Il 2050 è da molti considerato un punto di non ritorno nella lotta al cambiamento climatico: ma come sarà l’Italia entro quella data qualora non si riesca ad arginare il fenomeno del surriscaldamento globale?

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Basandosi sulle previsioni che l’ex direttore scientifico del Guardian Tim Radford aveva fatto nel 2004 in vista del 2020 (e tragicamente avveratesi), oggi i modelli climatici sono ancora più precisi e gli scienziati e gli osservatori possono tratteggiare in maniera piuttosto accurata come sarà l’Italia (e tutto il pianeta Terra) entro il 2050.

A meno che le emissioni non vengano ridotte drasticamente nel prossimo decennio, in modo da ridurre l’impatto sull’intero ecosistema, andremo verso un futuro che definire disastroso è dir poco.

Come sarà l’Italia nel 2050?

Partiamo dalle coste italiane, e dalle loro bellezze che dalla Liguria e alla Puglia, dalla Campania alla Sardegna, rischiano di scomparire. Le linee costiere saranno completamente ridisegnate dall’innalzamento del livello del mare, che arriverà ad inondare interi tratti di terra non protetti.

Ma le alte maree e le ondate di tempeste finiranno addirittura per eliminare periodicamente i confini tra terra e mare. Le strade delle città principali, sempre più grandi, subiranno inondazioni sempre più frequenti e disastrose.

Il clima più caldo, inoltre, intensificherà gli incendi boschivi in tutto il Paese, mentre le tempeste che si abbatteranno sull’Italia saranno sempre più feroci, con uragani dalla forza sempre maggiore.

Saluteremo per sempre i ghiacciai alpini e l’intero sistema agricolo collasserà, facendo sparire nel nulla secoli di tradizione mediterranea.

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