L'ex pornostar Ilona Staller, più conosciuta come Cicciolina, è scesa in guerra contro il Parlamento italiano, reo, a suo dire, di averle sottratto il vitalizio ottenuto con il suo lavoro da Parlamentare.
FURTO HARD IN CASA DI CICCIOLINA
La questione è complessa ed è stata spiegata da Ilona e dal suo avvocato in una intervista al settimanale 'Vero':
"Tutto ha avuto inizio con le vicende processuali della Corte Suprema di New York e della giurisdizione italiana legata all'artista statunitense Jeff Koons, ex marito di Ilona. A seguito di una sentenza americana, in Italia è stato avanzato un procedimento di pignoramento sull'indennizzo parlamentare di Ilona, che prevedeva il decurtamento di questo con l'accantonamento mensile di una somma di denaro operata dal Parlamento", ha spiegato il legale.
Ilona Staller diffida il Parlamento
Dopo aver ottenuto il ribaltamento della sentenza, Ilona ha chiesto al Parlamento la restituzione delle somme mensili accantonate e decurtate dall'indennizzo, ma senza esito.
A quel punto l'avvocato della Staller ha "diffidato la Camera dei Deputati, l'Ufficio della Presidenza della Camera dei Deputati, la Segreteria Generale della Camera dei Deputati, il Parlamento e Montecitorio a svincolare e restituire le somme accantonate nella procedura in favore di Ilona entro cinque giorni"
Il Parlamento a quel punto "si è fatto sentire", ma se alla diffida non sarà dato seguito in tutto e per tutto, Ilona è pronta alla battaglia legale.