Ernia racconta l’album “68”, in uscita il 7 settembre e sottolinea di non sentirsi affatto, al momento, un pesce fuor d’acqua.
Ernia, esce 68: “Un pesce fuor d’acqua? Vado per la mia strada”
Venerdì 7 settembre esce 68, il nuovo album di Ernia: 12 brani inediti (su etichetta Thaurus/Island Records) che seguono Come uccidere un usignolo/67 e il relativo tour, che ha contato oltre 50 date in giro per l’Italia.
“Sono molto legato a questo nuovo album – dichiara Ernia – è il lavoro che meglio riflette il percorso fatto finora. Il disco rappresenta il momento della carriera che sto vivendo. Mentre Cuuu/67 rappresentava la rinascita e il ritorno sulla scena dopo un’esperienza negativa, 68 è il passaggio dall’essere un rapper emergente ad essere uno dei giovani meglio considerati in Italia. In seguito a questo disco, si vedrà se questo verrà confermato o meno, concetto che viene ribadito più volte all’interno dell’album e nella stessa titletrack. Non sapevo dove sarei finito un po’ come adesso”.
Il titolo prende il nome dall’unico autobus che passa nel quartiere in cui Ernia è cresciuto e che porta da Bonola, estrema periferia milanese, a Pt.a Genova, nuova zona della moda e della movida milanese. Salire sulla 68 ha per l’artista una duplice valenza: da un lato può significare tornare verso la periferia e fare un passo indietro, dall’altro può significare andare verso il centro, metafora del successo confermando le aspettative a suo riguardo. Il titolo dell’album è inoltre un chiaro riferimento alla stagione di grandi riforme giovanili e cambiamenti del ’68.
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Anticipato dall’uscita del brano Domani e da Simba, il disco evidenzia sin dai primi brani un particolare raggiungimento di maturità da parte del giovane rapper che, partendo dal suo vissuto, analizza con una genuina semplicità lo scorrere della vita quotidiana con lo sguardo critico, attento e insoddisfatto comune a moltissimi giovani affranti dai comportamenti, dalle aspettative e dalle mille problematiche che affliggono la società contemporanea.
L’album si avvale delle produzioni dei migliori producer della scena odierna, da Marz a Zef, e non mancano inoltre le produzioni di Luke Giordano. Unico feat all’interno del disco è quello con il collega Tedua nel brano Bro.