Attenzione massima in Calabria per il ritrovamento di due esemplari di pesce scorpione Pterois miles, specie aliena originaria del Mar Rosso: la segnalazione arriva direttamente da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Il primo esemplare è stato avvistato e catturato in località ‘Le Castella’ (KR) da pescatori professionisti alla profondità di circa 24 metri, il secondo avvistato e fotografato in data 25 giugno durante un’immersione ricreativa lungo le coste di Marina di Gioiosa Ionica (RC), da un subacqueo a circa 12 metri di profondità.
Gli avvistamenti sono stati segnalati a ISPRA, alla Capitaneria di Porto di Crotone e al progetto AlienFish dell’Ente Fauna Marina Mediterranea, coinvolti insieme al CNR-IRBIM (Istituto per le Risorse Biologiche e le biotecnologie Marine) nella campagna di allerta denominata Attenti a quei 4!
Il pesce scorpione è chiamato specie aliena perchè non è tipica dei nostri mari: arriva dal Canale di Suez e ha già colonizzato i settori più orientali del Mediterraneo, ma si sta velocemente espandendo verso ovest, favorito dall’aumento delle temperature. E’ una delle specie più invasive al mondo ed ha già invaso gran parte delle coste Atlantiche occidentali, con imponenti impatti ecologici.
Il pesce scorpione è commestibile, anzi le sue carni sono pregiate, ma è protetto da spine molto lunghe e velenose sulla zona dorsale, anale e pelvica: la puntura di queste spine può creare gravi danni a chi la subisce, in rari casi anche con esito letale. Il veleno si mantiene attivo dalle 24 alle 48 ore dopo la morte del pesce, per cui la pericolosità delle specie resta elevata anche su esemplari morti da diverse ore, quindi riscontrabili anche sul mercato.
Il pesce scorpione, insieme al pesce palla maculato e ai pesci coniglio, è oggetto della campagna ‘Attenti a quei 4!‘ patrocinata dai Ministeri dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, della Salute e dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto – con la collaborazione di ISPRA, CNR ed il progetto AlienFish.
I ricercatori dell’ISPRA, del CNR-IRBIM e di Ente Fauna Marina Mediterranea (Progetto AlienFish) invitano chiunque abbia osservato o catturato uno di questi pesci in acque italiane ad inviare eventuali foto/video via WhatsApp al numero dedicato +320 4365210 o attraverso il gruppo Facebook Oddfish – https://www.facebook.com/groups/1714585748824288/ utilizzando l’hashtag: #Attenti4
Credits foto:
Associazione Isola Ambiente Apnea
Ernesto Azzurro