Katia Ghirardi vittima del video virale su Banca Intesa San Paolo, le parole di Selvaggia Lucarelli
Se cerchiamo sui motori di ricerca ‘Katia’, il primo risultato che otteniamo è ‘Katia banca intesa’. Sappiamo tutti bene di cosa si tratta, d’altronde parliamo del video più visto, commentato e condiviso di ieri, e anche Selvaggia Lucarelli ha voluto dire la sua su Katia Ghirardi, direttrice della filiale di Castiglione delle Stiviere.
Quel video faceva parte di un contest interno che Banca Intesa San Paolo aveva promosso per un po’ di sana competizione tra i dipendenti delle tante sedi, ma è finito online rovinando la vita della donna che, sì ci ha messo la testa, la faccia e il cuore, e ci ha rimesso – a occhio e croce – anche la carriera e la reputazione.
Sono piovute parodie sulla clip, addirittura in un video Katia faceva la stessa fine della mamma colpita da un meteorite di un noto spot e ancora c’è chi ha scritto direttamente a Banca Intesa chiedendo come stesse Fabio, il dipendente assente che si è salvato dal massacro senza senso e senza regole messo in atto nelle ultime 24 ore.
Selvaggia Lucarelli contro Maurizio Costanzo, durissimo l’attacco della blogger: ecco perché
Selvaggia Lucarelli parla di effetto Irma, un uragano che non possiamo arginare e difende la direttrice memore del tragico suicidio di Tiziana Cantone dopo il filmato privato a luci rosse finito sul web.
In un passaggio del lungo sfogo della blogger leggiamo:
“Dopo Tiziana, il mostro dovremmo conoscerlo tutti. Gli alibi non ci sono più. Il web non è più quello di qualche anno fa in cui c’era un video buffo e ci ridevamo un po’, senza che l’onda si gonfiasse come dopo il passaggio di Irma.
Ora è sempre Irma. Ora, sappiamo tutti di avere tutti in mano una pistola. E sono un miliardo di pistole che possono essere rivolte contemporaneamente contro una persona sola.La persona sola, ieri, è stata Katia, la direttrice della banca… Sì, è un gigantesco, orrendo bullismo di massa”.
La riflessione della giornalista si dipana sulle conseguenze che quel video avrà per sempre sulla vita della donna, pubblicamente massacrata, non difesa dai suoi stessi superiori e ora legata a quelle immagini di fantozziano gusto.
Il post della Lucarelli si conclude così, con la speranza che la tolleranza spezzi il terribile vortice che ha rapito Katia:
“Parliamo agli adulti e diciamo: “Comportatevi da persone perbene”. Noi, per primi. Ciao Katia, il prossimo conto lo apro da te. Tu ci metti la faccia, io il portafoglio, dai”