Ilaria D’Amico, dopo essere stata assente per un lungo periodo sia dalla tv che dal gossip, è tornata a farsi sentire in un’intervista rilasciata a Vanity Fair in cui racconta molto della sua storia d’amore con Gigi Buffon e su come, alla fine, il campione azzurro abbia lasciato sua moglie Alena Seredova:
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“Sono sincera, pensavo che una storia d’amore con Buffon fosse impossibile. Subivo lo stereotipo del calciatore. Un po’ per preconcetto, un po’ perché a volte i calciatori ci mettono del loro. Gigi per me era una commistione indefinita tra il campione di cui conoscevo le gesta e l’immaturo, se non il fascista, che una volta a Parma aveva indossato una maglietta con la scritta ‘Boia chi molla‘.”
I due, che ormai vivono una relazione molto consolidata ed hanno anche un figlio insieme, hanno iniziato la loro storia in clandestinità ma, come ci ha tenuto a specificare la giornalista, non hanno potuto fare nulla per contrastare quello che non ha esitato a definire un vero e proprio colpo di fulmine:
“La clandestinità della storia è durata pochissimo, neanche tre mesi. Entrambi vivevamo una profonda crisi. Ci siamo incontrati in un momento emotivo simile, e ci siamo trovati”.
Una grande difficoltà emotiva quindi. Ecco cosa ha spinto, secondo Ilaria D’Amico, Gigi Buffon a lasciare la sua ex moglie Alena Seredova.
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“Di Gigi mi piace la sua tenerezza, la curiosità, il bellissimo mondo di un uomo leale che ha un animo stupendo e che nella sua vita ha avuto tante gioie, ma ha anche sofferto molto. All’inizio le mie amiche mi prendevano in giro, pensavano fosse una scappatella. Ma io sapevo di essere veramente innamorata. Dopo tre mesi di clandestinità, le copertine dei giornali: affrontare la vicenda pubblicamente mi faceva male e mi rendeva nuda. Mi sentivo una macchina che muove il gossip, esattamente tutto quello che avevo sempre cercato di evitare nella vita. Sapevo, però, che sarebbe accaduto ”.