per il producer Jack Sani, l’anno della svolta. E lo è stato nel senso più pieno del termine perché, dopo una serie di tentativi e pubblicazioni, è arrivato il brano giusto. Brano che, in una notte, ha scalato tutti gli algoritmi e lo ha portato a macinare views, ascolti e like con cui ha conquistato l’attenzione di Warner Music. Oggi, con un Disco d’Oro FIMI per il remix di Sant’Allegria e un contratto in tasca, si prepara a un 2025 carico di progetti.

Ma come è cominciato tutto e come è stato il percorso? Ho iniziato a produrre verso le superiori e per è sempre stato un hobby”, ci dice. “Al primo posto c’era lo studio, quindi poi è arrivata l’università e non pensavo di poter effettivamente fare questo nella vita. Ne parlavo come un sogno, come un bambino che da piccolo dice di voler fare il calciatore…  è qualcosa in cui speri ma non credi fino in fondo. Certo, ho perseverato perché la musica è la mia passione da sempre e, negli anni, ho avuto modo di sperimentare diversi sound attraverso tutorial su YouTube”.

Jack Sani
Foto da Ufficio Stampa

Tra le varie direzioni, l’afrohouse ha trovato in Sani l’interpretazione più fortunata applicata proprio allo storico brano di Ornella Vanoni.  Scelto non a caso, fra l’altro:  “Amo molto l’afrohouse perché concilia la musica più ballabile con il piano e le melodie più sognanti, malinconiche che mi sono sempre piaciute.  Sant’Allegria, poi, è una canzone che sento molto mia perché mi lega a mia madre e ho pensato di farne un remix da quando, un paio di anni fa, ho scoperto che era la canzone di mia mamma. L’ascoltava sempre quando era incinta di me e mi piace pensare che sia la prima canzone che in qualche modo io abbia mai ascoltato”.

Così, “ho fatto qualche prova – racconta il producer – però non mi ha mai convinto al 100% finché quest’anno, era giugno, mi ci sono messo seriamente. Penso di averla finita in una, forse due ore. Durante la notte mi è venuta l’ispirazione e alla fine è bastato pochissimo: una volta iniziata è venuta completamente da sola, quasi non sembra di averla fatta da me”.

Il successo grazie a TikTok e l’incontro con Ornella Vanoni

È chiaro, dunque, che dopo una serie di tentativi con riscontri tiepidi le aspettative fossero contenute. E invece… “Erano bassissime, questa è la verità! La priorità era studiare, quindi pubblicavo qualcosa ogni tanto o mandavo qualche proposta alle etichette. Fallimenti e delusioni sono stati tante negli anni: magari lavoravo tantissimo a una traccia, ci mettevo passione e impegno ma non vedevo mai risultati. Quindi, quando ho pubblicato Sant’Allegria per me non c’era motivo perché fosse diversa dalle altre canzoni”, confessa Jack Sani. “A me piaceva molto però anche le altre…”

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Il booster è stato TikTok. “Senza TikTok tutto questo non sarebbe successo perché tutto è partito proprio da lì. Ho messo uno spoiler di un minuto circa della canzone e il primo è andato male, sarò sincero. Il secondo spoiler anche mentre il terzo è andato inaspettatamente virale. Così, ho iniziato a scavalcare un po’ l’onda e, grazie alla viralità, ho avuto modo di farmi notare dall’etichetta che possiede il brano originale (Warner Music, ndr) per poterlo rendere un remix ufficiale”.

Costanza e perseveranza, quindi, non sono mai mancate. “Sì, ho pubblicato tanto tanto prima di poter ottenere un po’ di successo. Dalle 200 views in media con Sant’Allegria ho raggiunto le 100.000 in una notte: ho capito che era la direzione giusta. La cosa buffa è stata che è successo puntualmente appena completato tutto il percorso universitario, con tanto di tirocinio post lauream”. In questi mesi, poi, c’è stata occasione di incontrare anche Ornella Vanoni: “l’ho incontrata all’Arena di Verona, prima che si esibisse, ed è stato super emozionante. Ho perso le parole e non sapevo né cosa dire né cosa fare!”.

Jack Sani vanoni
Cover da Ufficio Stampa

“Purtroppo abbiamo avuto pochissimo tempo per parlare perché lei stava per salire sul palco ma lei ha iniziato a cantare il brano mentre facevamo la foto. È stato emozionantissimo perché sono nato con mia mamma che mi cantava Sant’Allegria e sono arrivato a farmela cantare personalmente da Vanoni”. E adesso? “Diciamo che un risultato così è difficile da replicare per quanto, appunto, non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. Oggi penso: riuscirò mai a ripetermi?

“Dall’altra parte però voglio andare avanti come ho sempre fatto, mettendoci passione e facendo quello che mi sento di fare. Mi piacerebbe poter collaborare con artisti più bravi di me per imparare. Non posso dire molto sul 2025 ma l’ultima uscita è Come Monna Lisa di Mango, brano di cui sono super orgoglioso e spero possa andare bene. E poi abbiamo tanti altri progetti in mente, anche internazionali, e chissà che non ci sia spazio anche per una canzone originale che sia completamente mia”.

Immagini da Ufficio Stampa