A Visionarea Art Space, dal 1 febbraio al 25 marzo 2023, la mostra Physis and rendering di Vincenzo Marsiglia, dove NFT olografici e foto digitali si incontrano con l’architettura di Roma.
La mostra “Physis and rendering” a Visionarea Art Space racconta le opere dell’artista Vincenzo Marsiglia che stravolgono la visione comune di Roma, attraverso un dialogo tra gli elementi caratteristici della Capitale e la tecnologia digitale.
La mostra gratuita si trova nel cuore di Roma, a pochi passi dalla Basilica di San Pietro, all’interno dell’Auditorium della Conciliazione: Visionarea Art Space.
Un progetto, Visionarea Art Space, realizzato per opera dell’artista Matteo Basilé e dell’Associazione Amici dell’Auditorium Conciliazione, con l’intento di costruire un spazio che ricerca un’arte contemporanea più trasversale.
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L’artista della mostra, Vincenzo Marsiglia, azzera infatti ogni gerarchia fra realtà e virtuale, grazie all’utilizzo delle lenti Hololens 2, un visore di ultima generazione a realtà mista e aumentata.
Le parole dell’artista Vincenzo Marsiglia a Visionarea Art Space
La sua arte fa parte di un’estetica riconducibile alla tradizione dell’Astrazione geometrica, del minimalismo e dell’arte Optical.
Dalla realtà tangibile della physis alla realtà virtuale del rendering l’artista racconta della mixed reality. Realizzato tramite il visore Hololens 2 che permette l’unione tra la forma digitale e la forma materica dell’arte classica di Roma.
Roma ha una visione completamente diversa e reale. Ci sono delle attenzioni diverse grazie a questa tecnologia perché anche il poter creare questa sorta di pelle prodotta con Hololens ti da un’attenzione diversa verso sia il monumento architettonico che verso certi elementi che a me appaiono interessanti della città.
Vincenzo Marsiglia, artista di Physis and rendering
La coerenza visiva delle opere
Le forme geometriche che si frammentano sulla storicità di Roma, dalla Fontana di Trevi al Pantheon, sono solo parte dell’esposizione dell’artista.
La coerenza visiva data dalla forma a stella nelle sue opere permette infatti a Visionarea di creare un percorso espositivo unico in cui lo stigma grafico con il quale si firma l’autore, riveste una centralità nella mostra.
Nel percorso sono esposti materiali di ogni genere, dall’alabastro al vetro, dalla carta al digitale che permettono di individuare al visitatore la totalità complessa dell’esposizione. Una ricerca estetica che abbraccia Roma in una nuova visione.