Che lo schermo del nostro cellulare fosse una vera e propria colonia di virus e batteri, si sapeva già: in questo momento di ansia da Coronavirus la cosa assume però tutta un’altra gravità. Il virus infatti può sopravvivere anche fino a 4 giorni sulle superfici (questo si desume dalla sua somiglianza con il virus della SARS, che aveva questa stessa resistenza) e questo potrebbe rendere inutili i nostri continui lavaggi di mani: il telefono infatti viene toccato centinaia di volte al giorno.
Coronavirus cellulare, ecco come difendersi
Secondo il World Economic Forum, il Coronavirus resiste 3 giorni su superfici di plastica e metallo e 4 sugli schermi di pc, tablet e smartphone: su TikTok ha quindi pubblicato un video dove spiega come difendersi da questa inedita (o per meglio dire meno nominata) via di contagio.
Può succedere quindi che una persona che torna a casa da fuori si lavi molto bene le mani, ma poi tocchi il cellulare e se le sporchi di nuovo, senza saperlo: a quel punto, tranquilla di avere le mani pulite, si tocchi il viso, naso, bocca e occhi senza problemi.
Per questo è molto importante disinfettare il cellulare ancor prima delle mani: basta un fazzolettino imbevuto di alcool, una salviettina disinfettante, in casi estremi anche il gel battericida assoluto. Solo effettuando spesso questa operazione si potrà essere certi di aver “lavato via” eventuali virus e batteri.
Coronavirus, le raccomandazioni
Le raccomandazioni per combattere il propagarsi del Coronavirus sono sempre le stesse: evitare strette di mano, baci e abbracci, soprattutto con persone con evidenti sintomi influenzali; lavarsi le mani spesso e con tanto sapone, per almeno 20 secondi ma possibilmente per un minuto; stare a “distanza di sicurezza” di almeno un metro.
A questo elenco di buone norme possiamo aggiungere il disinfettare lo schermo dello smartphone regolarmente, dopo essere stati fuori casa ed in generale più volte al giorno.
Intanto, arriva una buona notizia sulla diffusione del virus, che sarebbe in calo: secondo Ansa, lunedì l’incremento dei malati è stato del 16% (258 casi in più) a fronte dell’aumento del 50% registrato il giorno prima.