Come da tradizione, la Regina Elisabetta anche questo Natale ha fatto il suo discorso: in tanti, però, hanno notato quel dettaglio eccessivo alle sue spalle. Ecco cosa non è piaciuto ai sudditi della famiglia reale
Discorso di Natale della Regina Elisabetta: l’invito all’unione
Registrato lo scorso 12 dicembre nel Salotto Bianco di Buckingham Palace, il discorso di Natale della Regina Elisabetta ha profondamente diviso l’opinione pubblica per le velate allusioni alla Brexit.
Incitando all’unione e al rispetto reciproco, la 92enne ha dichiarato: “Pur in presenza di differenze profonde, trattare il prossimo con rispetto e umanità è sempre un passo decisivo verso una maggiore comprensione”.
Poi ha preso in rassegna gli eventi più importanti occorsi all’interno della royal family:
“È stato un anno impegnativo per la mia famiglia. Due matrimoni e due bambini, un altro figlio atteso a breve, danno un bel daffare a una nonna. Abbiamo avuto anche altre celebrazioni, incluso il 70° compleanno del Principe di Galles”.
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E a ricordare ai sudditi che presto sarà proprio Carlo a succederle, sulla scrivania della Regina spicca l’immagine del primogenito che nonostante sia in età da pensione, è ancora in attesa di cominciare davvero il lavoro per cui è stato cresciuto sin da bambino.
Discorso di Natale della Regina Elisabetta: fuori luogo, sfarzoso e… quel dettaglio che ha indignato
Tanti, troppi, i commenti apparsi sui social durante e dopo il discorso di Natale della Regina Elisabetta, ritenuto fuori luogo non solo per i temi delicatamente affrontati, ma anche per i dettagli esageratamente sfarzosi che hanno reso il suo intervento sin troppo ‘elitario’ e distante dalla stragrande maggioranza dei sudditi.
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Sullo sfondo, infatti, oltre all’altissimo albero e al caminetto, spuntava un pianoforte dorato, acquistato nel 1856 dalla Regina Vittoria, su cui sono ritratte scene dipinte a olio. Come riporta il Daily Mirror, il popolo del web ha ricoperto di frecciatine al vetriolo Sua Maestà per l’eccessiva ostentazione del suo benessere, a dispetto della situazione economica piuttosto incerta che il popolo del Regno Unito si appresta a vivere dopo la Brexit.
