In attesa di vedere anche in Italia House of Gucci, con la regia di Ridley Scott e Lady Gaga e Adam Driver nei panni di chiacchieratissimi protagonisti, non si placano le polemiche attorno al film.
Prima sono arrivate le critiche di Patrizia Reggiani in persona, ora quelle della dinastia Gucci, che sembrano non aver gradito affatto la trasposizione cinematografica della famiglia.
La famiglia Gucci ha diramato un lungo comunicato ufficiale, in cui prende le distanze dal film: “La narrazione è tutt’altro che accurata. La produzione non si è preoccupata di consultare gli eredi prima di descrivere Aldo – presidente dell’azienda per 30 anni – e i membri della famiglia come teppisti, ignoranti e insensibili”.
Il comunicato continua con parole molto dure: “Questo è estremamente doloroso dal punto di vista umano e un insulto all’eredità su cui il marchio è costruito oggi”. La famiglia non ha gradito nemmeno la ricostruzione dei fatti, giudicata paradossale e indulgente verso Patrizia Reggiani, che è stata condannata per essere stata la mandante dell’omicidio di Maurizio Gucci.
Nel comunicato si legge anche una precisazione riguardo l’inclusività, e ancora una volta il marchio prende le distanze dai “toni maschilisti” coi quali viene dipinto nel film.