Sanremo, Conchita Wurst chiude la seconda serata
Dopo il record di share della prima serata, il Festival di Sanremo schiera gli altri 10 campioni.
I Kutso sorridenti e floreali aprono la seconda serata di Sanremo.
"Vogliamo rovinare il Festival di Sanremo", dichiarano. Ma non ci riescono, anzi, regalano al festival forse l’inizio più riuscito degli ultimi anni.
Il brano è radiofonico e convince per freschezza, mentre il gruppo dimostra di saper tenere il palco con sapienza, ironia e intelligenza.
Per chi conosce i Kutso da tempo, arriva la conferma: anche sul palco di Sanremo il gruppo romano non si "tradisce" (a parte per il cambio di pronuncia del nome…ma ci aspettiamo sorprese) e offre al pubblico a casa l’energia irresistibile che già negli anni passati aveva convinto la stampa e fatto guadagnare alla Band un sold out dopo l’altro.
Il perpetuo tour continua.
Kaligola, Oltre il giardino
Finalmente un brano non d’amore…ed è il più giovane tra le nuove proposte a portarlo in gara al Festival di Sanremo. Un artista in grado di confrontarsi con il linguaggio narrativo video e musicale, disegnando un ritratto realista e toccante.
Kaligola, comunque vada, la grinta e il coraggio di portare al Festival di Sanremo un brano impegnato a 17 anni, ti premierà.
Noi di Funweek.it ti aspettiamo in redazione.
Con il 59% di voti vincono i Kutso. Aspettiamo di vederli nuovamente in gara venerdì.
Dai Kutso!
Si passa con tempi serratissimi alla seconda sfida: Enrico Nigiotti vs Chanty.
Enrico Nigiotti, Qualcosa da decidere
Passato sotto l’ala protettrice sia di Maria De Filippi che di Caterina Caselli, Enrico Nigiotti porta a Sanremo una canzone orecchiabile ma forse un po’ banale (soprattutto dopo aver visto la sfida precedente). L’inizio ricorda un po’ lo stile dei primi Zero Assoluto. Il ritornello però entra in testa.
Chanty, Ritornerai
Raffinata e serena, sul palco di Sanremo Chanty porta un tocco di internazionalità con un brano dalle sonorità poco italiane ma che funziona. Grandi capacità vocali e bella presenza per una delle due donne uscite da Area Sanremo.
Con il 52% di voti, vince la sfida Enrico Nigiotti.
Sanremo la gara dei big
Che dire? Per ora il Festival di Sanremo parte con il piede giusto…
NINA ZILLI, Sola
Nina Zilli è Bellissima, ma il brano è un po’ già sentito.
Il riconoscibilissimo stile "Made in Zilli", questa volta di mischia al Blues.
Entra Arisa vestita da pinguino sexy e dichiara che secondo lei Al Bano è ancora innamorato di Romina. Benzina sul fuoco per il gossip (evidentemente la sua funzione a Sanremo).
Arisa oggi però ha studiato e sul palco dell’Ariston presenta spedita Marco Masini.
MARCO MASINI, Che giorno è
Vivere, ricominciare, cadere, rialzarsi, smettila di smettere.
Il brano di Marco Masini sembra maturo.
Il ritornello funziona ed entra in testa, anche se forse un po’ troppo invadente, ma Marco Masini rimane comunque uno degli esponenti di punta del cantautorato italiano anni Novanta, con cadute di stile, ma anche con grandi brani culto.
Dopo Marco Masini entra Emma vestita da Rocio Morales, anche lei decisamente più disinvolta e – finalmente – sinceramente sorridente.
ANNA TATANGELO, Libera
Lady Tata porta sul palco del teatro Ariston il tipico brano sanremese doc. Preparatevi, tra 10 giorni imperverserà in radio.
"Sentirsi come un fiore incapace di appassire solo se lo guardi te…sono libera come una nuvola nel vento". Perché Sanremo è Sanremo.
Visto che a Sanremo un cuoco mancava, ecco che arriva il simpaticissimo Bastianich.
Propone per San Valentino spaghetti e meatballs (polpette) e chees cake. Orgoglio italiano colpito dritto allo stomaco (letteralmente).
Poi Bastianich a Sanremo canta "Quando quando quando" è ammicca qualche passo di danza.
"Ti aspetto al ristorante, porta i soldi" Bastianich saluta Carlo Conti così e – fortunatamente – esce.
Da questo palco parti il successo di Self Control, oggi RAF di strada ne ha fatta tanta e torna al Teatro Ariston senza l’ansia della gara, come da lui stesso dichiarato.
Il brano è un po’ moscio e lui appare quasi stanco, quasi in lacrime. "È di me che hai bisogno e io ho bisogno di te…ai miei problemi la soluzione sei tu…ti farò volare".
Diciamo che non è il miglior RAF degli ultimi anni…
Dopo Emma e Arisa, Carlo Conti presenta Rocio Morales e i suoi simpatici detti iberici.
"Vissero felici e contenti" diventa "vissero felici e mangiarono pernici". Bene, oggi scopriremo nuovi modi di dire ispanici, per ora le pernici sono sul podio con i gamberetti di ieri.
Biagio Antonacci, c’è chi può e chi non può. Biagio – a quanto pare – può.
Dopo un medley di grandi successi, Biagio Antonacci a Sanremo racconta la sua esperienza passata al festival, la sua musica e la sua carriera. "Mi auguro di poter parlare ancora di speranza" dichiara, amore, sogni e belle parole. Biagio Antonacci piace così.
Biagio Antonacci e l’omaggio a Pino Daniele.
Biagio conclude l’esibizione con un omaggio a Pino Daniele. Canta "Tu dimmi quando…" E commuove platea e telespettatori con un arrangiamento fedele all’originale, intimo ed essenziale.
IL VOLO, Grande amore
Vestiti di pelle nera stile Modà, Ignazio, Piero e Gianluca de Il Volo presentano un brano dalle tinte epiche e sanremesi. "Sei il mio amore per sempre…dimmi perché quando amo, amo solo te, grande amore".
Dopo Il Volo, è il momento di Charlize Theron.
Premio Oscar e attrice bellissima, la sua entrata è regale ed elegante. Le scale del Teatro Ariston ringraziano. Charlize Theron a Sanremo parla della sua carriera, della musica che ama, della vita privata, tra fidanzato e figlio adottivo, e di solidarietà.
Charlize dichiara di credere nel destino e aggiunge che siamo noi a crearcelo. Intramontabile retorica Made in USA.
Charlize si dichiara complicata come tutte le donne (come darle torto?) e poi parla di Nelson Mandela, con tanto di aneddoto "dolce" su uno degli uomini più influenti del secolo.
Nella playlist di Charlize Theron spunta anche Eros Ramazzotti, "Un’altra come te", l’orgoglio italiano distrutto da Bastianich si ringalluzzisce.
Carlo Conti ricorda Virna Lisi, poi Arisa ricorda Mango e parte l’omaggio al cantante lucano scomparso recentemente. A "ballare" sul palco è Rocio.
Dopo l’omaggio a Mango, è il momento di Irene Grandi.
IRENE GRANDI, Un vento senza nome
Reduce dall’esperienza con Stefano Bollani, Irene Grandi archivia l’anima più rock e si propone sul palco del Teatro Ariston versione intimista. Irene Grandi a Sanremo canta la forza delle donne con la maturità dei 40 anni e colpisce nel segno.
Arriva il vincitore di X Factor, Lorenzo Fragola, altro favorito insieme a Il Volo e Dear Jack.
LORENZO FRAGOLA, Siamo uguali
Il brano di Lorenzo Fragola è orecchiabile e radiofonico al 100%, e lui, reduce da X Factor, sa decisamente stare sul palco nonostante alcuni problemi con le spie.
L’applauso arriva caloroso: anche se fresco di notorietà, Lorenzo Fragola il suo posto tra i Big se l’è meritato.
Vediamo ora chi passa!
Quando Conti le ha chiesto se ha pensato che tenere quella barba tanto criticata sia stata un errore o meno: “Mi sarei sentita incmpleta senza la barba. L’aspetto non conta, ma l’idenatità che uno esprime”.
Sanremo, le pagelle della seconda serata
Il livello medio non è altissimo, tutti ruotano intorno alla sufficienza, la cosa ci mette in difficoltà.
C’è da dire che la composizione del cast è scientifica, abbiamo il melodico, il pop, l’indie, il gruppo, il comico, ogni casella è ben messa manca forse il prodotto ma il rap sorprende.
L’arrangiamento è un attimo classico, forse troppo.
La canzone L’ennesima canzone di Kekko, l’autore di questi ultimi anni. voto 6
Non abbiamo capito, sicuramente piacerà all’estero. Voto NP
la rete lo appoggia, voto 7