In un’intervista al settimanale Nuovo, Enrica Bonaccorti ha raccontato qualche risvolto poco conosciuto della sua vita come ad esempio la sua relazione con Renato Zero:
RENATO ZERO FUORI DI TESTA, ECCO COME HA REAGITO A….
“La prima volta che ho visto Renato Zero mi sono innamorata. Era bellissimo. Lo chiamavo ‘il mio angelo dalle spalle larghe’. Passavamo insieme ogni momento libero. Ci ritrovavamo sempre ai tavolini di un bar in Piazza Navona a sognare il nostro futuro. Io facevo già teatro da un paio d’anni, avevo scritto con Domenico Modugno ‘La lontananza’ e Renato aveva tanta di quell’arte dentro che doveva pur scoppiare da qualche parte”.
Ha dichiarato Enrica Bonaccorti, per poi continuare a raccontare aneddoti completamente inediti della loro relazione:
"La notte componevamo canzoni, scrivevamo appoggiati al tavolo della cucina dei suoi genitori, dove io lo riaccompagnavo con la Cinquecento di mia mamma, perché non c’erano soldi per il taxi e, per come si conciava, era meglio che Renato non prendesse il bus! Spesso facevo finta di essere la sua agente e dovevo sembrare più matura, mi infilavo vestiti da grande e presentavo l’artista Renato Fiacchini, il suo vero cognome. Insieme abbiamo fatto anche qualche spettacolino nei locali romani. Ci siamo divertiti parecchio: andavamo a ballare ed io ero gelosa di Loredana Berté perché lei era molto più libera di me. Io venivo da una famiglia piuttosto severa. Tra Renato e me c’è stato e c’è ancora molto sentimento. Abbiamo un legame fortissimo da 45 anni. Sarebbe bello fare qualcosa insieme. Mi piacerebbe tanto un pezzo firmato da noi due e cantato da lui, per vedere la nascita di un progetto condiviso. Scrivere una canzone insieme, oggi, sarebbe come creare il figlio che non abbiamo mai avuto“.