Mentre il mondo sta fronteggiando l’emergenza sanitaria del coronavirus, teorici delle cospirazioni e fondamentalisti religiosi lanciano segnali inquietanti, tirando in ballo persino la Bibbia. Sui social, diversi utenti, infatti, ritengono che l’epidemia scoppia in Cina e diffusasi velocemente in altri Paesi, Italia compresa, altro non sia che un segno dell’imminente Apocalisse. E poi ci sono strane predizioni letterarie che da far venire i brividi.
Coronavirus annuncia l’Apocalisse come descritta nella Bibbia?
Nelle ultime settimane, sui social si moltiplicano diverse teorie complottiste sull’origine del coronavirus e c’è chi sostiene che l’epidemia annuncia la fine del mondo, come descritto nella Bibbia.
In particolare, la diffusione del terribile virus di Wuhan viene associata alle profezie bibliche che fanno riferimento al ritorno del Messia sulla Terra dopo che l’umanità sarà colpita da terribili calamità e catastrofi.
Il coronavirus, dunque, viene associato ai Quattro Cavalieri dell’Apocalisse che segnano l’inizio della fine dell’umanità.
Inoltre, secondo una certa Shamain Webster da Dallas, i segni dell’Apocalisse ci sarebbero tutti, predetti appunto dalla Bibbia. Il vangelo di Marco riporta le parole: “insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in vari luoghi; vi saranno carestie. Queste cose saranno un principio di dolori“. Versetti che si ritrovano anche nei vangeli di Luca e Matteo. Queste parole, secondo la Webster, sarebbero indicative delle divisioni politiche che la comunità internazionale vede in questo periodo di pandemia, dove i governi non sarebbero sempre in grado di venire incontro alle esigenze dei loro popoli, concentrandosi con lo scontro tra loro.
Una sorta di ‘reset divino‘, di pioggia che spazzerà via tutto… Secondo il New York Times, negli Stati Uniti circa il 40% degli americani adulti crede che entro il 2050 Gesù Cristo tornerà in questo nuovo apocalisse, portando salvezza nel mondo dopo questo lungo periodo di distruzione.
La predizione nel romanzo
Ma del coronavirus non si parlerebbe solo nella Bibbia. Ad alimentare paure e ansie in questo momento così drammatico, arrivano anche gli immancabili complottisti.
C’è chi sostiene, infatti, che lo scrittore Dean Koontz avesse predetto l’epidemia in uno dei suoi libri ben 30 anni fa. Nel romanzo si parlerebbe di un misterioso virus che sarebbe apparso nel 2020 e che, coincidenza più singolare, si chiamerebbe Wuhan 400.
Un’ipotesi di complotto e cospirazione che si sa velocemente diffondendo sui social e che sta facendo interrogare anche personaggi noti, come Francesco Facchinetti: “Dobbiamo preoccuparci?” si chiede il produttore discografico.