Nella maestosità di Villa Borghese vi sono i giardini segreti di una bellezza disarmante: cosa vedere, alla scoperta dei particolari

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La bellezza di Villa Borghese è senza tempo. Nel 1600 l’area era un cantiere a cielo aperto dove Scipione Caffarelli-Borghese stava per costruire la dimora volta a collezionare opere d’arte e tesori botanici. La sua vastità, però, non è completamente conosciuta. Vi sono, infatti, anche dei giardini segreti che prendono il nome di Melangoli, dell’Uccelliera e della Meridiana.

I giardini segreti di Villa Borghese: cosa vedere

I giardini segreti sono una parte di Villa Borghese dove ritroviamo rarità naturali risalenti alle scoperte delle Americhe o dell’Oriente, luoghi ispirati al medioevale hortus conclusus, il giardino recintato dei monasteri dalla funzione decorativa, di esposizione e di spazio privato di meditazione.

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Il Melangoli è più comunemente chiamato il giardino degli aranci amari ed ospita la collezione di agrumi. I frutti vengono coltivati a spalliera lungo il muro che vi è stato eretto e li protegge dal freddo mentre limoni e cedri, di varietà diverse, si trovano in vasi su piedistallo. Nelle aiuole vi sono i grandi cespugli di rosmarino e altre piante aromatiche che variano a seconda della stagione.

A seguire il giardino dell’Uccelliera è caratterizzato dall’impianto geometrico delle aiuole che dopo gli interventi di restauro sono state riportate al disegno originale. Si tratta di aiuole a cassette. Tale area Veniva anche chiamato giardino delle cipolle in quanto vi si coltivano le piante a bulbo.

Infine, il giardino della Meridiana è stato costruito intorno al 1680, dopo la morte di Scipione nel 1633. All’epoca veniva chiamato giardino delle galline poiché in passato era il pollaio della casa. Oggi è caratterizzato da un’aiuola a stella centrale e una serie di varietà fiorenti nelle aiuole che lo circondano.

Informazioni sui giardini segreti di Villa Borghese

I giardini segreti possono essere visitati sia dall’esterno che con visite guidate organizzate dal Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale o delle aperture straordinarie.

FOTO: SHUTTERSTOCK