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Andrea Pirlo crisi, chiesto il concordato preventivo per l’azienda di famiglia

L’azienda di famiglia di Andrea Pirlo non naviga in acque tranquille e dal periodo d’oro del 2011 quando aveva registrato un fatturato pari a 75 milioni di euro, ora si trova a chiedere al Tribunale di Brescia il concordato preventivo.

La Elg Steel produce e distribuisce tubi d’acciaio a Castel Mella e la famiglia dell'ex calciatore della Juventus, ora al New York City, controlla altre quattro società (E.B.T. srl al 94,15%, E.C.P srl all’89.64%. The Foemwork srl al 51.70% e Galtec Steel al 98%), eppure i conti sono sempre più in rosso.

 

Andrea Pirlo crisi, conti in rosso e niente credito dalle banche

Come si legge nella domanda depositata qualche giorno fa presso il Tribunale competente, l’azienda “dopo aver effettuato consistenti investimenti di carattere strutturale, si è trovata a dover fronteggiare, nel biennio 2012 e 2013, oltre alla situazione di crisi, un mutato atteggiamento delle banche che hanno quasi dimezzato le linee di credito a breve”.

Il settore cromato e siderurgico ha subito una netta battuta d’arresto in tutt’Italia e non sembrano esserci all’orizzonte interventi statali atti a risollevare i conti e il morale di aziende e dipendenti che vanno verso la cassa integrazione, contrati di solidarietà o mobilità.

Il tribunale si è riservato qualche giorno prima di emettere la decisione sul futuro dell’azienda di famiglia di Andrea Pirlo.