Chiara Ferragni pubblica questa foto e scatena gli haters. La foto fa il pieno di commenti cattivi sulla sua maternità e voglia di apparire ma anche sul suo seno: ecco le risposte epiche dell’influencer
Gli haters prendono di mira Chiara Ferragni su Instagram
Chiara Ferragni è probabilmente l’influencer più amata dell’intero panorama social italiano ma – com’è logico pensare – si porta dietro anche una lunga schiera di haters. Motivo per cui, di tanto in tanto, la bella influencer decide di rispondere per le rime a coloro che la attaccano gratuitamente, talvolta con risultati davvero epici, come in questo caso.
LEGGI ANCHE: — ‘Così ho inventato Chiara Ferragni’, l’ex Riccardo Pozzoli svela la verità su quanto accaduto agli esordi dell’influencer
La Ferragni in piscina con Leone raccoglie una serie di commenti d’odio
Ne è un esempio l’ultimo post pubblicato social dalla moglie di Fedez. Nell’immagine – commentata da un semplice “Pool afternoon with my biggest love” – la si vede in costume su una sdraio insieme al piccolo Leone. Una foto come tante che, come al solito, ha fatto incetta di like ma anche di commenti veramente cattivi.
https://www.instagram.com/p/B2bqtt4I1c3/
“Usi tuo figlio solo per le foto”, scrive infatti un utente criticando la sovraesposizione mediatica di Leone. Mentre un altro usa la tecnica del body shaming con un “ma le zi..e le ai dimenticate a casa”.
Chiara non resiste e comincia a blastare gli odiatori dei social
Inutile dire che stavolta Chiara Ferragni non ha resistito e, con maestria, ha dato delle risposte mirate ai due haters. Al primo, infatti, ha risposto con un acido “Usi frasi da hater solo per prenderti 2 like?”.
Poi addirittura, con un inedito atteggiamento da grammar nazi, blasta il secondo, quello che l’aveva accusata di aver lasciato il seno a casa: “Sono nell’armadio insieme all’H della tua frase”.
Insomma, un nuovo approccio, quello di Chiara Ferragni, tutto rivolto a tenere a bada gli haters. Riuscirà con questa strategia a limitare i commenti d’odio? O per i social non c’è davvero più speranza?
Foto: Kikapress