Il 14 febbraio è la festa degli innamorati ma esiste anche il lato oscuro di San Valentino. Sono tanti gli avvenimenti decisamente poco romantici che sono legati proprio a questa data.
Il 14 febbraio è considerato ormai da secoli la festa degli innamorati. Ma esiste anche il lato oscuro di San Valentino. Sono tanti gli avvenimenti decisamente poco romantici che sono legati proprio a questa data.
Nel giorno più romantico dell’anno vi sveliamo il lato oscuro di San Valentino.
LEGGI ANCHE: — San Valentino al cinema: i baci cinematografici più belli
Il lato oscuro di San Valentino: gli avvenimenti per niente romantici legati al 14 febbraio
Iniziamo con la sua ‘nascita’. La sua celebrazione è stata istituita da Papa Gelasio I nel 496 per ricordare il santo e martire Valentino da Terni, noto per il messaggio d’amore che portava. Insomma già l’origine della festa è legata alla morte di un vescovo, ma se questo come lato oscuro non vi basta, ecco altre atroci ricorrenze che cadono proprio il 14 febbraio.
Il lato oscuro di San Valentino: la strage di Al Capone
Nel 1929 a Chicago, gli uomini di Al Capone massacrarono la banda del gangster George Bugs Moran. Morirono 7 persone ed è passato alla storia come uno dei regolamenti di conti più cruenti nella storia della malavita americana.
LEGGI ANCHE:– Mette in vendita il marito su eBay per 18€ trattabili
Il lato oscuro di San Valentino: il Bombardamento di Dresda
Durante la seconda guerra mondiale, tra il 13 e il 15 febbraio gli Alleati (ovvero Stati uniti e Regno Unito) bombardarono la città di Dresda. I bombardamenti a tappeto rase al suolo gran parte del centro storico della città e molti furono i civili che persero la vita in questo attacco.
Il lato oscuro di San Valentino: la pecora Dolly
Nel 2003 nel giorno di San Valentino, moriva la pecora Dolly. Fu il primo mammifero ad essere clonato con successo da una cellula somatica. Dolly era nata il 5 luglio del 1996.
Il lato oscuro di San Valentino: l’addio al pirata Pantani
Chiudiamo il lato oscuro di San Valentino con il ricordo della morte di Marco Pantani. ‘Il pirata’ (questo il suo soprannome) considerato uno dei più grandi scalatori del ciclismo, si spense nel 2004 nella sua casa a Rimini in seguito ad un overdose di cocaina. Da tempo era caduto in depressione in seguito al processo per frode sportiva.
foto@kikapress