A Mestre arriva la prima edizione del “Festival delle idee – ‘900 il grande secolo delle innovazioni” dal 24 al 27 ottobre 2019 all’M9 – Museo del ‘900. Tanti gli ospiti attesi: Pupi Avati, Nicolai Lilin, Carlo Freccero, Alessio Boni, Francesca Cavallin e tanti altri
Prima edizione del “Festival delle idee – ‘900 il grande secolo delle innovazioni” dal 24 al 27 ottobre 2019 all’M9 – Museo del ‘900 di Mestre.
Un festival ideato per Mestre e il suo territorio, in cui ospiti del mondo della cultura, della scienza, dello sport, dell’imprenditoria, raccontano attraverso la loro voce le “visioni” e le grandi idee del Novecento che hanno determinato le ispirazioni e le contaminazioni del presente. Tanti gli ospiti attesi alla manifestazione, provenienti dal mondo della Settima Arte, ma anche da quello sportivo e e spaziale.
A Mestre la prima edizione del ‘Festival delle Idee’: ‘900 il grande secolo delle innovazioni
Il maestro Pupi Avati ripercorrerà le tappe della sua carriera e le trasformazioni del cinema; Alessio Boni e Marcello Prayer dedicheranno uno spettacolo alla poetica e all’intensità emotiva di Alda Merini. Mogol sarà Cicerone e ci accompagnerà lungo la storia della musica leggera italiana, che così fortemente ha contribuito a creare; Piergiorgio Odifreddi coglierà l’anima algebrica e razionale del XX secolo, spiegando le idee, i risultati, i problemi ancora irrisolti della matematica del ‘900.
Gioele Dix si confronterà con il Teatro del secolo scorso tra letteratura e umorismo, da Pirandello a Groucho Marx alla produzione letteraria americana; Carlo Freccero approfondirà l’evoluzione della storia della televisione e come si è evoluto nel tempo il rapporto tra comunicazione, cultura e società; Aldo Grasso racconterà settant’anni di televisione, la sua trasformazione da mezzo informativo a mezzo di comunicazione, intrattenimento, con la creazione di gusti e modi di pensare. La scrittrice Premio Strega Melania Gaia Mazzucco introdurrà i grandi capolavori dell’arte del ‘900, Francesca Cavallin con il critico d’arte Massimiliano Sabbion, la simbiosi fra Arte e Fotografia, quando le Immagini diventano Movimento. Philippe Daverio sarà narratore della bellezza raccontando le avanguardie del ‘900 tra arte e costume.
Due appuntamenti vedranno protagonista Morgan: assieme al critico d’arte Carlo Vanoni, dedicherà una lectio speciale alla Pop Art che si fa materia sulle copertine di album musicali divenute capolavori; da solo, invece, racconterà in musica, con il genio e la competenza che lo contraddistinguono, grandi cantautori e band: da Tenco, a Gaber, dai Beatles a De Andrè.
Mauro Corona parlerà del “suo” Vajont, la montagna che si fa racconto e letteratura, la Natura che si ribella, portando gli spettatori a contatto con un mondo quasi del tutto scomparso. Modera l’incontro il romanziere e sceneggiatore Matteo Strukul.
Lo sbarco sulla Luna e uno Spazio che appare sempre più vicino a noi, le nuove tecnologie e la bellezza della Terra “vista da lassù”: a parlarcene sarà l’astronauta Paolo Nespoli.
Nulla è più rivoluzionario della felicità, nulla è più tenace della paura di conquistarla. Con questa paura, che fu dei grandi romanzieri, si confronta a viso aperto Igor Sibaldi, filologo e filosofo, studioso di teologia, mentre letteratura e ambiente, Est e Ovest, unione e contrasto sono il fulcro dell’intervento dello scrittore russo Nicolai Lilin.
Con uno sguardo a metà tra passato e presente, Alan Friedman ci porterà dentro le storie segrete e le verità shock che infiammano il dibattito politico nazionale e mondiale.
Il ‘900 è stato anche il secolo delle grandi imprese sportive: Francesco Moser e Sara Simeoni racconteranno i loro record e le vittorie più coinvolgenti, i valori fondanti dello sport, il sudore e i sacrifici, e come un intero movimento sta cambiando.
Mauro Ferrucci ripercorrerà invece la storia della musica dance, lui che di questo genere è uno dei più grandi interpreti e produttori internazionali da oltre 30 anni. A conclusione proporrà un dj set con le sue musiche.
Il secolo scorso ci ha lasciato su un bordo, fra tradizione e innovazione, il mito del Progresso e quello della Rovina, l’Utopia e la Realtà: su questi temi si interroga con un reading il giornalista RAI Guido Barlozzetti; Carosello: oggi un cult, in passato una piccola opera d’arte quotidiana, in grado di raccontare l’Italia del dopoguerra e prima delle contestazioni: amarcord in compagnia di Marco Melegaro di Sky TG24. Rock ‘900 – Conversazioni sulla musica sarà invece l’appuntamento con Giò Alajmo.
La nascita delle grandi aziende, l’affermarsi dell’imprenditoria e dei grandi marchi, simbolo di una delle più incisive rivoluzioni della storia: un progresso rapido dei cui momenti significativi ci rendono partecipi gli imprenditori Enrico Zoppas (presidente di Acqua Minerale San Benedetto) e Liviano Tomasi (fondatore di Inglesina Baby), esempi di case history di successo.
Chef Idea dal Futuro delle Idee: un’attenta analisi sul food e focus sui prodotti e l’arte culinaria del territorio a cura dello chef Tino Vettorello.
L’ingresso alla prima edizione del ‘Festival delle Idee’: ‘900 il grande secolo delle innovazioni è gratuito ma bisogna prenotarsi. Potete farlo attraverso il sito della manifestazione www.festivalidee.it oppure presso M9. I possessori delle prenotazioni potranno accedere all’esposizione permanente e alle mostre temporanee del museo usufruendo di una tariffa ridotta fino al 31 dicembre 2019.
Perché un Festival sul ‘900
Il ‘900 è il secolo delle due Guerre Mondiali, delle ideologie, il “secolo breve”. Una densità di eventi, di tragedie storiche, che modificarono gli assetti politici ed economici del mondo, lasciando l’Europa, a inizio secolo al suo centro, in una posizione ben diversa, con nuove potenze ad avere in mano i destini dei popoli.
Insieme a tutto questo il XX secolo è stato anche un periodo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche e tecnologiche. È il secolo dello sbarco sulla Luna, della psicanalisi, in cui il cinema prende forma, in cui lo sport considera la diversità, in cui la musica diventa di fruizione di massa, della rivoluzione informatica e tecnologica.
Le grandi trasformazioni già in atto nel XIX secolo, con l’avvento dei processi di industrializzazione, mutarono definitivamente la vita dell’uomo e l’organizzazione della società.
Un secolo, dunque, ambivalente, con due volti, due facce della stessa medaglia. Da una parte l’olocausto, la guerra fredda, le armi nucleari, il crollo del Muro di Berlino, dall’altro conquiste sociali e umane, impensabili fino solo a qualche anno prima.
Nasce così l’idea del festival, che, partendo da un’analisi del ‘900 cercherà di raccontare attraverso talk, incontri e interviste a grandi personalità, il rapporto tra innovazione e memoria, tradizione e cambiamento. Le voci e i talenti saranno quelli di figure rilevanti del mondo dell’Arte e della Cultura, della Scienza e dello Sport, del Cinema e della Televisione, della Letteratura, del Teatro e dell’Imprenditoria.
Perché il ‘900 è un secolo che va capito e raccontato. E proprio il racconto intimo e colloquiale sarà il filo rosso della manifestazione per approfondire il dibattito sul ruolo del capitale umano e cognitivo nell’epoca della quarta rivoluzione industriale: innovare non a tutti i costi, ma innovare per crescere.
Un festival dinamico, per stupire con la forza innovativa delle idee, aperto ad ogni tipo di pubblico, con l’obiettivo di coinvolgere in questa narrazione le nuove generazioni, dialogando con una grande community “live” e social che è davvero il Futuro delle Idee!
Gli ospiti del ‘Festival delle idee’:’900 il grande secolo delle innovazioni, giorno per giorno
24 ottobre
Piergiorgio Odifreddi; Francesca Cavallin con Massimiliano Sabbion; Enrico Zoppas; Gioele Dix; Pupi Avati.
25 ottobre
Mogol; Melania Gaia Mazzucco; Alan Friedman; Igor Sibaldi; Morgan con Carlo Vanoni; Philippe Daverio; Tino Vettorello.
26 ottobre
Alessio Boni con Marcello Prayer; Carlo Freccero; Aldo Grasso; Guido Barlozzetti; Marco Melegaro; Liviano Tomasi; Morgan; Mauro Ferrucci (con dj set).
27 ottobre
Francesco Moser; Sara Simeoni; Nicolai Lilin; Mauro Corona, Paolo Nespoli; Giò Alajmo; Tino Vettorello.