La psicosi da coronavirus si riversa anche sui ristoranti degli chef stellati. La gente ha cambiato le proprie abitudini e, soprattutto al Centro Nord, la vita sociale si è quasi annullata. Basti pensare che a Milano bar e locali notturni hanno ridotto l’orario di apertura serale, a seguito dell’ordinanza della regione. Le persone limitano le uscite e le cene fuori, per evitare il contagio. Risultato? Ristoranti quasi vuoti e liste d’attesa praticamente azzerate in quelli più ricercati.
Coronavirus, gli effetti sui ristoranti
L’emergenza coronavirus ha stravolto le abitudini degli italiani. Anche nelle regioni non a rischio, dove non si registrano casi di contagio, c’è preoccupazione. È soprattutto l’Italia centro-settentrionale a risentire gli effetti della diffusione del COVID-19, con conseguenze anche sull’economia locale e nazionale.
Il coronavirus non sta risparmiando gli affari dei ristoranti, dove le prenotazioni stanno diminuendo sensibilmente. A risentire di questa situazione anche i locali dei più famosi chef, come Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Alessandro Borghese, dove solitamente le liste d’attesa scoraggiano anche i loro più convinti fan.
La nostra prenotazione
Noi stessi abbiamo provato a riservare un tavolo e, a sorpresa, è stato semplicissimo. Abbiamo deciso di andare a mangiare al Fourghetti, regno di Bruno Barbieri. Per la prenotazione in questo ristorante di Bologna, ci siamo affidati a The Fork: è stato sufficiente qualche click è abbiamo ottenuto un tavolo per sabato 29 febbraio alle 21.30 per sei persone.
Con soli due giorni di anticipo, siamo riusciti a prenotare una cena tra amici durante il weekend e non solo: volendo, avremmo potuto accomodarci in due anche oggi, 27 febbraio. Ma c’è di più: con la stessa facilita, abbiamo ottenuto una prenotazione anche da Alessandro Borghese -Il lusso della semplicità, a Milano.
Insomma, dunque, se volete sperimentare la cucina di chef famosi o stellati, questo è il momento giusto. Disponibilità economiche permettendo, ovviamente.